Pinelll: rinviata la decisione sulla richiesta della perizia

Pinelll: rinviata la decisione sulla richiesta della perizia Il processo a Milano contro «Lotta continua» Pinelll: rinviata la decisione sulla richiesta della perizia La difesa insiste per un riesame delle ferite riscontrate sul corpo dell'anarchico (Dal nostro corrispondente) Milano, 9 dicembre. Al tribunale penale è ripreso stamane il processo per diffamazione a mezzo stampa intentato dal commissario di P. S. dott. Luigi Calabresi contro il prof. Pio Baldclli, ex direttore del periodico della sinistra extra parlamentare « Lotta continua », che lo ha accusato di essere responsabile della morte dell'anarchico Giuseppe l'incili, precipitato da una finestra della questura, nella notte tra il 15 e il 16 dicembre dello scorso anno, mentre veniva interrogato sull'attentato dinamitardo alla banca di piazza Fontana. Quasi tutta l'udienza è stata dedicata alla discussione per decidere se concedere una nuova perizia medico-legale per Pinelli. Al termine della discussione, il tribunale avrebbe dovuto ritirarsi in camera di consiglio, ma il presidente Biotti, data l'ora tarda, ha rinviato la decisione all'udienza del 18 dicembie. Sulle cause della morte dell'anarchico milanese esiste una perizia disposta nel dicembre del 1969 dal giudice istruttore ed eseguita dai professori Luvoni, Falzi, Mangili e acquisita agli atti dell'attuale processo. Nelle ultime udienze sia la difesa sia la parte civile presentarono, a loro volta, pareri extragiudiziali sulle cause della morte di Pinelli. Oggi l'avvocato Lener, della parte civile, ha letto in aula una « memoria » di 46 pagine dattiloscritte, nella quale ha fatto il punto della situazione esaminando le risultanze della perizia d'ufficio eseguita, per ordine del pubblico ministero Caizzi, dai professori Luvoni, Mangili e Falzi. « Si tratta di un documento, ha affermato Lener, esauriente e preciso. Tuttavia, più che una perizia si tratta di un accertamento tecnico. Chiedo, perciò, che i tre esperti nominati a suo tempo dal pubblico ministero siano convocati dal tribunale per essere ascoltati come testi e su fatti determinajiti ». L'avvocato Lener ha poi precisato il suo pensiero. In sostanza non si è opposto alla richiesta di una nuova perizia: « Chiedo, ha detto, che i professori Luvoni, Mangili e Falzi vengano nominati periti e vengano quindi in tribunale a deporre per rìspondere al quesito se siano riscontrabili sul corpo di Pinelli lesioni di altro tipo precisandone anche le eventuali cause ». Lener ha quindi analizzato le critiche contenute nel parere medico-legale espresso, per la controparte, dai professori Benedetto Terracini e Enrico Turolla. A proposito della tesi secondo cui in generale, nei casi «accidentali di omicidio» un corpo cadrebbe rasente alla facciata e, nei casi di suicidio, a una distanza di circa due metri e mezzo, il rappresentante della parte civile ha rilevato che « se quella traiettoria fosse una legge costante, avvalorerebbe la tesi del suicidio in quanto il corpo del Pinelli giaceva alla distanza di due metri e 30 centimetri circa dal muro di facciata ». g. m.

Luoghi citati: Milano