Assalita da un branco di cani e dilaniata una anziana contadina che rincasava sola

Assalita da un branco di cani e dilaniata una anziana contadina che rincasava sola Spaventosa morte di una donna nel buio di un campo Assalita da un branco di cani e dilaniata una anziana contadina che rincasava sola Aveva 74 anni - Circondata da una muta di cani inferociti, fugge, ma è azzannata alle gambe, cerca di difendersi e gli' animali le straziano le braccia - Muore per dissanguamento - II cadavere scoperto sette ore dopo: una scena agghiacciante - Le indagini dei carabinieri - Parecchie persone della zona già minacciate e assalite da cani randagi Un'anziana contadina che rincasava sola è stata aggredita e dilaniata da un branco di cani. E' accaduto l'altra sera verso le 18 nella campagna di Pianezza, ma 11 corpo straziato della sventurata è stato scoperto solo a tarda notte. La vittima è Anna Maria Bessone, 74 anni, nubile. Abitava a Grange di Pianezza, In una cascina con altre fa¬ miglie. Viveva con l'orto e allevando polli e conigli, era una donna serena e socievole, spesso trascorreva il pomeriggio da parenti 0 da conoscenti. L'altro ieri è andata in un cascinale distante mezzo chilometro da casa sua, dove vivono la proprietaria Maddalena Broglio e i fattori Mario e Maria Re. Ricorda la signora Broglio: « Abbiamo chiacchierato, poi le ho dato una bottiglia di latte e un gomitolo di lana perché facesse un pullover per mio figlio. E' andata via verso le cinque e mezzo 11. A quest'ora è già buio. La Bessone deve percorrere una carrareccia senza luci: poche centinaia di metri tra i campi prima di raggiungere la propria abitazione. Ma il tragitto e il buio non la impressionano, conosce bene i posti. Va con passo svelto. La sera è gelida. Non la vedono rincasare, ma non si preoccupano: altre volte la Bessone ha trascorso la notte fuori, ospite di famiglie amiche. Verso l'una Cesare Sara, 30 anni, che ritorna da Pianezza, percorre la stradina tra i campi, vede macchie scure e, nel campo a pochi metri, qualcosa che gli sembra un corpo. Impressionato, va a chiamare il cugino Giuseppe Fomba di 37 anni, incontrano due giovani che tornano da ballare, tutti e quattro vanno sul posto e, alla luce di una pila, accertano che le macchie sono di sangue, il corpo è quello di ima donna ed è dilaniato. Si avvertono i carabinieri di Pianezza, il capitano Calisti di Rivoli, da Torino giunge il Nucleo investigativo con il capitano Formato. Alla luce delle torce elettriche la scena è agghiacciante. Per parecchi metri sulla stradina, grandi chiazze di sangue e brandelli di carne. Una scarpa, una bottiglia di latte e un gomitolo di lana a poca distanza da un cappotto insanguinato e a brandelli. Sul campo brullo, il cadavere di una donna straziato in modo orrendo e già ricoperto dalla brina. Il volto è irriconoscibile: gente della zona che conosceva la Bessone da quindici, vent'anni non riesce a identificarla. Dapprima si ritiene che sia una donna di una quarantina di anni. Più tardi è la signora Fomba che riconosce la vittima. ! Intanto, sono giunti il sostituto procuratore dott. Moschella e il medico condotto. Dalla natura delle lacerazioni si formula la prima impressionante ipotesi: la donna è stata assalita da un branco di cani. La gente della zona sembra non avere dubbi: « Sono stati i cani. Ce ne sono parecchi, qui attorno, liberi e aggressivi » SI può ricostruire la scena. La Bessone, uscita dalla cascina, sente ringhiare, si vede attorniata da cani inferociti, corre e gli animali la lnseguono, le azzannano le caviglie dilaniandole, mettendo allo scoperto le ossa. La sventurata urla, ma nessuno può sentirla e i cani soffocano le grida con i latrati. E' a terra, cerca di difendersi e le lacerano I polsi, le braccia. SI rotola nel campo c il branco a morsi le strappa 11 cappotto. Poi qualcosa mette In tuga gli animali, l'agonia della sventurata è breve. Il perito settore. prof. Balma Bullone, afferma che è morta per dissanguamento. Nella zona vi sono parecchie cascine e in tutte vi sono cani da pastore, alcuni alla catena, altri lasciati liberi e spesso feroci. Più volte hanno assalito passanti. L'altro pomeriggio un branco ha assalito un cacciatore che si è salvato rifugiandosi sulla sua auto. La signora Pomba racconta che le figlie, di 15 e di 11 anni, hanno paura di andare a scuola sole, temendo 1 cani, e lei deve accompagnarle in macchina fino al pullman. Il pensionato Giuseppe Verna, 66 anni, ricorda che un palo di mesi fa, andando in bicicletta a falciare l'erba, è stato aggredito — pro¬ prio dove è morta la Bessone — da sei grossi cani, gettato a terra, si è difeso a colpi di falce, comunque gli animali gli hanno strappato i vestiti. Questi e altri episodi si raccontano nella zona, e già ci sono state proteste presso il Comune. Ora è difficile dire a chi appartengono 1 cani che hanno dilaniato a morsi la Bessone. Si è sospettato dei sei cani di Marni. Re, che sono stali chiusi a Pianezza in un locale del Comune, poi trasferiti al canile di Torino ed esaminati da un esperto. Ma in serata sono stati restituiti al proprietario: sono sei bastardi, impauriti, sembrano inoffensivi. Le indagini continuano. I cani sospettati di avere aggredito Anna Maria Bessone, e poi « assolti » - La loro padrona, Maria Re - Domenico Bessone, un nipote delia vittima

Luoghi citati: Pianezza, Rivoli, Torino