Risultati in Pakistan Situazione difficile

Risultati in Pakistan Situazione difficile Risultati in Pakistan Situazione difficile Nella regione occidentale ha vinto il socialista Bhutto, che vuole « una nazione unita » ; in quella orientale, la « Lega Awami », che chiede l'autonomia Ali Bhutto (Nostro servizio particolare) Rawalpindi, 8 dicembre. Dalle prime elezioni a suffragio universale del Pakistan è risultato vittorioso (nella provincia occidentale) l'ex ministro degli Esteri Ali Bhutto. Il nazionalista del Bengala Shaikh Mujib ha ottenuto, invece, una chiara affermazione nel Pakistan Orientale. La vittoria di Mujib era prevista, ma il trionfo del « partito del popolo » (socialista) di Bhutto era inatteso. I due leaders che si sono affermati alle elezioni perseguono, però, politiche diametralmente opposte, il che renderà difficile l'accordo alla nuova assemblea costituente. Il partito di Bhutto avrà nell'assemblea almeno 80 dei 144 seggi che spettano al Pakistan Occidentale. Secondo i risultati sinora pervenuti, Bhutto conserverà almeno 60 degli 82 seggi nel Punjab e 20 dei 27 seggi nel Sind. Una clamorosa sconfitta ha, invece, subito il moderato Mian Muntaz, capo del « Consiglio della lega musulmana», che era dato come favorito nel Pakistan Occidentale. Non vi sono dubbi che l'affermazione nel Pakistan Orientale della «Lega Awami » è dovuta alla sua politica nazionalista. Il partito nazionalista del Bengala, infatti, favorisce l'autonomia del Pakistan Orientale, oltre ad un accomodamento con l'India. I rappresentanti politici eletti nelle pacifiche elezioni di ieri avranno 120 giorni di tempo per redigere una nuova carta costituzionale. Si prevedono molte difftcoltà perché il Pakistan Orientale chiederà una Costituzione che garantisca la massima autonomia alle province. Shaikh Mujib vorrebbe lasciare al governo centrale soltanto la responsabilità per gli affari esteri e per la difesa. Bhutto, invece, è favorevole ad un governo centrale autoritario. Nessuno dei due maggiori partiti è in grado di fare approvare la sua politica all'assemblea, né di formare un governo da solo. Bhutto e Mujib, quindi, dovranno cercare alleati tra i partiti minori. Un compromesso tra la « Lega Awami » e il « Partito del popolo » appare, per ora, impossibile. Copyright di « Tho Times » c per rimila de «La Stampa»

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