Incendiato forse per vendetta un locale notturno a Milano
Incendiato forse per vendetta un locale notturno a Milano Incendiato forse per vendetta un locale notturno a Milano Le fiamme devastano il « Bang Bang » - Trovato un contenitore pieno di benzina - Il « dancing » era frequentato da studenti e impiegati (Dal nostro corrispondente) Milano, 8 dicembre. Il locale notturno « Bang Bang » di Milano è stato incendiato verso le cinque di stamani. Sul posto si sono recati i vigili del fuoco, gli agenti della Volante e quelli della squadra scientifica che hanno trovato sul pavimento alcuni contenitori di plastica ed un recipiente con benzina. I danni ammontano, secondo un primo inventario, ad una ventina di milioni di lire. A dare l'allarme è stata una guardia notturna, Ettore Zanini, di 45 anni, di Milano, in servizio nella zona. L'uomo, viste ampie volute di fumo uscire dall'ingresso semiaperto del locale, ha telefonato ai vigili del fuoco che si sono recati sul posto con due autopompe. Le fiamme si erano propagate a tutti gli arredi e, quando sono state spente, molti mobili erano ormai distrutti. Accanlo ad una scala interna, non ancora raggiunta dal fuoco, vi era, rovesciata per terra, una latta che conteneva ancora liquido infiammabile. Il direttore del « Bang Bang », Cesare Lagorió, è stato invitato in Questura per riferire su eventuali particolari a sua conoscenza e consentire quindi l'identificazione della persona o delle persone che si ritiene abbiano appiccato le fiamme. Il ritrovo è solitamente aperto soltanto il giovedì, il sabato e la domenica: ieri, però, era in funzione poiché ricorreva la festività di Sant'Ambrogio, patrono di Milano. Gli abituali frequentatori del « Bang Bang » sono studenti o impiegati. Soltanto un paio di volte, nel corso dell'anno, la polizia è intervenuta per sedare liti fra avventori, che non hanno avuto alcun seguito. La polizia tende ad escludere, considerata la clientela del ritrovo, che l'incendio possa essere stato appiccato in seguito ad un « regolamento di conti » fra bande rivali. Gli investigatori sono propensi invece a seguire altre piste. Il locale, infatti, potrebbe essere stato incendiato per motivi di concorrenza; né si esclude l'ipotesi che alla base del fatto doloso vi sia la vendetta di uno o più clienti. Il titolare della licenza di esercizio è il marchese Paolo Dal Pozzo d'Annona, originario di Novara e residente a Milano. ( Il «Bang Bang», che si trova in uno stabile di via della Chiusa, con l'ingresso principale situato in via Mulino delle Armi, ha lo stesso nome di un ritrovo notturno di via Carducci, nel quale tempo fa avvennero alcuni episodi criminosi: fra l'altro alcuni sconosciuti spararono colpi di rivoltella contro la porta e, in un'altra occasione, gettarono davanti all'ingresso bottiglie incendiarie. g. m.
Persone citate: Ettore Zanini, Paolo Dal Pozzo
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