Gli irlandesi di Mick Meagan quasi un'Armata Brancaleone

Gli irlandesi di Mick Meagan quasi un'Armata Brancaleone Attenzione però alle sorprese Gli irlandesi di Mick Meagan quasi un'Armata Brancaleone Si tratta di una formazione improvvisata - Molti elementi giocano nei campionati inglesi - Assenti sei titolari - Il trainer promette impeto, grinta e catenaccio (Dal nostro invialo speciale) Firenze, 7 dicembre. Sembra, con tutto il rispetto dovuto, l'Armata Brancaleone. Questa la prima impressione vedendo i calciatori della Repubblica Irlandese. A parte ogni considerazione, è noto il loro temperamento: se tecnicamente sono modesti, sotto il profilo agonistico non si arrendono facilmente. La squadra affidata a Mick Meagan (36 anni, giocatore-allenatore del Drogheda, ex terzino dell'Everton di Liverpool), è « improvvisata ii. E' una « mista » di elementi che militano nella Lega irlandese e nelle varie divisioni (dalla prima alla terza) del campionato inglese. In maggioranza sono professionisti, ma i loro proventi calcistici non superano i cinque milioni all'anno per i migliori, naturalmente, come il regista Eamon Dunphy che appa.tiene al Manchester United, una delle società più ricche d'Inghilterra. Le altre « stelle » sono il ,'ibero ventunenne Tony Byrne del Southampton, lo stopper John Dempsey, 23 anni, del Chelsea, ed il (i vecchio « portiere Alan Kelly, 34 anni, appartenente al Preston North End, terza divisione inglese. Visti stamane in allenamento al « Comunale n di Firenze, gli irlandesi non hanno certo impres- sionato per tecnica e palleggio: corrono, si avventano su tutti i palloni e giocano di prima. Domani adotteranno il catenaccio. Lo ha annunciato Meagan: « Per cercare di arginare le offensive azzurre, applichiamo un gioco all'italiana, impostato sulla difensiva e sul contropiede. Ci mancano sei titolari e un pareggio equivarrebbe ad un successo. Ma ci conto poco. Gli azzurri, anche senza uno stoccatore del valore di Riva, sono assai forti e superiori a noi. Per un risultato positivo non ci resta che puntare sul " retour match " che st disputerà in maggio a Dublino ». Tatticamente l'Eire si schiererà secondo il « 4-3-3 11: Kelly Brcnnan, Dempsey, Byrne, Dunning Dunphy, Finucanc, Rogers Conroy, Givcns, Treacy Meagan, per la gara di domani, avrà un gettone di presenza del valore di 75 mila lire, esattamente come i suoi giocatori (per i rincalzi il premio è dimezzato). Questa quota spetterà alla squadra indipendentemente dal risultato. Fra i personaggi più curiosi della comitiva, fa spicco Pat Dunning, il capellone più capellone della squadra. Ha 20 anni, gioca abitualmente come terzino ed è considerato un « duro » anche se ha l'aspetto di un dandy. Sulla partita con gli azzurri appare ottimista: (i Visto che manca Riva e che avrei dovuto controllarlo io. penso che la forza dell'attacco italiano sia sensibilmente ridotta. Non sottovaluto certo Prati o gli altri azzurri. Noi faremo blocco e speriamo di contenere le offensive degli avversari ». Nell'Eire il football non è molto, seguito come negli Stati dell'United Kingdom. A differenza dell'Inghilterra e della Scozia, in Irlanda non si applica il calcio nelle scuole ma il rugby. I giovani irlandesi a 14 anni desiderano emigrare in Inghilterra per iniziare la professione di calciatore. Inoltre, in Irlanda (1000 clubs, 15 mila tesserati, 250 arbitri) il campionato si disputa di domenica e c'è la concorrenza della televisione che trasmette le partite della Lega Inglese disputatesi il sabato. Considerato il livello modesto dei clubs locali, gli sportivi preferiscono rimanere a casa di fronte al video. b. b.