Il console rapito scrive: sto bene

Il console rapito scrive: sto bene Il console rapito scrive: sto bene Continua il processo ai separatisti baschi (Nostro servizio particolare) Madrid, 5 dicembre. Il console tedesco Èugene Beihl, rapito quattro giorni fa dall'organizzazione dei separatisti baschi Età, è vivo. Una sua lettera è giunta oggi al consolato tedesco di Bilbao dove la firma del diplomatico è stata riconosciuta come autentica. Il testo del messaggio, vergato a caratteri stampatello in lingua spagnola su una cartolina postale racchiusa in una busta, dice: « Caro signor console generale Schmidt, vi mando questo segno di vita dal posto ignoto in cui mi trovo. Voi e l'ambasciata dovrete fare quello che vuole l'organizzazione Età. E' l'Età che mi tiene prigioniero. Sono trattato in modo umano. Cordialità, E. Beihl ». Oggi l'Età ha riconfermato, in un messaggio diffuso a Parigi, che la sorte del console Beihl è legata a quella dei separatisti processati a Burgos, e che prima della conclusione del processo non ci potranno essere decisioni definitive sulla sorte del diplomatico. In pratica, l'Età preme sul governo di Bonn perché induca le autorità spagnole a rilasciare i 16 imputati. « In caso contrario — ha detto un esponente dei baschi in un'intervista a un giornale di Amburgo — .si dovrà temere molto per la vita del console ». Nell'udienza di oggi a Burgos l'avvocato Juan Maria Bandres ha proposto la sospensione del processo, tenuto conto dello « stato d'emergenza i) decretato nella provincia di Guipuzcoa dal governo di Madrid. La richiesta è stata respinta. Il processo continua. m. o.

Persone citate: Juan Maria Bandres, Schmidt

Luoghi citati: Amburgo, Bilbao, Bonn, Burgos, Madrid, Parigi