Per Natale l'autostrada che eliminerà il Bracco di Filiberto Dani

Per Natale l'autostrada che eliminerà il Bracco Sulla Sestri Levante-Livorno Per Natale l'autostrada che eliminerà il Bracco Si cercano soluzioni provvisorie dopo il crollo dell'arcata di un viadotto - Una o due giornate di pioggia possono però far cadere i progetti (D;.l nostro inviato speciale) La Spezia, 4 dicembre. « Aprite o no per Natale? ». I tecnici della Salt, la società che costruisce l'autostrada Sestri Levante-Livorno, rispondono: « Apriamo ». Ma si affrettano ad aggiungere: « Per lo meno ne abbiamo tutta l'intenzione e in questo senso stiamo facendo il massimo sforzo per riuscirvi». L'apertura al traffico del tratto che va da Sestri Levante a Cà di Vara, quello che taglia fuori il tormentoso passo del Bracco, era stata annunciata per il 23 dicembre (una strenna natalizia per gli automobilisti), sennonché un « incidente tecnico », come l'hanno definito gli esperti della società, ha sconvolto il programma. Una settimana fa è crollata una delle tre campate del viadotto Costa di Roverano, tra Le Gronde e Cà di Vara: tutta colpa di un pilone che la reggeva e che è all'ondato all'improvviso nel terreno reso fradicio dalle recenti piogge. Ed allora, come dev'essere inteso il rinnovato impegno dei tecnici della Salt? « Abbiamo allo studio un paio di soluzioni — spiegano. — La prima riguarda un dirottamento provvisorio del traffico con uno svincolo di emergènza: provenendo da Scstri Levante, l'automobilista potrebbe uscire all'altezza di Corrodano, percorrere un trailo della via Aurelia, quattro-cinque chilometri, e quindi rientrare stili'autostrada attraverso il casello di Brugnato; stesso itinerario dovrebbe seguire, uscendo invece dal casello di Brugnaio, l'automobilista diretto a Sestri Levante. Non è certamente la soluzione ideale, ma è senza dubbio la più pratica e, forse, la più sbrigativa ». Seconda soluzione: ricostruire la campata del viadotto in meno di venti giorni. « Ci rendiamo conto delle difficoltà — dicono i tecnici — ma se i nostri esperti, che stanno calcolando i tempi di lavorazione, ci assicureranno che l'impresa è possibile, 7ion perderemo un solo minuto ». Entrambe le soluzioni, però, restano anche condizionate dalla situazione meteorologica. « Una o due giornate di pioggia — avvertono i tecnici — farebbero naufragare i nostri buoni propositi ». Quando si potrà conoscere con esattezza la data di apertura di questo tratto d'autostrada? « Il 23 dicembre — è la risposta. — E non è una battuta perché se è vero che conosceremo la soluzione tecnica fra un paio di giorni è altrettanto vero che prima del 23 dicembre nessuno sarà in grado di dire se i lavori potranno o non potranno essere completati. Lo ripetiamo: se il sole di questi giorni cederà alla pioggia, l'impegno non potrà essere mantenuto ». Attualmente sono in funzione, sui 126 chilometri e mezzo del tracciato dell'autostrada Sestri Levante-Livorno, i 38 chilometri del tratto Brugnato-Carrara, i 39 chilometri fra Viareggio (Lido di Camaiore) e Livorno. Complessivamente, 77 chilometri. Oltre all'apertura del tratto iniziale dell'autostrada ( Sestri Levante - Brugnato ), rimane da saldare, per ultimare l'arteria, la frattura esistente tra Carrara e Viareggio (circa 25 chilometri). Secondo le previsioni, sarà aperto nella prossima primavera il tratto Carrara-Pietrasanta e, entro il 1971 il restante tratto Pietrasanta-Viareggio (Lido di Camaiore). Natale porterà dunque agli automobilisti il dono che faciliterà la loro corsa al mare e al sole della Versilia? L'apertura al traffico del tratto Sestri Levante-Brugnato (25 chilometri e mezzo) è attesa come la manna dal cielo da coloro che sono costretti a subire le logoranti code lungo i 30 chilometri di curve, tornanti e strettoie del Bracco, con camion e cisterne a passo d'uomo, ingorghi paurosi al più modesto incidente. Qui, la storia dei lavori comincia dal 1968, ma già molti anni prima di nascere questo tronco d'arteria è stato al centro di accese polemiche. E' bastato infatti tracciarne un primo disegno sulla carta e subito sono saltati fuori i Comuni a tirarlo chi da una parte, chi dall'altra, come un elastico. Sono emerse cento esigenze e cento pretese, a volte giustificate, spesso ingiustificate. I più non sono stati capaci di considerare l'autostrada al di fuori della loro prospettiva particolare: chi voleva lo spostamento a monte, chi lo spostamento a mare, chi, ancora, pretendeva a tutti i costi un raccordo, nella convinzione che avrebbe convogliato nel proprio paese valanghe di turisti. Ancora oggi, purtroppo, le polemiche non si sono spente e dividono in un'aspra con¬ teliue totadsedTSsratrdrbccl'dmd tesa le popolazioni di due valli dell'entroterra spezzino: da una parte quelle della media e bassa Val di Vara (Borghetto Vara, Brugnato e Rocchetta Vara), dall'altra quelle dell'alta Val di Vara (Varese Ligure, Maissana, Sesta Godano, Carro e Carrodano). Tutto è accaduto quando la Salt, che costruisce l'autostrada, decise di spostare per ragioni tecniche il primitivo tracciato del nastro d'asfalto dai monti dell'alta Val di Vara alle pinete della media e bassa Val di Vara che s'affacciano sul mare. Come contropartita, la società s'impegnò a versare all'amministrazione provinciale della Spezia un miliardo e mezzo di lire per realizzare due strade di collegamento a favore dell'alta Val di Vara e annunciò, sempre a benefìcio della stessa valle, di essere disposta a costruire un casello autostradale a Ca' di Vara. La prima iniziativa fu bocciata dall'Anas (davanti al tribunale di Lucca è ora in corso una causa civile intentata dalla provincia della Spezia nei confronti della Salt); la seconda fu sospesa dalla stessa Salt « a causa dell'insorgere di gravi difficoltà economiche ». Allineandosi con i tempi, i Comuni delle due vallate sono ora passati alla contestazione, mettendo alla frusta parlamentari e autorità fino ad ottenere un appuntamento per il 10 dicembre con il ministro dei Lavori Pubblici. Filiberto Dani

Persone citate: Rocchetta Vara