Ricatto al vice preside del liceo Alfieri Se non consegni 30 milioni ti uccidiamo

Ricatto al vice preside del liceo Alfieri Se non consegni 30 milioni ti uccidiamo Lettera anonima all'esame della polizia scientifica Ricatto al vice preside del liceo Alfieri Se non consegni 30 milioni ti uccidiamo Il professore: « Perché proprio a me? Sono sempre andato d'accordo con tutti e non sono ricco » - Altro episodio: rivoltellate da un'auto a una guardia notturna Lettera ricattatoria a un insegnante. L'ha ricevuta il prof. Giuseppe Capaldl, vlcepreslde del liceo Alfieri, che insegna nella stessa scuola latino e greco al corso C. E' nativo di Bitonto (Bari), ma risiede a Torino da molti anni, da almeno dieci è all'Alfieri, n Sono sempre andato d'accordo con tutti, anche con gli allievi — dice il prof. Capaldl —-. Non capisco proprio perché abbiano scelto me per questa lettera, anche perché non sono ricco e non potrei certo accontentarli con i trenta milioni richiesti ». La lettera, che ò giunta mercoledì all'abitazione del professore, in corso Vittorio Emanuele 216 e che è stata spedita, non affrancata, da Porta Nuova, dice testualmente: «O ci dai 30 milioni (trenta) o ti ammazziamo. Ti telefoneremo per dirti le modalità del versamento, non fare assolutamente cenno con la po- ii2ia perché allora lì -uccidere i mo subito. A presto ». Il prof. Capaldi non ha ricevuto alcuna telefonata e ha denunciato il fatto al commissariato San Donato, competente per zona. La Mobile, data la gravità della cosa, ha avocato a sé le indagini ed ha provveduto perché sia svolta una continua sorveglianza al prof. Capaldl e alla sua famiglia. La lettera, scritta a stampatello, è ora nelle mani della polizia scientifica per i rilievi. Per nulla turbato, il vicepreside ha continuato a recarsi regolarmente a scuola. Dice: « Io sono convinto che non si tratti di una cosa vera, ma di uno scherzo di qualche studente o qualcuno della zona nella quale abito. Ilo sentito raccontare che nel mìo quartiere negli ultimi tempi sono stati compiuti scherzi di altro genere, a volte spiacevoli. Sono stati, ad esempio, recapitati pacchi contrassegno che contenevano fiori mai ordinati; una famiglia si è vista arrivare un camion per un trasloco che non doveva fare ». * A Borgaretto, ieri alle 4,30, sono stati sparati quattro colpi di pistola, che per fortuna sono andati a vuoto contro Gaetano Dibitonto, 42 anni, Cascino Vica via Sestriere 23, dipendente della Vigilanza di Rivoli. Racconta: « Facevo il mio solito giro in via Gorizia. A un tratto è sbucata dalla nebbia un'auto gialla, una "Giulia" o una "124", e dal finestrino aperto qualcuno mi ha sparato quattro colpi ». Il Dibitonto non ha nemmeno fatto in tempo a estrarre la pistola dal fodero. Alla prima detonazione si è buttato a terra, e i proiettili sono fischiati alti sopra di lui. I carabinieri hanno trovato quattro bossoli di piccolo calibro. Nella zona non vi sono stati furti, forse gli spiratori hanno agito per vendetta. i

Persone citate: Alfieri, Capaldi, Cascino Vica, Dibitonto, Gaetano Dibitonto, Giuseppe Capaldl

Luoghi citati: Bari, Borgaretto, Rivoli, Torino