Stato di guerra a Dublino Scoperta una cospirazione di Carlo Cavicchioli

Stato di guerra a Dublino Scoperta una cospirazione Drammatico annuncio in Irlanda Stato di guerra a Dublino Scoperta una cospirazione I terroristi preparavano rapimenti e assassini di uomini politici per prendere il potere - Leggi speciali consentono di mandare nei campi di concentramento (già pronti) le persone sospette (Dal nostro inviato speciale) Dublino, 4 dicembre. Questa sera il governo della Repubblica dell'Eire ha annunciato drammaticamente la scoperta nel paese dì una « cospirazione armata » per rapire e assassinare alti esponenti irlandesi. Per far fronte alla grave minaccia, il Gabinetto ha deciso di adottare le « misure speciali del tempo di guerra » che consentono di incarcerare senza processo i cittadini sospetti. E' stato reso noto che si stanno già preparando i campi d'internamento e che Dublino ha informato della decisione il Consiglio d'Europa perché i provvedimenti sono in contrasto con la convenzione sui diritti umani accettata dagli aderenti dì questo ente, tra i quali è l'Eire. Gli avvenimenti di oggi aprono un nuovo tempestoso capitolo nella vita politica di Dublino, perennemente inquieta per il riflesso delle vicende non meno torbide delle sei contee che costituiscono l'Irlanda del Nord, le « terre irredente » a maggioranza protestante rimaste sotto il Regno Unito all'atto dell'indipendenza, mezzo secolo fa. Sulla questione dell'Ulster e sui modi di risolverla — se pacificamente o con le armi — si dilaniano fra loro e internamente i maggiori partiti della Repubblica: il Fianna Fail (soldati del destino) al potere con sei voti di maggioranza, il Fina Gael (Irlanda unita) e il Sinn Fein (Noi da soli) all'opposizione. Gli stessi nomi danno una idea di quanto il nazionalismo e le spinte irredentistiche pesino nell'Eire. Il partito laburista, il cui maggior esponente è Conor Cruise O' Brien, già alto funzionario dell'Onu con Hammarskjoeld, ha proprio per questo un seguito limitato. Di fronte allo scottante problema dell'Ulster il premier Jack Lynch ha tenuto finora un atteggiamento moderato e cauto, ma se è stato elogiato da Londra ha pure suscitato contro di sé aspre critiche e accenni di rivolta dalla destra del proprio partito. Perfino due membri del Gabinetto, nei mesi scorsi, furono coinvolti in una vicenda di traffici di armi destinate ai ribelli dell'Irlanda del Nord. Il processo li scagionò di fatto, ma la posizione di Lynch apparve allora, ed è tuttora, assai precaria. L'annuncio dei provvedimenti dato stasera al Parla¬ mento dal premier è stato accolto non a caso con sprezzo dall'opposizione. Anche i laburisti lo hanno criticato e il loro leader, Brandan Cornish, ha osservato che poteva accettare le misure di emergenza solo nel caso che la sicurezza dello Stato fosse realmente in pericolo. Al momento era convinto che la polizia fosse pienamente in grado di far fronte ad ogni cospirazione segreta. Leam Cosgrave, capo del Fina Gael ha detto che lunedì presenterà una mozione per aver dal capo del Governo esaurienti informazioni sulle circostanze giudicate cosi gravi. Lynch si è limitato a rivelare che la forza pubblica ha individuata una cospirazione e che i piani dei responsabili prevedono rapine a banche, rapimenti ed assassinid. Tali notizie, ha sottolineato il premier, sono state accuratamente controllate e accertate. Se il governo non avrà la certezza che la minaccia si sia dissolta, allora, senza ulteriori preavvisi, le decisioni annunciate entreranno in vigore. I campi di internamento cui si è accennato sono principalmente in vicinanza di una base dell'esercito a Curragh, nell'Irlanda centrale, e furono usati nel periodo degli Anni Quaranta e poi di nuovo un decennio dopo per rinchiudervi membri dell'esercito repubblicano irlandese (Ira: Irish Republican Army) organizzazione irredentistica violenta messa fuori legge dalla Costituzione. Gli speciali poteri invocati da Lynch erano stati adottati l'ultima volta nel 1957 e rescissi cinque anni più tardi. Carlo Cavicchioli ■ IRLANDA ^ -DEL NORD: Belfast'5 ÌÌIFaNDA Dublino. John Lynch