Nietzsche e la sorella di Remo Cantoni

Nietzsche e la sorella Non è vero che abbia idealizzato la violenza e la guerra Nietzsche e la sorella Friedrich Nietzsche: « Il caso Wagner, Crepuscolo degli idoli, L'Anticristo, Ecce homo, Nietzsche contro Wagner », ed. Adelphi, pag. XVI-643, lire «000. Fra le sventure maggiori della vita tormentata e tragica di Nietzsche vi fu sua sorella Elizabeth. Nazista avanti lettera e vissuta cosi a lungo (18461935) ila diventare amica di Hitler, fece di tutto, con la sua indomita energia, per nazificare il fratello e trasformarlo in prò-, Icta del germancsimo e apostolo del Rcich. Sappiamo che Nietzsche non risparmiò le critiche più taglienti al cristianesimo e alla democrazia, alla civiltà di massa e al culto del numero, perché era convinto che le qualità morali e intellettuali fossero virtù rare. Riteneva le opinioni pubbliche pigrizie private. Difese strenuamente la persona individuale, l'uomo che pensa coraggiosamente in proprio senza allinearsi o contormarsi. Ma non fu mai razzista o antisemita, non idolatrò il germancsimo o il Rcich, che furono, anzi, oggetto costante del suo scherno. Spirito aristocratico e raffinato, innamorato della Grecia e della latinità, aveva poco in comune con la volgarità di Hitler e dei nazisti. Si è detto da molti che Nietzsche abbia idealizzato la violenza e la guerra. Se si leggono con attenzione le pagine più violente e polemiche di Nietzsche, ci si accorge che egli è un filosofo « bellicoso » che sfida a ducilo idee e problemi, non già un fautore della brutalità. In L'ere homo, l'ultimo suo libro, postumo, egli ha scritto di se: « La mia pratica della guerra si può compendiare in quattro proposizioni: io attacco solo cose che sono vittoriose, in certi casi aspetto lineila siano vittoriose. In secondo luogo: io attacco solo cose contro cui non posso trovare alcun alleato, cose contro cui mi trovo solo e comprometto me solo... lo non Ito mai fallo pubblicamente un passo che non mi compromettesse; tale è il mio criterio del giusto agire, la terzo luogo: io non attacco mai persone: io mi servo delle persone unicamente come di una forte lente di ingrandimento, con la quale si può rendere visibile una calamità generale ma occulta e difficilmente comprensibile... In me l'attaccare è una prova di benevolenza, e, in certi casi, di riconoscenza ». Nietzsche è un avversario molto polemico di tutto ciò che è demagogico, filisteo, dozzinale. Egli è l'uomo che va sempre contro corrente, nel suo tentativo di mettere a nudo le verità più impopolari e di sfidare la grossolanità del senso comune, della moda, del conformismo di ogni tipo. Ma nel suo andare contro corrente sceglie sempre per se la parte difficile dell'uomo che non cerca alleati, non già quella facilissima e tanto comune di seguire sempre la marea montante o la corrente più impetuosa. Detestava gli slogans, i clicltés, i catechismi, l'esprit de eorps. la cultura allineata, in cui gli uomini non affrontano mai responsabilità personali. 11 suo Freigeist (spirito libero) ha uno sfondo erasmiano e volterriano. E' la mente svincolata dai pregiudizi e dai luoghi comuni. la recente edizione italiana, diretta da G. Colli e M. Montinari, degli ultimi scritti di Nietzsche (Classici Adelphi), comprende le opere del tempestoso « finale » della sua vita, quando in pochi mesi Nietzsche scrive, nel 1888, poco prima della follia esplosa nella sua amatissima .Torino, Il caso Wagner, Crepuscolo degli idoli, L'Anticristo, Lece homo, Nietzsche contro Wagner. Questa edizione rivesie una grande importanza per gli studi, non solo italiani, perché dai controlli e dai confronti eliciutati nell'Archivio Weimar da Mazzino Montinari, risulta chiaro come, soprattutto per Ecce homo, Elizabeth Forster-Nietzsche e Peter Gasi abbiano censuralo e mutilato i lesti autentici là dove Nietzsche si scaglia contro il germanesimo e conno la sorella e la madreAver ricostruito criticamente il testo originario e aver documentalo, con un poderoso apparato di note, gli arbitri dell'edizione che finora conoscevamo è un merito filologico non piccolo. Ed ò giusto ricordare che le Opere di Federico Nietzsche, nel testo accertato con grande scrupolo dai curatoritaliani, escono contemporaneamente in lingua italiana e in lingua tedesca, oltre che in francese e in giapponese. Ma chi fu veramente questa funesta e imperiosa Elizabeth che tanto danno recò alla fama postuma di Nietzsche, trasformandolo nel filosolo del militarismo tedesco c del nazismo? Elizabeth aveva conosciuto ne 1882 Bernard Forster, figura ! eminente dell'antisemitismo te-1 desco in Germania negli Anni ' Settanta. Nel 1881 Forster aveva promosso e organizzato una petizione che recava la firma di 2b7.000 persone. Chiedeva la fine dell'immigrazione ebraica, l'esclusione degli ebrei dal governo, dall'insegnamento, il censimento discriminatorio nei loro confronti, Inviò la petizione a Bismarck perche ascoltasse « il grido di dolore che sale dalla coscienza del popolo tedesco » (sono parole di Forster). Bi- Cristiano convinto. Forster sosteneva, inoltre, che Gesù era poteva assolutamente essere ebreo. Coinvolto in vari scandali e deluso dei suoi insuccessi in Germania, pensò di l'ondare in Paraguay una colonia tedesca. Sposò Elizabeth nel 1886 e tornò con la sua compagna di fede in Paraguay per consacrarsi alla prosperità della colonia denominala Nuova Germania. La terra promessa del germancsimo non mantenne le promesse. Carico di debiti, pubblicamente accusato di ingannare, tiranneggiare e derubare i coloni, Forster si sparò per evitare la bancarotta e l'orse il smarck non glj diedc retta. « ariano ». dato che Dio non | processo. Elizabeth considerava il marito un santo e ne condi rideva appieno le idee. Nietzsche aveva scritto il 2 aprile 1884 all'amico Overbeck: « Questo maledetto antisemitismo è la causa della radicale frattura tra mia sorella e me ». E a proposito della pura razza germanica aveva scritto il 21 marzo 1885: « L'entusiasmo per il " carattere nazionale tedesco " mi tocca pochissimo davvero, ma ancor meno il desiderio di conservare pura questa "gloriosa" ruzza. Al contrario... ». Elizabeth, divenuta nel 1895 mirice e proprietaria dei diritti d'autore del fratello, ne mani polo la vila e la memoria in una monumentale biografia in tre volumi (1895, 1897, 1904), incorporata nell'edizione Neumann delle Nietzsche's Werke. Nel 1894 aveva fondalo l'Archivio Nietzsche. Nel 1934 Hitler visitava l'Archivio, divenuto ormai un mausoleo di pessimo gusto, e sostava accanto al busto di Nietzsche con l'aria di chi è immerso in profonde meditazioni. Elizabeth mori l'8 novembre 1955 e alla cerimonia commemorativa partecipò l'I! novembre il Vitltrcr stesso. , Remo Cantoni g Nietzsche: per la prima volta si può leggerlo integralmente La sorella, nazista fanatica, aveva manomesso le sue carte

Luoghi citati: Bismarck, Germania, Grecia, Nuova Germania, Paraguay, Torino