In Calabria 5° centro siderurgico e impianti metallurgici in Sicilia di Arturo Barone

In Calabria 5° centro siderurgico e impianti metallurgici in Sicilia Investimenti nel Sud approvati ieri dal Cipe In Calabria 5° centro siderurgico e impianti metallurgici in Sicilia La localizzazione esatta verrà decisa nelle prossime settimane - Con queste iniziative saranno creati 40 mila posti di lavoro (di cui 25 mila nell'isola) (Nostro servizio particolare) Roma, '26 novembre. Sotto la presidenza del ministro del Bilancio, Giolitii, si è tenuta oggi l'attesa riunione convocata per decidere gli investimenti delle Partecipazioni Statali nelle due regioni meridionali in concorrenza: la Calabria e la Sicilia. La riunione si è prolungata per oltre nove ore. Nella seconda parte della riunione è stata approvata la relazione programmatica delle Partecipazioni Statali, di cui abbiamo anticipato molti particolari ne La Stampa di mercoledì. Alla parte della seduta che li riguardava direttamente hanno assistito il presidente dell'Assemblea regionale siciliana (Zanza), il presidente del consiglio regionale della Calabria (Casalinuovo) e i presidenti delle giunte della Sicilia (Fasino), della Calabria (Guarasci). Il pacchetto d'investimenti approvato prevede la creazione di circa 40 mila nuovi posti di lavoro, di cui 15 mila in Calabria e 25 mila in Sicilia. Il quinto centro siderurgico dell'Iri è stato assegnato alla Calabria, mentre il centro elettrometallurgico sarà realizzato in Sicilia, con la partecipazione congiunta dell'Eni, della Montedison e dell'Efim. La localizzazione di questi investimenti verrà decisa nelle prossime settimane dal Comitato dei ministri del- j la contrattazione programmata, che dovrà anche decidere circa altre iniziative minori. Dell'esito della riunione-fìu me si è dichiarato molto sorìd''sfatto il ministro responsabile della programmazione. Ha detto infatti Giolitti: « La discussione c l'approvazione contestuati, nella stessa riunione del Cipe. dei program mi dì investimenti per la Sicilia e la Calabria e dei pro-I grammi degli enti a porteci nazioni statale valgono a met fere in evidenza la visione j globale dei problemi di svi ,luppo del Mezzogiorno. Non vi sono regioni privilegiate e |regioni trascurate. La riunione odierna del Cipe è solo una tappa del percorso ininterrotto dell'opera di programmazione, che investe tutte le regioni, con priorità per (incile del Mezzogiorno, nessuna esclusa ». Anche i rapnresentanti delle regioni si sono espressi in termini piuttosto positivi. Il sottosegretario alle Partecipazioni Statali Principe (psi) ha dichiarato: « Noi calabresi siamo molto soddisfatti delle decisioni prese oggi dal Cipe. Nel decennio che abbiamo alle spalle la Calabria ha visto risolti i problemi della sua penetrazione, rompendo un secolare isolamento. Con il decennio prossimo si inizia il decollo economico della Calabria con una massiccia presenza delle Partecipazioni Statali che interverranno nella regione non in modo episodico, ma attraverso un'articolazione armonica di investimenti destinati ad incidere profondamente nel tessuto economico della regione ed a creare nuovi modelli di sviluppo con le tanto auspicabili implicazioni, non soltanto sul livello occupazionale, ma soprattutto sul livello medio del reddito prò capite ». Lo stesso Principe ha poi precisato che la Calabria potrà fruire di un complesso d'investimenti per circa 1300 miliardi: il centro siderurgico assorbirà, da solo, più di mille miliardi e circa 7500 lavoratori; 26 miliardi saranno investiti dall'Insud in 7 nuovi centri turistici; saranno infine localizzati in Calabria un autoporto di notevoli dimensioni (10 miliardi d'in¬ vestimento e 500 addetti), un importante stabilimento chimico ed un « pacchetto » d'iniziative private per un totale di circa 50 miliardi. Meno entusiasta è apparso il presidente della Giunta di Palermo, Fasino: « Per noi siciliani gli investimenti delle Partecipazioni Statali costituiscono un fatto positivo nei confronti di una situazione attuale, che risulta per diversi aspetti negativa. Consideriamo la decisione del Cipe una prima tappa che non esclude nell'arco del prossimo quinquennio ulteriori interventi nell'ambito della contrattazione programmata ». Arturo Barone Il ministro Giolitti (Tel.)

Persone citate: Casalinuovo, Giolitti