Due arresti in Svizzera per il "caso,, Gadolla

Due arresti in Svizzera per il "caso,, Gadolla Due arresti in Svizzera per il "caso,, Gadolla Sono italiani residenti a Montreux - Hanno tentato di estorcere un'altra somma alla madre del giovane rapito a Genova (Dal nostro corrispondente) Genova. 25 novembre. Rosa Maggiolo, la vedova quarantacinquenne dell'impresario edile ed ex presidente del « Genoa » e del « Savona Calcio » Fausto Ga- oòllégamento tra i due episo di è escluso da ' "mi inve stigatori; altri pi Itengo no che alcuni part, .ari e ia lune coincidenze non permeitario di esclùdere in partenza j che i due arrestati oggi fac- dolla. è stata ricattata per ! ciano parte della banda che la seconda volta nel giro di due mesi e mezzo: per la seconda volta le è stato imposto di pagare duecento milioni di lire, ma oggi, all'appuntamento per la consegna del riscatto, c'erano decine di poliziotti e i due autori dell'estorsione sono stati arrestati. Sono due italiani, residenti in Svizzera: Francesco Lo Presti, diciannovenne, originario di Caronia (Messina) e Raffaele Storino, di 23 anni, da Paola (Cosenza). Sono stati bloccati alla stazione di Montreux, in Svizzera, dove Rosa Gadolla, seguendo le loro istruzioni, aveva portato un pacco che conteneva carta straccia invece dei duecento milioni chiesti dai ricattatori. I due giovani sono ora detenuti nel carcere della piccola località turistica svizzera: se non si troverà un legame con la precedente estorsione della quale è stata vittima la Gadolla, la magistratura italiana difficilmente potrà ottenerne l'estradizione. Il ha rapito Sergio Gadolla Il giovane, figlio secondogenito della Gadolla (Sergio ha vent'anni: il fratello maggiore, Gianfranco, ne ha 21 e la sorella Gabriella 16), era stato costretto, la sera del 5 ottobre, da quattro uomini armati e mascherati, a salire su un'auto, che lo aveva poi portato in una località dell'entroterra genovese (finora non è stato scoperto quale) dove Gadolla fu poi tenuto prigioniero per cinque giorni sotto una tenda; non potè mai vedere bene in volto i banditi, perché rimase gran parte del tempo con gli occhi coperti da una benda. Fu liberato dopo che la madre ebbe lasciato, su una « Fulvia coupé » posteggiata ai piedi del monumento ai Mille, a Quarto, una borsa con - duecento milioni di lire ih biglietti da diecimila. Rosa Gadolla era appena tornata a casa, quando era giunta una telefonata: « Avete fatto bene, siete stati bravi. Adesso fate trasmettere alla radio questo messaggio: ''Lo svizzero, lo svizzero, lo svizzero, ordina che Sergio Gadolla venga lasciato, libero" Subito si ppp.sò che « lo svizzero » fosse un soprannome della malavita: l'arresto di oggi potrebbe invece svelare un diverso significato del messaggio. Una settimana dopo la liberazione di Sergio, Rosa Gadolla ricevette una telefonata: i « Se vuole indietro i suoi duecento milioni, glieli diamo: ci accontentiamo del quindici per cento di compenso ». La donna respinse l'offerta, della quale però informò la polizia: poteva trattarsi di malviventi che intendevano inserirsi nella vicenda Il 17 novembre Rosa Gadolla riceve una lettera: è stata imbucata il giorno prima a Montreux: « Non ci hai voluto dare la percentuale che ti avevamo chiesto — dice il messaggio — c adesso ce ne devi dare duecento. Altrimenti facciamo morire in modo atroce i tuoi figli Sergio e Gabriella ». La lettera, scritta a mano in caratteri stampatelli, non nominava il figlio maggiore, Gianfranco: spiegava invece quel che la donna avrebbe dovuto fare per soddisfare le richieste dei ricattatori. Seguendo le istruzioni, Rosa Gadolla si sarebbe dovuta recare oggi a Montreux, nel primo pomeriggio, lasciare il pacco con i duecento milioni al deposito bagagli. Lo avrebbe dovuto ritirare pochi minuti prima di prendere il treno per Milano delle 16,27: prima di salite sul treno che l'avrebbe riportata in Italia, la donna avrebbe dovuto lasciare il pacco su una panca della stazione. Senza perdere un giorno, polizia e carabinieri si sono accordati con le autorità elvetiche e con l'Interpol: è stata così organizzata una trappola che ha permesso di catturare i due italiani. Oggi infatti, quando Rosa Gadolla è scesa dal treno a Montreux, poco dopo le 14, la stazioncina era letteralmente circondata dai poliziotti svizzeri, mentre numerose assistenti della polizia femminile, sotto le false spoglie di turiste, di donne delle pulizie e di venditrici di sigarette, cònI I rollavano la situazione all'ili: I terno. f. d.