Soldato ucciso da un colpo di moschetto sparato accidentalmente dal compagno

Soldato ucciso da un colpo di moschetto sparato accidentalmente dal compagno Soldato ucciso da un colpo di moschetto sparato accidentalmente dal compagno I due erano in servizio di perlustrazione sulla ferrovia - L'uccisore arrestato (Dal nostro corrispondente) Reggio Calabria, 24 novem. (e. I.) Raccapricciante di sgrazia questa mattina sulla strada ferrata della riviera tirrenica, tra Villa San Giovanni e Cannitello. Un militare ha ucciso un suo collega con un colpo di moschet to, partitogli accidentalmente mentre insieme svolgevano servizio di perlustrazione lungo la strada ferrata. La vittima è il ventunenne Attilio Mossini,nato a Mommo (Brescia), in forza alla quinta compagnia del battaglione alpini Edolc, di stanza a Merano. L'uccisore è il coetaneo Ferdinando Iocchi, di Osio ( Bergamo). Come è noto, tutta la rete ferroviaria della provincia, dopo i numerosi attentati registratisi durante le giornate di protesta per la questione del capoluogo, è controllata. I due militari stavano camminando sul viottolo che fiancheggia i binari. Quando lo Iocchi — secondo il suo racconto — ha cercato di assestarsi il moschetto sulla spalla, è partito un colpo che ha raggiunto il Mossini al capo uccidendolo sul colpo. Sul posto si sono recati per i rilievi e le indagini i carabinieri della compagnia di Reggio Calabria e le autorità militari. Lo Iocchi è stato portato nelle carceri giudiziarie a disposizione del magistrato. Madre uccide un cinghiale per salvare i due figli (Dal nostro corrispondente) Lodi, 24 novembre, tp. c.) Per salvare i suoi due figlioletti, una massaia si è trasformata in cacciatrice: imbracciato il fucile del ma¬ rito, ha fulminato un cinghiale di oltre 130 chili. E' Carla Bassi, moglie di un guardacaccia, abitante in una cascina a Comazzo, piccolo eentro tra Lodi e Rivolta, non lontano dall'Adda. Ieri sera la donna era affacciata alla finestra della sua abitazione, intenta a guardare i due figlioletti che giocavano nell'aia, quando è apparso il cinghiale. L'animale, fuggito da una riserva, si stava pericolosamente avvicinando ai due piccoli. Resasi conto del pericolo che correvano le sue creature, la Bassi è corsa a prendere il fucile del marito, l'ha imbracciato e con un colpo preciso ha fulminato il gigantesco cinghiale. La belva ha compiuto ancora alcuni passi, poi è caduta senza vita a pochi metri di distanza dai due bimbi.

Persone citate: Carla Bassi, Mommo, Osio, Rivolta