Paninoli in carcere accusa: "Tu, Licciardello hai organizzato la rapina, siamo rovinati,,

Paninoli in carcere accusa: "Tu, Licciardello hai organizzato la rapina, siamo rovinati,, Assassinio dell'orefice, gli arrestati si incolpano tra loro Paninoli in carcere accusa: "Tu, Licciardello hai organizzato la rapina, siamo rovinati,, La scenata durante l'ora d'aria - Il Panizzari avrebbe tentato di scagliarsi contro il proprietario della «boutique» catturato giorni fa per furto: «Tua moglie è stata nella oreficeria il giorno prima del delitto» - I complici sono stati separati - Perizia calligrafica su una lettera di minacce a una testimone Il fronte degli assassini dell'orefice i'.andun. Incomincia ad incrinarsi. Giorgio Panizzari, Giuseppe Cardino e -Sebastiani) DI Luciano per quanto accusati da un cumulo di prove (ultima l'ammissione dell'autista della banda Vincenzi) Ferrara) avevano sempre negalo. Presentavano alibi Inconsistenti, ma vi si aggrappavano con disperazione. Ieri pomeriggio Giorgio Panizzari ha ceduto all'improvviso durante una crisi isterica. Non si ^cnosccno con esattezza le circostanze in cui ha fatto le dichiarazioni, sembra che sia accaduta durante l'ora di «aria» in un momento in cui si trovava assieme ai complici. Vicino al gruppo c'era anche Giuseppe Licciardello arrestato l'altro giorno per furto all'arrivo dell'aereo a Caselle. Quando lo ha visto, il Panizzari è Impallidite., poi tremante per l'ira, si è messo a gridare. Avrebbe detto press'a poco; « Ci troviamo in carcere per colpa, tua. Sei tu che hai organizzato tutto. Ora credi di cavartela, ma abbiamo delle prove contro di te. Tua moglie è stata nel negozio del Baudino II giorno prima della rapina. Ha studiato la disposizione del locale, ha esaminato la vetrina, ha preparato una pianta ». Sembra che il giovane abbia anche tentato di scagliarsi contro il Licciardello. E' stato trattenuto dalle guardie, è accorso anche il direttore delle carceri dott. Di Piazza che ha informato la Procura della Repubblica. Il magistrato ha deciso di separare 1 detenuti. In serata il Panizzari è stato trasferito ad Asti, Giuseppe Licciardello a Saluzzo. Di Luciano a Pinerolo. Giuseppe Cardino e Vincenzo Ferrara rimangono alle Nuove. ' Le affermazioni del Panizzari così come sono state riferite risultano molto gravi. Si sospettava, anche se non esistevano prove concrete, che il Licciardello fosse il « cervello » del colpo. Era in contatto con 1 tre che hanno partecipato materialmente alla rapina; sua moglie Ida Negro, era titolare di una « boutique ii in corso Vercelli, nota alla banda e alle loro amiche. In un magazzino di via Gottardo la polizia fece un'irruzione e sequestrò re- Giuseppe Licciardello e la moglie Ida - Giorgio Panizzari li accusa entrambi affermando di avere delle prove furtiva per venti milioni. L'irruzione avvenne due giorni prima del delitto di corso Agnelli e la polizia pensò che i banditi, rimasti d'improvviso privi di fondi, avessero deciso di rifarsi con l'assalto all'oreficeria. Era una ricostruzione, fondata su elementi logici, che spiegala il movente del colpo. Essa ora viene indirettamente confermata dalle dichiarazioni del Panizzari. Nel furore della crisi questi ammette l'esistenza dei legami con il Licciardello e muove una precisa accusa. Il-giovane imputato di assassinio ha incolpato solo il Licciardello. Ha detto che è la mente del piano, ma non ha parlato dei suoi esecutori. Può averlo fatto in un estremo tentativo di difesa, ma implicitamente ha ammesso la sua colpa. E' probabile che nei prossimi giorni si decida a parlare in modo definitivo. Giorgio Panizzari avrebbe affermato anche che la moglie del Licciardello è stata nell'oreficeria. Se fosse vero, la donna potrebbe essere accusata di concorso. Ma la decisione spetta al magistrato che conduce l'inchiesta. Contro di lei inóltre esisterebbe la dichiarazione di un vicino di casa dell'orefice. Egli ha detto di averla vista nel cortile del negozio due giorni dopo il delitto. « Era con una donna bionda (Luciana Bassani?) e voleva parlare con la moglie del Baudino per sapere se era in grado di conoscere gli assassini del marito. Le ho detto che era distrutta dal dolore e non poteva alzarsi dal letto. Le due donne si sono allontanate su una " S50 " scura. Sono sicuro che era la moglie del Licciardello, l'ho riconosciuta attraverso le foto pubblicate sui giornali ». Ida Negro in Licciardello dunque non solo avrebbe aiutato il marito nel preparare il colpo, ma sarebbe tornata sul posto del delitto per sapere se c'erano degli indizi. Il Licciardello ha affidato la sua difesa all'avv. Perla; in carcere continua a negare: « Tutto falso, io sono innocente». Nelle indagini per l'assassinio dell'orefice si deve registrare anche una perizia calligrafica ordinata dal giudice istruttore al prof. Ghio su una lettera anonima inviata ad una teste. « Se non ritratti quello che hai detto — c'è scritto — farai una brutta Une ».

Luoghi citati: Asti, Ferrara, Pinerolo, Saluzzo