Stoccata ia costruzione di cinque vilie a Roma

Stoccata ia costruzione di cinque vilie a Roma Il pretore contro gli abusi edilizi Stoccata ia costruzione di cinque vilie a Roma Le palazzine si edificavano senza licenza, in una zona riservata ad un parco - I responsabili saranno processati per costruzione abusiva e truffa - Previsto il sequestro di altri edifici (Nostro servizio particolare) Roma, 23 novembre. La magistratura è intervenuta a Roma contro l'abusivismo edilizio bloccando cinque palazzine di lusso sorte o in costruzione, senza licenza, nella zona destinata al parco dell'Appia Antica. L'iniziativa (la prima in Italia) è stata presa dal pretore Gabriele Cerminara che ha aperto alcune inchieste contro la speculazione, denunciala da Italia Nostra e dai giornali. Ieri mattina quaranta carabinieri, al comando del capitano Valentini, e rinforzati da una squadra di operai specializzati in recinzioni si sono presentati in cinque cantieri di via Tor Carbone, ai margini dell'Appia Artica. Hanno sequestrato pontili, ruspe, attrezzi di lavoro materiali edili, facendo ree'tu «rt con filo spinato le costruzioni abusive appartenenti a quattro proprietari: Marie, "essi, Edmonda Burri, Fortunato Santarone e Marcello Crucci. Fabbricati eà uttrezzature sono consideriti « corpi di reato », cioè prove che verranno utilizzate nei procedimenti penali contro i responsabili della violazione del piano re¬ golatore e della leggo di tutela del patrimonio artistico e del paesaggio. 1 lottizzatoli delle aree, sulle quali sono slate edificale lo palazzine, saranno denunciati, sembra, per trufia: essi avrebbero venduto terreni vincolati ad uso agricolo, presentandoli come « urbanizzabili ». La clamorosa operazione è solo l'inizio d'una serie d'interventi che dovrebbe portare al sequestro di un numero « enorme » di ville, villette, case di lusso in costruzione o terminate. Per le cinque palazzine sarà istruito un processo per costruzione abusiva. La pretura h;i agito in base al codice penale che impone alla polizia giudiziaria, e quindi alla magistratura, d'impedire che un reato venga portato ad ulteriori conseguenze. E' lo stesso principio che fu applicato per la prima volta l'estate scorsa dal pretore Sansa di Genova con il decreto che proibiva i bagni sul litorale sino a Nervi per l'inquinamento delle acque. La magistratura romana sembra decisa a far rispettare le cinquemila ordinanze di demolizione di case abusive emesse dal Comune, ma sinora non eseguile. Le inchieste in corso stabiliranno anche eventuali responsabilità degli òrgani amministrativi per la mancata azione contro gli abusivi. Va ricordato che, secondo l'assessore all'urbanistica Pala, i vani costruiti senza permesso a Roma nel dopoguerra ammontano a trecentomila, j f

Persone citate: Gabriele Cerminara, Marcello Crucci, Valentini

Luoghi citati: Genova, Italia, Roma