Sciopero generale a Genova
Sciopero generale a Genova Domani mattina Sciopero generale a Genova In città e provincia - Richiesta una maggiore « partecipazione » per i lavoratori (lini nostra corrispondente) Genova, 23 novembre. Uno sciopero generale paralizzerà per l'intera mattinala eli mercoledì 25 novem lire tutte le attività di Genova e della sua provincia. E' stalo proclamato dalla Cgil, Cisl e Uil per una serie di rivendicazioni che hanno cerne finalità la partecipazione dei lavoratori e dei cittadini alla determinazione delle decisioni relative all'assetto della città, al suo sviluppo economico e quindi alla pratica attuazione della democrazia sui posti di lavoro e nella società. Negozi, esercizi pubblici, grandi magazzini e supermercati resteranno chiusi per tutta la mattinata; i portuali sciopereranno dalle 9 alle 12, autobus, filobus e pullman delle linee extraurbane si fermeranno dalle 15 alle 17; gli statali si asterranno dal lavoro per l'intera giornata mentre altre categorie sciopereranno secondo queste modalità: parastatali, prime tre ore della mattinata; comunali, dalle 9 alle 12. Gli ospedalieri, che avrebbero dovuto astenersi dal lavoro dalle 9 di mercoledì al termine del turno mensa, sono scesi in sciopero, per 48 ore, a partire da questa sera. L'astensione dal lavoro è stata proclamata in difesa del potere contrattuale dei sindacati nel quadro della lolla per la riforma ospedaliera. Allo sciopero partecipano tutti i dipendenti ospedalieri di ruolo, fuori ruolo, provvisori e straordinari con esclusione degli addetti ai Centri per immaturi, ai servizi di pronto soccorso, degli addetti di turno alle caldaie e del personale religioso. Nel corso dello sciopero, di mercoledì, due cortei di lavoratori confluiranno in piazza De Ferrari dove parlerà, a nome dei tre sindacati, il segretario generale della Camera del Lavoro, Ettore Benassi. Sono cinque i punti principali delle rivendicazioni: 1) Requisizione di alloggi privati per le famiglie rimaste senza casa in conseguenza dell'alluvione; rapida attuazione dei piani della legge 1(17; sottoporre le licenzeedilizie ad esame •preventivò da parte dei consigli di delegazione e dei comitati di quartiere. 2) Integrazione al 100 per cento dei salari per gli operai sospesi e impegno di mantenere gli attuali livelli di occupazione da parte delle aziende che otterranno mutui agevolati; un congruo rimborso dei danni subiti dai cittadini. 3) Un piano di ricostruzione industriale attraverso espropri di aree da mettere a disposizione degli artigiani, delle piccole e medie aziende. 4) Aumento dei fondi di dotazione per imprimere alle aziende Iri un effettivo sviluppo soprattutto nei settori della meccanica strumentale e dei trasporti marittimi, funzionali anche all'industrializzazione del Mezzogiorno. Una conferenza regionale con le Partecipazioni statali, promossa dalla Regione, per valutare e risolvere in questo quadro i problemi di Genova e della Liguria. 5) L'avvio del processo per dare un nuovo aspetto al territorio che risponda alle esigenze di sviluppo industriale e marittimo-portuale, ai problemi dell'occupazione assieme a un piano idrogeologico per la difesa del suolo. f. d.
Persone citate: Ettore Benassi
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