Tanti ingenui e qualche furbo nella "catena della fraternità,,

Tanti ingenui e qualche furbo nella "catena della fraternità,, L'inchiesta aperta dal magistrato a Vercelli Tanti ingenui e qualche furbo nella "catena della fraternità,, Un giro di affari che rende 500 mila lire al giorno - Ma l'organizzatore del gioco precisa che una parte della somma e adsorbita dalle spese - Altre catene, tuttavia, continuano indisturbate la dipende dal caso, ma tutto dall'abilità dei giocatori: l'abilità di piazzare le quattro buste necessarie perche la catena prosegua. Guardi, a questo proposito anzi io offrivo una garanzia che nessun altro sistema offre: nel regolamento è precisato che accetto di ritorno le buste non piazzate per qualsiasi motivo e provvedo io a collocarle. Intendevo assumere dei produttori a questo scopo. Signor Mossotti. facciamo un rapido calcolo. Il suo sistema — quattro buste con tre nomi ciascuna — è basato su un ciclo di 84. Cioè 84 persone mandano ciascuna mille lire a un giocatore. Questo al primo passaggio. Al secondo, ciascuna di queste 84 persone deve trovarne altre 84 che le mandino mille lire. Cioè, al secondo passaggio, 7056 per¬ sone. Per pagare queste, ce .E la sentenza dipenderà aline vorranno, al terzo passag-1 che dalla perizia che intendo gio, 592.704. E 49 milioni e ordinare. rotti — la popolazione di tut- Sarà forse la prima perizia to Italia — al quarto passag gio. E oltre tre miliardi — la popolazione del globo — al quinto. Quanti produttori pensa che dovrà mettere in circolazione, a questo punto, per piazzare le buste? — Ma non è così che va impostata la questione. Per stabilire come debba essere impostata, ci sarà una perizia matematica. L'ha ordinata il Pretore dott. Giani. Ci dice: — No. Non posso spiegare perché ho notificato il reato di gioco d'azzardo. Anticiperei jl giudizio che dovrò rendere, perché nelle pìccole Preture come questa lo stesso magistrato che promuove l'accusa siederà poi a giudicare. matematica nella storia giudiziaria. E' diffìcile dire quanto tempo richiederà e quando potrà essere celebrato il processo. Conclude, amareggiato, il dott. Mossotti: — Noi abbiamo piena fiducia nell'equità del dott. Giani. Il problema non è l'equità, è il tempo. Se la sentenza si avrà entro una quindicina dì giorni, potrò rimettere in piedi il sistema. Se occorreranno mesi, sarò costretto a rinunciare. Quello che mi amureg già è che la mia catena, che almeno non portava soldi all'estero, è bloccata, mentre le altre, comprese quelle che provocano una grave emorragia di valuta, nessuno le disturba, s. m. /Dal nostro inviato speciale) Vercelli, 120 novembre. « Signor Mossotti. è vero che con questo sistema lei guadagnava 300 mila lire il giorno? ». Luigi Mossotti, 37 anni, titolare di una avviata agenzia di riscossione crediti in via Francesco Borgogna, che impiega 14 persone, è l'uomo che con un socio. Piero Anlonetti di 25 anni, ha lanciato l'ennesima « catena della fraternità », il nuovo miracolo della moltiplicazione del denaro che da qualche tempo furoreggia hi Europa, intasando di vaglia gli urlici postali. Ma, a differenza delle altre quattro o cinque catene che si diffondono indisturbate con progressione geometrica in tutta la penisola, la sua è stata bloccata sul nascere da un magistrato, il pretore dott. Enrico Giani, con l'accusa di esercizio del gioco d'azzardo. — Trecentomila lire? Forse è itti po' esagerato. Qualche giorno si è toccata anche questa cifra. Ma altri giorni molto meno. Gli sarebbe difficile negarlo. Mercoledì sera il magistrato ha emesso ordine di sequestro per lutto il materiale contenuto nella cassetta postale n. 219, che serviva di recapito ai giocatori. C'erano 198 vaglia di mille lire, arrivati con la distribuzione del mattino. Ciascuno rappresentava la « tangente » corrisposta da un giocatore all'organizzazione. « Signor Mossotti. e quanto le costava questa organizzazione? » — Faccia lei il conto. Per ogni vaglia di mille lire ci sono: 40 lire di Ige, perché prima di girare il vaglia lo munisco puntualmente della marca regolamentare: 100 lire di spese postali, perché devo rispondere, con una busta pesante, che paga doppio: DO lire di schede tirate con il duplicatore, che costa 700 mila lire solo d'affitto al semestre, e altre 50 lire di stampati. Aggiunga quattro impiegati che mi costano, tra stipendio e contributi, 7500 lire il giorno ciascuno, l'affitto dui locale, l'ammortamento delle attrezzature: tavoli, scrivanie, sedie che ho acquistato, l'interesse del capitale... « Saranno, all'incirca, 100 mila lire al giorno, calcolate su una media di 200 vaglia. Cioè con un incasso di 200 mila lire. Un profìtto del cento per cento è un bel guadagno ». — Lo dice lei. Secondo i calcoli del commercialista che mi assiste — e metta sul conto anche il suo stipendio — il mio guadagno netto è di 160 lire ogni vaglia di mille. Cioè il 16 per cento. « Sarà come dice. Piuttosto, che cosa pensa dell'accusa di gioco d'azzardo che le è stata mossa? » — Ma non è nemmeno un gioco. Io lo chiamo sistema. Il gioco d'azzardo, secondo la definizione del codice, è quello in cui il guadagno e la perdita sono interamente o quasi interamente aleatori. Cioè dipendono dal caso. Qui nul¬ ldbbtsustpda

Persone citate: Enrico Giani, Luigi Mossotti, Mossotti, Piero Anlonetti

Luoghi citati: Europa, Italia, Vercelli