Un franco dialogo dei "Sei,, a Monaco per dare all'Europa "una voce unica,, di Vittorio Zucconi
Un franco dialogo dei "Sei,, a Monaco per dare all'Europa "una voce unica,, Riuniti i ministri degli Esteri della Comunità Un franco dialogo dei "Sei,, a Monaco per dare all'Europa "una voce unica,, Decise frequenti consultazioni tra gli ambasciatori, nuovi uffici comunitari nelle capitali, che saranno collegate con una « hot line » - Per il Medio Oriente verrà creata una commissione di esperti i Dal nostro inviato speciale) InMonaco. 1!1 novembre. ! cI.n delegazione italiana ha j dconstatato con favore quanto I rè successo oggi a Monaco nel- ; nla riunione dei sei ministri ; ndegli Esteri della « piccola | lEuropa » alla Galerie Schack. I «li E' andata non bene, ma be. j rnissimo » ha detto il rappi e-j csentante italiano, sotto.segre- | ntano Pedini, e la sua soddi- ; sfazione era condivisa senza riserve dagli esponenti di tutti i Paesi. Al tavolo dell'incontro le delegazioni hanno parlato chiaro, senza quei formalismi che tante volte hanno inceppato i colloqui europei e nascosto profonde divergenze. Le parole franche sono già state un successo, ma ad esse si sono aggiunti molti fatti importanti. Si è discusso della procedura per l'attuazione del «piano Davignon», prima tappa dell'unione politica, della I crisi del Medio Oriente e dei- fdeuropea, nel quadro dei rapporti Europa-Urss. i Per le questioni procedura! li, i Sei hanno deciso che J d'ora in poi gli ambasciatori 1 della Piccola Europa nei Paei si terzi abbiano frequenti conj situazioni per rendere omoJ genea la loro azione. Nelle sei capitali verranno creati j uffici « comunitari » con fun- zionari addetti esclusivamen- l le aj rapporti europei. E' sta- I to anche fissato il calenda- la conferenza sulla sicurezza | i rio dei prossimi colloqui: il 2 dicembre prossimo i Sei incontreranno gli esponenti dei quattro Paesi candidati all'in- gresso nella Cee, Inghilterra, ì Irlanda. Danimarca e Norve- j gia: alla fine del maggio 1971 avrà luogo il secondo incon- | tro tra i ministri degli Este- i ri per il « piano Davignon » ! e una settimana più tardi la j relativa consultazione con i I « quattro ». Per creare le nuo-1 ve strutture necessarie al la voro comune, è stata decisa anche l'istituzione di una hot | line, un collegamento penna- ! nente telex tra i ministeri de-1 gli Esteri nelle capitali del- ' la Cee. 1 La volontà politica coniti- ' Ine è emersa chiaramente an ! che nella discussione sul Me j dio Oriente e ne è uscito un I risultato concreto. In gen ; naio, ciascun governo nomi ; nera un proprio esperto sul | la crisi del Levante; questi I « sei saggi » dovranno lavora j re insieme e definire la linea j comune europea. Le posizio | ni dei Sei sul Medio Orien ; te, che fino a poco tempo e i a l a - fa, di fronte alla risoluzione dell'Orni, non erano sempre convergenti, si sono « eccezionalmente avvicinate ». come ha detto un portavoce tedesco, e la creazione del « Comitato dei saggi » ne è la prova. Si temeva una manovra della Francia per imporre la propria leadership: non c'è stata, e il discorso di Schumann si è mantenuto su toni molto moderati. « Invece di perdere tempo in chiacchiere» ha detto Sciiti raann, « siamo andati diritti al cuore dei problemi ». E | a | così è stato anche per la con- i ferenza sulla sicurezza euro- pea, che la Russia propone da tempo. La risposta venuta oggi da Monaco è stata chia- ra: non può esistere sicurezza europea senza una soluzione (o almeno un progresso) nei negoziati per Berlino e senza una reciproca, bilanciata riduzione delle forze. Nel tardo pomeriggio, dopo che i ministri degli Esteri avevano concluso la discussione, è giunto alla Galerie Scimele Malfatti. Il presidente della Commissione esecutiva ha portato la voce degli organismi ufficiali della Cee: il suo intervento ha sottolineato la necessità di una impostazione comunitaria nei rapporti economici e commerciali con il blocco comunista. « Dobbiamo dure all'Europa una voce unica di fronte al mondo » è stato il com mento conclusivo, Vittorio Zucconi I Maurice Schumann imiiillllllliilllllllllliitllllltlliliilililillimimn
Persone citate: Davignon, Inghilterra, Maurice Schumann, Orien, Schumann
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