Israele espone all'America le condizioni per trattare di Franco Martini

Israele espone all'America le condizioni per trattare Colloquio Abba Eban-Rogers a Washington Israele espone all'America le condizioni per trattare Il ministro torna oggi a Tel Aviv per riferirlo per la richiesta di Nixon al Congresso ii (Dal nostro corrispondentei Gerusalemme, 1!) novembre. I Grande è la soddisfazione i a Gerusalemme dopo la de- I cisione di Nixon di chiedere ' al Congresso di aprire ad Israele un credito di mezzo miliardo di dollari per l'ac- quisto di armamenti. Per la diplomazìa israeliana, tale de- cisione costituisce il felice ri- saltato d'un prolungato sfar- zo, disseminato di delusioni I c di snervanti suspenses, che aveva avuto inizio in occa- ; sione della prima visita del- \ la signora Golda Meir a Washington nel mese di settembre. A Gerusalemme si sottolinea però che i crediti proposti dal capo della Casa Bianca e le armi attualmente fornite dagli americani, non si possono considerare una compensazione per l'avanzala dei missili sovietico egiziani nella zona del cessate il fuoco sul fronte di Suez. Queste armi c questi crediti, si dice a Gerusalemme, erano stati promessi dagli Stati Unìti già alla fine di luglio. ! per far cadere le ultime re- j sistenze israeliane di fronte all'iniziativa di pace americana. Ora, questa compensa- \ zione, in altre parole le con- j dizioni del ritorno degli israeiani al negoziato Jarring, è stata oggetto d'un primo scambio dì vedute fra il capo della diplomazia israeliana. Abba Eban e Rogers. Eban rientrerà domani a Gerusalemme, dove verrà raggiunto dall' ambasciatore israeliano a Washington, il generale Robin, che assisterà al matrimonio della figlia. Ciò permetterà al governo israeliano di prendere conoscenza fin da domenica deliereazioni americane alle due principali rivendicazioni di Israele: un impegno a lunga scadenza da parte degli Stati Uniti di provvedere ai bisogni d'Israele in fatto d'armi e di crediti e la revisione del « piano Rogers » del dicembre 1969. Per il momento non sembra che, nei contatti israeloamericani, si sia già parlato del nuovo « piano Dayan » per un altro accordo di tregua con la Rau e la riapertura del Canale di Suez, dato che il governo israeliano non ha ancora aderito alle proposte del ministro della Difesa. Per ora. nella cerchia di Dayan, si nota con soddisfazione che il Cairo non ha rifiutato il progetto. Si pensa che i notevoli vantaggi economici offerti all'Egitto dal piano, e più precisamente la possibilità di sfruttare dì nuovo il Canale e di ricostruire le città e gli stabilimenti della riva occidentale. mimn ii mini ni lillllllli I nupvo governo costituito da i Fawzi, che sostiene di voler I /«'-e »«« politica di «pronto ' none » economica e sociale dell'Egitto. Qui si pensa pu !"e che la prospettiva d'ami rapida riapertura del Canale, sensa spargimento di sangue e senza rischiare il confron to con ali Stati Uniti, potreb be indurre ì sovietici ad eser I citare pressioni sulla Rau. perché accetti il piano Dayan. ; Franco Martini \ non lasceranno insensibile il