Baruzzi strappa il titolo a Ros

Baruzzi strappa il titolo a Ros Accanito match al Palazzo dello Sport torinese Baruzzi strappa il titolo a Ros Il pugile bresciano campione dei massimi dopo il successo ai punti in dodici riprese - Lo sfidante sempre all'attacco - Ros dimostra incredibili doti di incassatore e riesce ad infliggere anche un k.d. all'avversario Gli oltre settemila, spettatori tdieci milioni e mezzo di incasso) che hanno gremito ieri sera il Palazzo dello Sport torinese per la riunione imperniata sul campionato d'Italia dei pesi massimi tra Ros e Baruzzi. non rimpiangeranno di aver assistito ad una serata tanto densa di emozioni. Baruzzi, più giovune. più fresco, più elegante del rivale, è riuscito a spodestare il tenacissimo campione veneto, a togliergli con un verdetto ai punti — torse crudele nella sua stretta misura, ma senz'altro legittimo — la cintura tricolore che costituiva tutto il suo patrimonio. Ros ha protestato per la decisione dell'arbitro e giudice unico Ramacciotti, di Modena, il quale aveva sul suo taccuino un margine di due punti in favore delio sfidante, giudizio sul quale concordiamo in pieno. Spiace dover emettere un verdetto di sconfitta per un pugile che con la sua stoica resistenza, con le sue prodigiose capacità dì assorbimento dei colpi, con la rabbiosa energia delle sue reazioni, ha validamente contribuito a dar vita ad un match da infarto: dodici riprese violente, convulse, cattive, senza un attimo di rilassamento nella lotta. Purtroppo nella boxe conta anche l'aritmetica, che dà ragione senza molte discussioni al ventiquattrenne Baruzzi, anche se il bresciano, nell'ansia di cercare a tutti i costi la clamorosa affermazione per k. o., ha finito con lo sbagliare nettamente l'impostazione del match e Vesporsi a rìschi che avrebbe potuto evitare. Lo sfidante avrebbe dovuto boxare a mezza distanza I Tace'ndo ialereTTuoTfflcace j sinistro e doppiandolo col montante destro quando l'avversario avanzava. Baruzzi invece si è lasciato tradire dal temperamento e fin dalla prima ripresa ha accettato la battaglia a corta distanza, nella quale la diabolica abilità di Ros nello sferrare ganci e montanti in corpo a corpo l'ha tenuto sempre sul filo del massimo rischio. Se n'è avuto un drammatico esempio nel secondo roana, quando una violenta scarica di Baruzzi, mentre Ros sembrava in netta difficoltà alle barde, è. stata fermata da un corto sinistro del campione, che ha mandato il bresciano ginocchioni al tappeto. Dopo il conteggio di 8 secondi, Baruzzi si è ripreso molto bene, ma la lezione non è servita a fargli cambiare tattica. Baruzzi, nel suo entusiasmo, non si è reso conto che l'avversario non si sarebbe mai inginocchiato ai suoi piedi. Ros, ripresa per ripresa, ha continuato a subire la costante aggressività di Baruzzi. dando a volte l'impressione di crollare, ma risuscitando sempre con improvvise incredibili reazioni. Il numero dei colpi 7nessi a segno è nettamente — guardando le nostre note — a favore di Baruzzi. Però il pugile bresciano non ha mai avuto la possibilità lungo l'arco del match di pregustare già la gioia della vittoria. Round dopo round, Ros ha continuato ad incassare e ribattere, incets sare e ribattere ancora, in un I tono di lotta quale mai si era I visto finora sul ring di .Torino. Le bordate maligne di Baruzzi hanno finito con lo stancare progressiveimente anche il tenacissimo campione, il quale nel serrate finale non è riuscito ad impedire al più giovane rivale di strappargli quel minimo di vantaggio cheha consentito alla cintura tri-colore di cambiare padrone.Un verdetto di parità sareb-be stato sentitamente accet- labile e forse il pubblico to- rinese lo avrebbe gradito. Ma, ripetiamo, l'aritmetica dà ragione a Baruzzi. meritatamente asceso al titolo di campione d'Italia. Il bresciano ha potenza, ha resistenza fisica, gli manca soltanto un po' di esperienza. Negli altri incontri della serata, il campione europeo dei pesi mosca Atzori ha messo K.O. lo spagnolo Bisbal do po un appletudito « show » durato quattro riprese, men tre il negro brasiliano Bueno, dopo aver inflìtto un « knock down » al mediomassimo Gre- spàn nel corso della quinta ripresa, si e visto assegnare la vittoria per abbandono dell'avversario all'inizio del sesto round. Grespan. per la sospetta frattura della mano destra, non era più in grado dì difendersi. Il peso leggero torinese Biscotti, dal canto suo. ha superato l'italo-australiano Gulino per abbandono dell'avversario pochi secondi dopo l'inizio del sesto round, in seguilo ad una vistosa ferita al sopracciglio sinistro, provocata da un corto destro del « mancino » della Gbc-Trombetta. Gulìno, resosi conto della gravità del taglio, ha preferito re-'--'-'-.: ;2 l'inter7i?f'o bitro, rinunciati- a proseguire la lotta. L'australiano di Caltagirone. mobilisimo, efficace nelle risposte, prontissimo nell'evitare il pesante « sinistro » di Biscotti, aveva mantenuto il match sul piano dell'equili-j brio, meritandosi vivissimi j applausi. E' uno sconfitto che merita senz'altro una rivin- j cita. Gianni Pignata spvlssddsplvlsa Una fase drammatica del match: Baruzzi, a destra, è all'attacco; Ros cerca di difendersi

Luoghi citati: Caltagirone, Italia, Modena, Torino