Il processo per la truffa di 2 miliardi

Il processo per la truffa di 2 miliardi In tribunale a Sassari Il processo per la truffa di 2 miliardi Lo « scandalo » avvenne nel 1964 alla Banca Popolare di Sassari - Dieci gli impalati i Dal nostro corrispondente) Sassari, 17 novembre. Lo « scandalo della Banca Popolare di Sassari », venuto alla luce nel 1964, è oggi all'esame dei giudici del nostro Tribunale. Gli imputati sono dieci (l'undicesimo è deceduto'durante l'istruttoria), alcuni dei quali funzionari dell'istituto, tutti coinvolti, secondo l'accusa, in una colossale truffa che avrebbe frut(ato loro circa due miliardi di lire. 11 maggiore imputato è il rag. Rino Flumene, di 58 anni, direttore, al tempo in cui avvennero i fatti, della filiale di Sennori, grosso paese agricolo nelle vicinanze di Sassari. Contro di lui venne emesso mandato di cattura che però la polizia non potè eseguire perché egli era fuggilo. Soltanto il 28 giugno 1966 si costituì, ottenendo però la libertà provvisoria. Secondo la sentenza di rinvio a giudizio, il Flumene avrebbe messo in atto la colossale truffa firmando vaglia cambiari falsi, che presentava personalmente o faceva j presentare allo sconto; prele- 1 valido somme da conti correnti e da conti di deposito vincolati e liberi; emettendo j assegni circolari privi di copertura; utilizzando moduli per assegni di conto corrente che non consegnava ai clienti; falsificando pratiche per l'abbinamento di conti e falsificando la documentazione contabile relativa ai movimenti dei conti toccati; compilando un numero imprecisato dì cambiali « pagherò », di assegni bancari di conto corrente e circolari falsi che poi presentava o faceva presentare allo sconto ed all'incasso, modificando la documentazione contabile relativa all'agenzia di Sennori. I fatti avvennero nel periodo che va dal 21 settembre 1960 al 24 aprile 1964. In questa sua attività egli si sarebbe avvalso della complicità degli attuali imputati. in particolare, insieme con Antonio Polo, 52 anni, arrestato il 25 maggio 1964 e scarcerato il 7 ottobre dello stesso anno, deve rispondere di truffa continuata di oltre 83 milioni e di falso in cambiali per oltre 32 milioni; insieme I col quarantatreenne Lodovico IOttonello (in quell'epoca di rettore dell'agenzia di Pozzomaggiore della Banca Popolare) della truffa continuata di 18 milioni e di falso continuato; assieme a Celestino Puggioni, di 52 anni, di esser-si procurato l'ingiusto profit-io di oltre mezzo miliardo e di aver falsificato cambiali. Inoltre, con la cinquantenne Giovanna Maria Canu è accusato di essersi procurato un ingiusto profitto di 3 milioni con assegni circolari carenti di provvista. Deve anche rispondere, con l'avvocato Andrea Meloni (in quel tempo presidente della banca), di essersi procurato l'ingiusto profitto di 110 milioni di lire con vaglia cambiari falsi; con Pietro Giovanni Sardara, di 53 anni, arrestato il 5 marzo del '65 e scarcerato tre giorni dopo, e con il sessantacinquenne Antonio Porcu (ex vice direttore della sede cittadina) di essersi procurato l'ingiusto profitto di circa 300 milioni mediante vaglia cambiari falsi. Col trentunenne Paolo Francesco Brozzu e col Sardara deve rispondere di ingiusto profitto di 17 milioni di lire con assegni e conti correnti falsi. Oltre a questi nove, fra gli imputati vi è il trentanovenne Francesco Cossu (ex cassiere dell'agenzia di Pozzomaggiore), il quale assieme all'Ottonello deve rispondere di ingiusto profitto di oltre 344 milioni ottenuto con falsi mandati di pagamento e registrazioni contabili non rispondenti al vero. E' stato dichiarato, inoltre, non doversi procedere contro Giovanni Rossi, cliente dell'istituto, deceduto durante l'istruttoria. Il processo, cominciato stamane, proseguirà fino all'I 1 dicembre. Data la sua consi-dcrevole portata ed il notevo-le richiamo che esso esercita,lo si celebra nella vasta auladolla Corte d'Assise. L'udienza di oggi e statadedicata alle formalità di ri-lo. Circa 300 ì testimoni, qua-si tutti parti lese. Gli impu-tati erano tutti presenti, adeccezione di Sardara e Por cu; il loro interrogatorio co rnincerà domattina con il ra gionier Flumene. La Banca Popolare si è co stituita parte civile nella per sona del suo presidente dot tor Antonio Devilla; parte ci vile si è anche costituito dott. Elio Barocci, a quel tempo direttore dell'istitutoa. p. Venezia, 17 novembre — La linea ferroviaria Venezia-Trieste è stuta, interamente raddoppiata; giovedì sarà attivato l'esercizio a doppio binario sull'ultimo tratto della linea, che collega la località ili San Slino di Livenza a Porto gruaro. 11 Lr Milano. Il sopralluogo al night. Sergio-Brusini, a sinistra, con la pistola durante la ricostruzione del delitto (Telef. Ansa)