Wall Street: la settimana delle "occasioni perdute"

Wall Street: la settimana delle "occasioni perdute" L'indice Dow Jones è sceso da 771,97 a 759,79 Wall Street: la settimana delle "occasioni perdute" Né il ribasso del tasso ufficiale di sconto e del «prime rate», né la composizione della vertenza alla General Motors sono riusciti a stimolare il mercato azionario (Nostro servizio particolare) New York, 14 novembre, (a.) Questa rimarrà, nella storia di Wall Street, la « settimana delle occasioni perdute ». Malgrado il ribasso del tasso ufficiale di sconto, la composizione di uno sciopero della misura e della portata di quello della General Motors e il generale ribasso del tt prime rate », il comportamento della Borsa è stato più che deludente. L'indice Dow Jones degli industriali ha chiuso ieri a 759,79, in declino dell'1,6 per cento sul 771,97 del 6 novembre. Iti un mercato ancora bene orientato, la media Dow Jones metteva a segno lunedi un ulteriore rialzo dello 0,7 per cento; nella riunione successiva l'indice si manteneva pressoché invariato, per salire poi, nelle prime ore di mercoledì. dell'I per cento, a 785,67 su notizia del ribasso del tasso di sconto e del componimento della vertenza sindacale alla General Motors. Ma è stato solo un momento d'euforia che non ha avuto seguito; in chiusura la media era nuovamente scesa a 779,50. Da giovedì la tendenza si è decisamente volta al ribasso e anche la tanto attesa riduzione del « prime rate » non è riuscita a stimolare il mercato. Secondo alcuni analisti, gli avvenimenti di questa settimana erano stati largamente anticipati e scontati con il rialzo di quella precedente; secondo altri il mercato è stato deluso dalla 7nodestìa dei provvedimenti sul costo del denaro: uno 0,25 per cento in meno sia per il tasso di sconto, sia per il « prime rate ». Sì sottolinea inoltre che queste misure arrivano con notevole ritardo. Per quanto riguarda la composizione della vertenza alla General Motors, essa ripropone tutta una serie di temi inflazionistici. Le ultime notizie economiche sono per lo più indicative di un rallentamento di attività: in ottobre le vendite al dettaglio sono declinate dell'1,5 per cento rispetto a settembre, e il reddito individuale è diminuito: nella settimana al 7 novembre la produzione di acciaio è scesa del 5,1 per cento. FRANCOFORTE da 128,15 a 124,72 Francoforte, 14 novembre. (m.) Terza settimana consecutiva di ribassi. L'indice dei titoli industriali ha chiuso ieri a 124,72 con una flessione del 2,7 per cento sul 128,15 del 6 novembre. L'accenno di ripresa, verificatosi mercoledì sulla speranza di un ribasso del tasso ufficiale di sconto non ha avuto seguito, ed è tornata a prevalere la tendenza al ribasso. I deludenti risultati trimestrali della Philips hanno influenzato negativamente tutto il settore elettrico, coinvolgendo anche Aeg e Siemens. Deboli anche i chimici, guidati da Schering, che scende di 27 punti su voci di un calo dei profìtti. ZURIGO da 305,4 a 301 Z-rrigo, 14 novembre. U.ì Ancora una settimana, la terza consecutiva, di ribas si, in un mercato irregolare e povero di affari. L'indice generale è sceso dal 305,4 di venerdì 6 novembre al 301 di ieri, con una flessione, in cinque giorni, dell'I,45 per cento. Pesa sempre sul mercato l'attesa per le misure antin flazionistiche, allo studio del governo. PARIGI da 93,1 a 92,4 Parigi, 14 novembre, (c ) Settimana di sole tre riunioni, che si chiude su una nota negativa. Praticamente invariato nelle prime due sedute, l'indice dei valori francesi è sceso ieri — dopo le due giornate di Borsa chiusa per l'anniversario dell'armistizio e i funerali di De Gaulle — a 92,4, contro il 93,1 del 6 novembre. LONDRA da 605,6 a 585,2 Londra, 14 novembre. (b.) Settimana nera allo Stock Exchange, allarmato dalle prospettive d'inflazione. L'indice Reuter degli industriali, perduto il 3 per cento lunedi, ha riguadagnato l'i per cento nelle due riunioni successive, per poi scendere nuovamente e chiudere ieri a 585,2 con un declino del 3,5 per cento sul 605,6 del 6 novembre. Il mercato è stato scosso dall'allarmante rapporto dell'Ocse — secondo cui il tasso di inflazione dell'economia britannica sta superando quello di' tutti gli altri paesi industrializzati — e dall'appello rivolto dal direttore generale della Conffndustria inglese al governo perché trovi rimedi concreti contro l'attuale processo inflazionistico. Media Dow Jones degli industriali a Wall Street

Persone citate: De Gaulle

Luoghi citati: Francoforte, Londra, New York, Ocse, Parigi