Liberali e seguaci di Strauss si accusano di gangsterismo

Liberali e seguaci di Strauss si accusano di gangsterismo Liberali e seguaci di Strauss si accusano di gangsterismo Il deputato che finse di farsi corrompere annuncia « nuove rivelazioni » (Dal nostro corrispondente) Bonn, 14 novembre. Il fornaio-deputato Karl Geldner ha annunciato «nuove rivelazioni » contro i cristiano-sociali di Franz Josef Strauss che — secondo la sua clamorosa denuncia di ieri — gli avrebbero offerto quasi 70 milioni di lire e un mandato parlamentare se avesse abbandonato il partito liberale e fosse passato nel loro gruppo parlamentare. Anche il decano del Parlamento, il berlinese William Bonn, ha detto di avere prove sui « mezzi illegali e antidemocratici » con i quali le destre cercano di rovesciare il governo del cancelliere Brandt. Come risposta, il capo del gruppo parlamentare cristiano-sociale di Strauss, Richard Stuecklen, ha presentato alla stampa lettere con le quali Geldner chiedeva di entrare nel partito bavarese e ha negato che al deputato liberale sia stato offerto « un solo centesimo ». Stuecklen ha deplorato che non esista un giurì d'onore il quale tolga il mandato parlamentare a «certa gente come Geldner, un uomo indegno dì sedere in Parlamento ». Strauss è stato parco di parole: ha detto soltanto che Geldner ha pianto « amare lacrime » per chiedere di venire accolto nel suo partito e che il suo comportamento è quello di un gangster. Il deputato liberale che, per avere in mano le prove della corruzione cristiano - sociale, ha scritto e firmato lettere di dimissioni dal partito liberale, è stato applaudito e difeso dai colleghi. I giornali invece, anche quelli che non mettono in dubbio l'autenticità delle sue rivelazioni esplosive sul conto di Strauss e compagni, criticano il comportamento suo e di coloro che lo incoraggiarono a fingere il tradimento. Viene so- prattOto biasimato il fatto che Geldner abbia scritto una lettera al secondo uomo della Repubblica federale, il presidente del Parlamento Uwe von Hassel, annunciandogli la propria diserzione, e ventiquattr'ore più tardi gli abbia scritto nuovamente per dirgli « ieri ho mentito ». « Anche se giustifichiamo l'obiettivo del deputato liberale, lo smascheramento della corruzione e delle mene dei cristiano-sociali e delle destre — ha detto un commentatore della televisione — non possiamo permettere che un rappresentante del popolo inganni in tal modo il Parlamento di cui fa parte. Questi metodi di lotta politica sono un'offesa alla democrazia ». Chi mente, chi dice il vero? Geldner o Strauss? Forse non lo si saprà mai, perché ad ogni prova scritta corrisponde una controprova scritta. Agli uomini politici ciò non sembra interessare molto, non è stata nominata alcuna commissione parlamentare per accertare la verità. Ciò che preme ai politici è di guadagnare voti nelle elezioni regionali di domenica 22 in Baviera: ai cristiano-sociali di Strauss per riconfermarsi, ai liberali per superare il quoziente del 10 per cento (necessario soltanto in Baviera) e rientrare nella dieta regionale. Anche a costo di accusarsi reciprocamente di « gangsterismo ». t. s. Franz Strauss

Luoghi citati: Baviera, Bonn