Deputato laborista chiede un referendum per il Mec di Renato Proni

Deputato laborista chiede un referendum per il Mec Iniziativa senza il consenso di Wilson Deputato laborista chiede un referendum per il Mec Wedgwood Renn (tiepido europeista) ammonisce: « La nostra Costituzione non prevede che il Parlamento ceda parte della sua sovranità ad una federazione » ( Nostro servizio particolare) Londra, 14 novembre. Un ministro del « gabinetto ombra » laborista ha sollecitato un referendum nazionale sull'adesione della Gran Bretagna alla Comunità Economica Europea. E' Anthony Wedgwood Benn, ex ministro per la Tecnologia nel governo Wilson, che ha lanciato l'idea in un messaggio rivolto al suo collegio elettorale. Negli ambienti politici londinesi, non si ritiene che Benn abbia l'approvazione di Wilson. L'ex ministro, noto come un tiepido sostenitore dell'ingresso dell'Inghilterra nella Cee, ha affermato nel messaggio: « Una decisione unica richiede l'uso di un meccanismo unico. La tesi a favore di un referendum, secondo me. è fortissima, se non irresistibile. Se la questione del Mercato Comune sarà decisa senza consultare il popolo, il Paese e i partiti verranno divisi ». Un referendum nazionale in Gran Bretagna è senza precedenti, ma nei territori britannici oltremare si è ricorso talvolta a questa forma di consultazione popolare. La Grati Bretagna non ha un unico documento scritto che compendi i suoi principi costituzionali, ma, essendo il parlamento sovrano, basterebbe l'approvazione dì una apposita legge, anche con la maggioranza di un voto, perché il referendum potesse essere indetto. Anthony Wedgwood Benn, infatti, suggerisce la presentazione in Parlamento di una legge per indira la consultazione popolare sull'ingresso dell'Inghilterra nella Cee. Benn scrive: « Nella Costituzione britannica non è previsto che il parlamento ceda parte della sua sovranità ad una federazione internazionale. L'ingresso in Europa sarà una decisione irreversibile, mediante la quale certi poteri sovrani verrebbero trasferiti alla Comunità ». Egli ritiene che sia errato proseguire il dibattito sulla adesione alla Cee solo in termini di vantaggi e svantaggi economici. Egli afferma: « Si tratta di una grande decisione politica. Non si crea solo un'unione doganale, ma una unità politica ». Benn afferma che — una volta creata una moneta europea — le decisioni finanziarie riguardanti l'Inghilterra verranno decise a Bruxelles, nel quadro della polìtica comunitaria. L'iniziativa di Benn ha destato sorpresa. Se l'idea di un referendum dovesse affermarsi, il primo ministro Hcath e lo stesso capo dell'opposizione Wilson si troverebbero a disagio nello spiegare all'opinione pubblica perché un referendum non è opportuno in una democrazia parlamentare moderna. L'ex ministro laborista, tuttavia, afferma che una decisione così importante non può essere presa in virtù di una esigua maggioranza ai Comuni del partito conservatore. Renato Proni

Persone citate: Anthony Wedgwood Benn, Benn, Renn, Wedgwood

Luoghi citati: Bruxelles, Europa, Gran Bretagna, Inghilterra, Londra