Tenta di uccidersi il giovane archeologo che sequestrò una ragazza in una baita

Tenta di uccidersi il giovane archeologo che sequestrò una ragazza in una baita Appendice al drammatico episodio sui monti di Giaveno Tenta di uccidersi il giovane archeologo che sequestrò una ragazza in una baita Ora si è fidanzato con lei - Ieri voleva vederla nell'ufficio dove lavora - Sono accorsi i carabinieri e lui con uno scatto è fuggito, si è chiuso nella toeletta e si è tagliati i polsi: leggere ferite Giovanna Aimo, di 20 anni Bruno Portigliatti torna a far parlare di sé: ieri ha inscenato un tentativo di suicidio, molto leggero; sono intervenuti anche i carabinieri. E' il giovane di 23 anni, abitante a Villa di Giaveno, che alla fine dello scorso settembre ha sequestrato per due giorni in una balta sui monti una ragazza, Giovanna Aimo, 20 ani, abitante a Faole presso Polonghera. la quale poi è riuscita a liberarsi snaccandogll una bottiglia in testa. Nei giorni scorsi i due giovani sono stati visti a passeggio in città, sottobraccio. A un conoscente che si è fermato a parlare con loro hanno detto che si sposeranno In dicembre. Ieri, forse, i due fidanzati avevano litigato. Alle 17 il Portigliatti si è presentato alla redazione del mensile Borsa d'arte, in via Pietro Micca 3, dove la Aimo lavora come segretaria delia direttrice, Gildi\ Chepes. Il giovane ha chiesto di Giovanna, n Non c'è » gli ha risposto la Chepes. Bruno Portigliatti ha insistito per entrare e l'altra ha cercato di impedirglielo. « Dobbiamo sposarci » continuava a ripetere lui. A un certo punto ha spinto la porta ed è entrato. Voleva rendersi conto personalmente se la ragazza era presente o no. La direttrice lo ha fatto sedere in un salotto e ha telefonato all'avv. Altara per spiegargli la situazione e l'avvocato l'ha consigliata di rivolgersi ai carabinieri. I militi hanno cercato di convincere il giovane a non disturbare. Lui ha avuto una reazione insospettata: con uno scatto è scappato e si è andato a chiudere nella toeletta. I carabinieri sono accorsi, hanno forzato la porta e sono entrati. Il giovane aveva i polsi macchiati di sangue: si era tagliuzzato le vene con un temperino. Lo hanno portato al Maria Vittoria dove i medici gli hanno fatto due fasciature, ma senza segnargli alcuna prognosi trattandosi di ferite insignificanti. Uscito dall'ospedale. Bruno Portigliatti è tornato in via Pietro Micca. è entrato nuovamente nella redazione della rivista, ha insistilo per vedere la Hdanzata. Questa volta la direttrice ha telefonato ai genitori di lui i quali hanno mandato sul posto un parente che lo ha convinto ad andarsene. * Edoardo Becker di 65 anni, via Colli 6, impiegato alla Carpano in via Maria Vittoria 4. ieri mattina ha inghiottito nel suo ufficio parecchie pastiglie di barbiturici. Soccorso dai colleghi e portato alle Molinette, è stato ricoverato con prognosi riservata al centro di rianimazione. Soffre da tempo di esaurimento nervoso. * Ieri alle 13 è stata ricoverata alle Molinette con prognosi riservata per trauma cranico la pensionata Livia Ciglietti vedova Sangiorgio, 64 anni, via Guido Reni 215. Nei pressi di casa era stata investita da una « 850 n guidata da Simone Murdaca, 30 anni, via Buenos Aires 84. Bruno Portigliatti esce dall'ufficio con la signora Chepes

Luoghi citati: Giaveno, Polonghera