Lettere, foto e conti d'albergo contro la bella moglie di Riva

Lettere, foto e conti d'albergo contro la bella moglie di Riva Lettere, foto e conti d'albergo contro la bella moglie di Riva E' in corso a Milano la causa di separazione tra i coniugi - Il marito accusa Luisella di essere fuggita con i figli dal Libano e di avere una relazione con un bielie.se - La donna sostiene che Felice l'ha calunniata (Dal nostro corrispondente) .Milano. 12 novembre. (g.m.) Luisella Stabile ha confermato questa mattina, ti amite il suo legale, le accuse contro il marito Felice Riva, attualmente in Libano dopo la condanna ad oltre sei anni di carcere inflittagli dal Tribunale di Milano per bancarotta fraudolenta. Lo scontro indiretto fra i due coniugi è avvenuto durante l'udienza della causa di separazione promossa dalla signora Stabile contro il marito. Riva, naturalmente (in Italia l'attende il carcere), non ha lasciato il suo rifugio libanese. In tribunale non s'è nemmeno fatta vedere Luisella Stabile, che ha demandato l'incarico di rinnovare le accuse contro il marito al suo legale, l'avv. Nicola Bernardini De Pace. Questi ha presentato una serie di documenti per comprovare la propria tesi e ha citato alcuni giornalisti, i quali, dopo la « fuga » di Luisella con i tre figli, Giulio, Carlotta e Raffaella dal Libano, avevano avuto colloqui con l'ex titolare del « Vallesusa ». La signora Riva sostiene infatti che il marito l'ha ingiuriata, privatamente e pubblicamente, attribuendole fra l'altro infedeltà coniugali con un industriale di Biella, Emilio Falco, lo stesso che l'accompagnò nel viaggio da Beirut a Milano. Per comprovare la sua tesi, l'avv. Bernardini De Pace ha anche allegato un fascio di giornali e riviste in cui sono riportate le interviste con Felice Riva. L'avv. Giuseppe Amoroso, legale di Riva, dopo avere sollevato un'eccezione ritenendo che la citazione a comparire all'udienza contro Felice Riva non fosse stata effettuata nei termini regolamentari, ha presentato a sua volta una serie di documenti: si tratta di fotocopie di lettere, dichiarazioni di testimoni libanesi, conti d'albergo, cartellini del telefono e messaggi telex tra Beirut e Biella che dovrebbero provare la preparazione della « fuga » di Luisella dal Libano, sconfessandola quando afferma di aver lasciato Beirut improvvisamente, a causa del precipitare degli eventi bellici al confine con Israele. Secondo le accuse che Riva muove alla moglie, Luisella e l'industriale biellese si sarebbero poi incontrati, nel mese di ottobre, tutti i sabati ed i martedì, in un appartamento di Milano. Il 24 ottobre, sempre secondo l'accusa, i due si sarebbero visti a Boi'falora Ticino per oltre un'ora, mentre una settimana prima sarebbero stati sorpresi, e fotografati, in un'auto ferma nei campi di Ponte Ticino. L'udienza di oggi è stata comunque interlocutoria. Il presidente della nona sezione del tribunale civile, dott. Soresina, ha infatti aggiornato la causa al prossimo 26 novembre. In quell'occasione verranno esaminate le accuse che i due coniugi si scambiano e il tribunale deciderà anche se sentire direttamente Luisella Riva.