I diciotto figli dell'editore

I diciotto figli dell'editore I diciotto figli dell'editore Ci sono molti libri persino per i bambini che imparano a fare i primi passi Per riempire le ore vuote dei nostri figli nel modo più conveniente troviamo libri, con la sigla AMZ, che sono frutto dell'intelligentissima (diciamo purè «rara») ricerca di un editore deciso a tutti i costi ad avvicinare il pubblico al libro. E Abriani lo sa fare, a partire già dal più diffìcile, dai bambini che neppure sanno parlare. I « cartonati » AMZ, avvolgibili, ritagliati sulla sagoma di un animaletto, sono libri « animati » e privi di testo, tanto che solo l'atteggiamento dei personaggi (superbamente pitturati) basta a creare una corrente di simpatia fra il giovanissimo lettore e le pagine. Otto soggetti del « Piccolo Zoo » (per solo 200 lire) e otto dei cartonati medi. Poi, per i 2 anni, i 3, i 4, secondo i soggetti ecco i 4 titoli dei pieghevoli, e per i 5 anni « L'amico orologio » e altri cinque titoli che servono ad apprendere nozioni utili pur non essendoci una parola di testo. Questi libri « parlano » solo con le illustrazioni, e con rara efficacia. Non serve neppure una mamma. E se il pupo vuol mettere il suo libro in bocca, lo faccia pure: la serie « Piccola Fisarmonica » è tutta plastificata. Bambole bellissime Le bambine hanno qualcosa in più, a 4, 5, 6 anni: nella serie «Boutique» dell'AMZ l'editore Abriani dispone di « bamboline da ritagliare » con i relativi vestitini (formato piccolo da 70 lire la bambola e da 120 il formato grande). E' risaputo che, pur essendo il giocattolo con il quale passano più il loro tempo, le bambole-bambole non divertono quanto queste poverelle di cartoncino che staccate balzano fuori dalla copertina e poi si vestono, si mettono in piedi, ma soprattutto hanno atteggiamenti e sorrisi « veri » che le bellissime bamoole-bambole non sanno elargire nella plastica fissità delle tre dimensioni. 1 Ancora da ritagliare, i ma- schietti hanno i soldatini, una serie di uniformi di parata più folcloristiche che militaresche. Tutti i cartolibrai conoscono questa copiosa, cercatissima produzione AMZ che risolve tanto bene il problema « libri » per i piccolissimi (strano come sian presi da subito in una smania per i libri, i bambini; e se non ce ne fossero apposta per loro distruggerebbero quelli dei «grandi»). le nuove idee Ed eccoci alla serie libri dai 5-6 anni in su: l'originalissima collana di fascicoli da 200 lire intitolata « I cicli della natura » racconta storie disposte in illustrazioni a giostra. Senza nemmeno leggere il bambino segue la storiella e la capisce, magari vuol saperne di più e ricostruisce la storia stavolta dalle poche parole. Si diverte, s'affaccia a un mondo diverso, e chissà, impara anche a leggere. Sicuramente impara a disegnare, con tutta la gamma di albi da dipingere che l'AMZ crea in continuazione, un'idea nuova dopo l'altra: ci pensano pedagogisti e insegnanti d'ogni genere, oltre ai grafici e agli illustratori di talento, a provocare la personalità del bambino, che se ne sta solo per ore a cimentarsi con figure e colori. E come se non bastasse, i collages (« taglia e componi»): un cerchio di colori « a fette », che ritagliate dovranno essere sovrapposte sul tracciato il quale d'incanto si rivelerà una multicolore barca, un frutto. Tutte idee, queste, che meritano la nostra considerazione. Per quanto pregevoli, molti vilumi AMZ formano ie consuete librerie per giovani di tutte le età, ma sono quelle « idee » per la prima infanzia a rivelarci al timone dell'AMZ un tipo d'editore ormai raro: quello che fa i libri non da funzionario o da commerciante ma da padre. Dicevamo che l'AMZ ha sunliscche (fatafrLpggBcrenutapCtlulacocegndtvurznCbasrsrutrpncoptagvod1 tutta una serie di volumi con-1 z sueti: certo, non mancano nella collana « Birilli » ii solito Oliviero Twist, I tre moschettieri ecc., ma, a parte che costano 900 lire soltanto e sono un'ottantina di titoli («papà, con 70.000 lire mi fai una biblioteca completa»...), ci sorprende trovare fra i Dickens, i Kipling, i London, i Verne che da sempre alimentano gli scaffali giovanili, un Cirano di Bergerac o Le avventure di Gii Blas che risentono di una cultura coraggiosa dell'editore, oppure un Ciao, Valentino della Trapani che sembra una sfida all'ambigua, scontata pavidità di altri editori. Ma Abriani fa di più. Rompe gl'indugi e rischia grande. Commissiona agli scrittori titoli (ma si può dire che è lui a costruire le trame) per la collana « Ragazzi d'oggi » come La casa dei Kennedy o II numero sul braccio che immerge nella dolorosa esperienza ebraica dell'ultima guerra dei giovani che appena ne hanno sentito parlare. Strenne ricercale E, con la serie dei «Ragazzi di ieri », mette insieme 18 titoli. Poi inizia la collana « Avventura » ed ecco finalmente un riconoscimento ben meritato: Robinson dello spazio si classifica 1" assoluto nella 20' edizione del Premio Castello come il « miglior libro per ragazzi del 1970 » e alla premiazione, nei giorni scorsi a Sanguineto di Verona, il riconoscimento non sembra andare solo all'autore ma anche all'editore. Mario Abriani s'accorge a un certo punto che nei vent'anni della sua vita d'editore ha pensato ai maschi dai primi passi fino ai diciott'anni (la sua collana « Western » con un disco appropriato per ogni titolo è letta anche dai padri e così la collana di fantascienza AMZ), ha pensato alle bambinette, ma alle signorine no, e allora dà il via a una collana, « Ragazze, oggi », che ha un piglio ben diverso dalle solite « colle- 1 zioni rosa », basti il titolo E tu, scusa, che cosa contesti? Illustrata da quel Colombi che sul Gior/zo-ragazzi mostrò un piglio pittorico-narrativo degno di oscurare un Beltrame, la Grande avventura dell'uomo dell'AMZ (3500 lire il 1" volume uscito, che a occhio e croce chiunque giudicherebbe costare il doppio) è veramente un'opera superba. Abriani l'ha pensata come se volesse raccontare in famiglia una storia dell'umanità dai lontani millenni a oggi, con tutta la semplicità possibile. L'ha immaginata, tavola dopo tavola, assieme al Colombi e poi ha incaricato il noto autore Mino Milani di scrivere il testo. Solo il primo volume, con i cavernicoli e le primitive società umane, è costato tre anni di fatiche. Si può leggerlo a 10 anni e capirlo. Ma il teen-ager lo può gustare come un'opera di grande impegno, e un laureato non può fare a meno di ammirarla: l'epopea umana vi e rappresentata con una forza di sintesi che affascina. Sarà certo la strenna più ricercata del prossimo Natale. Abbiamo dunque trovato i libri per ogni momento, in questo catalogo, oltre che per tutte le età dei nostri bambini o ragazzi e ragazze sotto i vent'anni. E ci vien da pensare che l'editore Abriani avesse, oltre a quelli aziendali, i nostri stessi problemi delle « ore vuote » dei figli. Ma in realtà abbiamo scoperto un editore tanto raro che fa i libri da padre, come se di figli ne avesse tutta una serie, da un anno fino -a diciotto. t. p.

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