Cadè: "I nerazzurri con spalle al muro"

Cadè: "I nerazzurri con spalle al muro" Cadè: "I nerazzurri con spalle al muro" I granata si attendono dei rivali scatenati - Il trainer esamina il "momento" della squadra - L'importanza di Bui e Maddè, il gioco di Sala, le caratteristiche di Rampanti e di Ferrini Tocca al Torino il compito dì inaugurare, domenica a San Siro, il nuovo corso dell'Inter jiassata dalla guida di Heriberto Herrerà a quella di Invernizzi. « Preferivo cerio incontrare i nerazzurri in un momento per loro più tranquillo — ammette Cade, — ma non è il caso di fare drammi. I miei giocatori sanno che si troveranno di fronte avversari che hanno un motivo in più per impegnarsi a fondo, non andranno quindi incontro a sorprese ». Lei crede al vecchio detto « calcistico » secondo il quale la squadra che cambia allenatore vince sempre alla partita d'esordio del nuovo tecnico? « Spero che la regola abbia qualche eccezione, più che ai proverbi penso alla realtà delle cose. Anche se i nerazzurri smentiscono certe voci, è difficile dimostrare che non abbiano avuto nessuna parte, anche minima, nel licenziamento di Heriberto. Così ora si trovano con le spalle al muro, debbono provare al presidente il loro attaccamento alla società. Ad ogni modo, le vicende degli avversari interessano relativ'amente. Se il Torino continuerà a progredire, potrà giocare la sua gara a San Siro, facendo buona figura indipendentemente dallo stato d'animo dei rivali ». Cade è soddisfatto dei miglioramenti della sua squadra; il trainer non è certo il tipo da sbilanciarsi in facili euforie, ammette che esistono ancora dei problemi, ma al tempo stesso è piuttosto ottimista sul futuro dei granata. « La squadra sta trovando il suo equilibrio — dice —, l'ingresso di Bui, sia pure di un Bui non ancora al massimo della condizione, ha già dato dei frutti sul piano della manovra, a parte il risultato concreto del gol del pareggio contro la Fiorentina ». A proposito del centravanti, il trainer aggiunge: « Certo, con Bui occorre avere ancora un poco di pazienza. Domenica avevamo iniziato bene, eppure al primo errore del giocatore — uno stop impreciso su un pallone ricco d'effetto e quindi diffìcile da controllare — ho subito sentito dei fischi. L'impazienza dei tifosi non è solo una caratteristica dei sostenitori granata, è comune a tutti i pubblici d'Italia, tuttavia crea dei problemi ». Co7i Bui il Torino ha risolto i suoi problemi? « Siamo sulla strada, ma non solo per merito del centravanti. Maddè è in crescendo; ora è a posto fisicamente, tiene i novanta minuti ad un notevole ritmo, sa giocare sia a protezione della difesa sia in appoggio alle punte, ha superato insomma le difficoltà iniziali. L'ex veronese copre una larga zona del terreno, soprattutto si sta creando un'intesa che permette a turno ad altri di sganciarsi, sicuri della sua protezione alle spalle. Certo, in avanti il solo Bui non basta, noi abbiamo bisogno di Pulici. Occorre tener conto che sia il centravanti, sia Sala, lo stesso Maddè e Rampanti mancano di quel1 ) scatto violento, di quel cambio di marcia che caratterizza la vera punta di sfondamento. Pulici ha queste doti ». Con Pulici è fuori squadra anche Ferrini. Al posto del capitano, Cade ha inserito Rampanti. E' una soluzione definitiva? Per Giorgio sarà diffìcile tornare in formazione? « Spero che anch. Ferrini cfnmlgmvrldvplsdcls si riprenda presto, vorrei tanto avere — risponde Cade — dei problemi di abbondanza. E' chiaro che i due giocatori hanno caratteristiche diverse: Rampanti è più attaccante, può giocare anche nella zona dell'ala, ha inventiva e slancio ma per contro non è certo forte come Ferrini nei contrasti sull'avversario e soprattutto non ha ancora un rendimento costante sulla distanza dei novanta minuti. Si può dire che con Ferrini in campo la squadra corre meno rischi a centrocampo ed in difesa, con Rampanti c'è più spettacolo e maggiore spinta in avanti. Sono problemi che andranno esaminati di gara in gara, a seconda dell'avversario e del momento ». Anche Sala può creare dei problemi. L'ex monzese e un giocatore sconcertante, possiede una grandissima classe ma non sempre rende in proporzione. Spesso, al termine di dribblings difficili, sbaglia cose facili come il cross da fondo campo. Il trainer granata spiega così il suo elemento più imprevedibile: «Sala, a parte i numeri di maglia, gioca praticamente da mezz'ala vera. Il fatto che vada spesso nelle zone laterali è dovuto a due motivi: la reale esigenza della squadra di tentare manovre avvolgenti, ed una sua ricerca personale di spazio in cui lanciarsi. Per rendere al massimo, Claudio deve partire da lontano, ma occorre che cominci l'azione scambiando la palla con i compagni in modo da riservare le forze, e poter cercare più avanti il dribbling vincente sull'avversario. Adesso, invece, Sala spesso è già in tackle a sessanta metri dalla porta avversaria, logico che dopo uno slalom del genere arrivi sfinito al momento del passaggio, del centro o del tiro. Il giocatore sa queste cose, in futuro quindi migliorerà ancora. Ad ogni modo Sala è un atleta preziosissimo, ha classe ma anche grinta ». Il quadro sereno che Cade traccia della squadra, ammettendo pecche ed errori, sottolineando doti e situazioni positive, è una garanzia sul futuro del Torino. Domenica a San Siro la gara sarà difficile, con l'imprevisto della particolare grinta dei nerazzurri, ma ì granata consci delle loro possibilità non dovrebbero sfigurare. La formazione sarà quella iniziale del match con la Fiorentina, Castellini sta meglio e giocherà. Bruno Fèrucca 11 trainer Giancarlo Cade

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