Non aveva assicurazione l'automobilista fuggita dopo aver ucciso una pensionata

Non aveva assicurazione l'automobilista fuggita dopo aver ucciso una pensionata "Dopo l'incidente mi sono sentita come un automa,, Non aveva assicurazione l'automobilista fuggita dopo aver ucciso una pensionata E' stata arrestata martedì sera ad Alpignano - Il marito: «Stavo per accompagnarla a costituirsi» - La donna: «Mio figlio piangeva, mi ha detto di far cambiare il parabrezza e ho ubbidito senza pensarci» Altra sciagura: ragazzo di 15 anni attraversa la strada ed è ucciso cidt Una giovane madre è in carcere per essere fuggita dopo aver uc ciso, al volante di una « 600 », una pensionata. Si chiama Adriana Mina, 211 anni, sposata da cinque. Vive ad Alpignano con il marito Enzo Sabatino, 25 anni, e il figlio Massimo di tre. Lei gestisce un negozio di pelletterie in piazza Belllngieri, lui una bottega di generi alimentari poco lontano. « Brava gente, onesta », dicono ad Alpignano, dove li conoscono tutti. La padrona d'uno dei negozi della piazza aggiunge: « Conosco Adriana da quando è nata. Moderna, spigliata, sicura di sé. Non capisco quello che ha fatto. So che negli ultimi tempi era esaurita': non è facile badare a due negozi, alla casa, a un bimbo ». Adriana Mina non è il giovane teppista che qualche giorno fa è fuggito dopo aver travolto un bimbo su un'auto rubata. E' una donna equilibrata, laboriosa, sensibile. Eppure lunedi sera, sulla strada tra Alpignano e Rivoli, con il tiglio seduto accanto, investe dopo, in un'autofficina di Rivoli,una donna con tanta violenza da scagliarla a quindici metri di di-stanza e prosegue la corsa. Un'ora tenta di farsi cambiare 11 para- brezza che è andato in frantumi. Perché? Lo chiediamo al marito, si stringe il capo tra le mani: n Mi ha detto di aver perso la testa per il terrore e per il pianto disperalo di Massimo ». Racconta: « E' tornata sconvolta, piungevu. Ma non pensava che quella donna fosse morta. Era tornata sul Ino! go dell'incidente più tardi, non I ne restava traccia. Sperava che I tutto si fosse risolto con qualche | contusione. Solo il giorno dopo. i dal giornale, abbiamo saputo che | l'incidente aveva avuto conseguen, ze mortali ». Perché non si e costituita allo'ra? Enzo Sabatino risponde: « Stuvanto per farlo. Entrambi eravamo sconvolti, lei ha avuto una crisi di disperazione. Abbiamo telefonato all'avvocato, che ci ha consigliato di presentarci. Se i carabinieri si fossero mossi cinque minuti dopo, non avrebbero avuto bisogno di venire fin qui ». Ai carabinieri, Adriana Mina oFvvtdsatvvi ! Le chiedono: « Perche e andata a dichiara: « Non capivo più nul- j la. Massimo piangeva disperato ». farsi cambiare il parabrezza? » Risponde: « I pensieri mi si accavallavano nella testa, non sapevo che cosa /are. Massimo lui detto: " Mamma, fai cambiare il vetro se no papà si arrabbia " e I ho obbedito come un automa ». ' Non è una spiegazione incredibi- I le: nel panico, ci si aggrappa a un fuscello, si segue la corrente. Basta la parola di un birtibo ad indirizzare la volontà. Chiedono al garagista che l'ha ricevuta: «Com'era?». Spiega: « A'on sconvolta. Sembrava piuttosto imbarazzata. Chi era sconvolto era il bimbo. Piangeva da far pena ». I carabinieri accertano che l'auto non era assicurala e il mosaico si completa. Un incidente improvviso, una donna dai nervi fragili, il pianto di un bimbo che fa aumentare il panico, pensieri tetri: la rovina, la veril dolore del maritò. Si I j^S)?*,» perde la testa e si dimenticano. i in un attimo di viltà, i doveri delia solidarietà umana. i i * * Un ragazzo di 15 anni è morto I in un incidente stradale. Si chia- i mava Ivo Festini-Furlan, origina- j rio di Comelico SuDeriore (Bel- i ni lunoi, da un anno abitante in , . o — via Monfalcone 81, con il padre Clemente, 60 anni, sarto, la ma- dre Chiara, di 45 anni, e due fra- ;telll. Frequentava l'Istituto tecni- |co « Plana ». Ieri alle i Monfalcone, proprio di fronte a 19 attraversava via 14 e casa, dove i familiari lo attendevano per la cena. Era in rilardo, forse per questo è seeso dal marciapiede, una ventina di metri prima dell'incrocio, dove c'è un semaforo. Si è infilato Ira le auto in sosta, forse senza badare al traffico. In quel momento giungeva tin''i Opel », guidata | ila Sergio Remolino, anni, operatore meccanografico alla Fiat. Era diretto verso casa In via Tripoli 10. A mezzanotte doveva prendere servizio per il suo turno di lavoro. Alla polizia stradale ha dichiarato: « L'ho visto sbucare d'improvviso tra due auto. Ho frenato, ma era troppo tardi e l'investimento è stato inevitabile ». * E' salito a tre il bilancio delle vittime di un incidente stradale innnnnininnninnninniiinninnnninninn avvenuto la sera di domenica 25 ottobre a Lucente Ieri mattina è morto al Maria Vittoria un giovane di vent'anni, Antonio Pepe, originario di Foggia, abitante in via Foglizzo 26. Era stato ricoverato per la frattura del bacino, contusioni toraciche, grave choc. Gli amici Angelo Milanese, 20 anni, corso Lombardia 127, e Giuseppe Germinario, 18 anni, via Foglizzo 28, erano morii poche ore dopo la sciagura. Ad essa è scampato soltanto Giuseppe Colagrande. 18 anni, via Borgomasino 75, ricoverato all'ospedale. I quattro, usciti dai cinema Lucento, erano sulla « Mini » del Pepe. Alle 23,40 il tragico scontro all'incrocio di via Verolengo con corso Potenza. L'autista non si è accorto del semaforo rosso, è passato in velocità. Giungeva in quel momento la « 124 » di Alessandro Poliedro, 30 anni, piazza Derna 225, rappresentante. L'urto è stato inevitabile. l Adriana Sabatino, arrestata - Ivo Festini-Furlan e Antonio Pepe morti in incidenti

Luoghi citati: Alpignano, Monfalcone, Rivoli