Duri allenamenti e pensieri di Mao

Duri allenamenti e pensieri di Mao Duri allenamenti e pensieri di Mao Il cinese è nato lo stesso giorno dell'asso sovietico (Nostro servizio particolare) Pechino, 9 novembre. Ni Chi Chin, il più famoso atleta della Repubblica popolare cinese, ha migliorato ieri a CTiang-cha nella provincia ili Huan il primato mondiale di salto in alto. Ni Chi Chin ha saltato metri 2,2!) alla seconda delle tre prove a disposizione, un centimetro in più del limite di Valéry Brumel, La « serie » di salti dell'atleta cinese è la seguente: metri 1,98, 2,03, 2,13, 2,18, 2,24. Il record è stato salutato dall'ovazione degli ottantamila spettatori presenti, i liliali hanno incitato l'atleta prima del balzo-record ripetendo in coro uno degli insegnamenti di Mao: « Sii risoluto, non temere il sacrificio, supera tutte le difficoltà sino alla vittoria finale ». r. s. Il fatto che lo sport cinese sia fuori dalle Federazioni internazionali e dal Ciò impedirà al « volo » di Ni Chi Chin di diventaro record mondiale ufficiale, ma nulla t-oglie al valore dell'exploit compiuto dal ventottenne professore di educazione fìsica di Pechino. Soprattutto non si deve affatto dubitare sulla realizzazione della clamorosa misura di metri 2,29, in quanto da almeno quattro anni — anche se le notizie dalla Cina non arrivano certo con frequenza e precisione — tutti gli appassionati di atletica sapevano che a Pechino esisteva un campione da primato del mondo. Ni Chi Chin si è imposto all'attenzione generale saltando metri 2,27 nel novembre 1966 a Phnom Penh in Cambogia, nel quadro dei Giochi delle Forze Emergenti (Ganefo). Il 12 luglio di qttest anno a Pechino, l'atle- ta aveva ottenuto la vittoria nelle gare per l'anniversario della fondazione del partito comunista cinese con metri 2,26, altra misura a livello mondiale. Ni Chi Chin è alto un metro e 84 centimetri, pesa 74 chili; ha primati personali di 10"6 nei 100 e di metri 7,56 nel salto in lungo ed è pure un ottimo giocatore di pallacanestro. Per una curiosa e clamorosa coincidenza, il campione cinese è nato ( nella provincia del Fukien, ad Amoy) il 14 aprile del 1942, stesso giorno, mese ed anno di Valéry Brumel, il grande e sfortunato atleta sovietico, bloccato come è noto dai postumi di un grave incidente motociclistico. I due grandi atleti si sono affrontati una sola volta nella carriera, nel 1961 a Pechino. Nel corso di una esibizione, Brumel saltò metri 2,15 staccando il coetaneo di 15 centimetri esatti. Allora il sovietico era già un campione, Ni Chi Chin era ai primi anni di attività. Nella stessa stagione 1961 il cinese realizzò 2,11, e da allora i suoi progressi hanno seguito questo andamento: metri 2,17 nel '62, 2,18 nel '63, 2,21 nel '64, 2,25 nel '65, 2,27 nel '66, 2,29 nel 1970. Dal 1966 al 1970 ci sono quattro anni di buio nello sport cinese, un lungo periodo nel quale le vicende sociali del paese hanno fatto passare in secondo piano la pratica agonistica. Secondo le notizie che provengono da Pechino, i « pensieri di Mao » hanno una parte notevole nei successi sportivi di Ni Chi Chin e degli altri campioni. Del versetto di incoraggiamento recitato dagli spettatori di Chang-cha dove l'atleta ha realizzato l'ultimo risultato, si dice, nella notizia, del record; nel 1966 a Phnom Penh lo stesso Ni Chi Chin affermò di essere stato guidato da un'altra frase del Capo: « Disten¬ di il tuo pensiero e cospar-1 gilo di petali di rose ». In realtà Guy Lagorge, ex atleta di valore, giornalista, inviato speciale de l'Equipe a quei Giochi del Ganefo, ri- scontrò in quella occasione che i film di Brumel e degli altri assi occidentali erano studiati con attenzione dagli atleti cinesi, e che gli allenamenti erano quanto mai in¬ tensi. Questo ci conforta, e ci fa sentire i cinesi sempre meno lontani. Anche loro sudano e studiapo per ottenere dei risultati di valore. Bruno Perucca Pechino. Lo stile di Ni Chi Chin, il stipa-campione cinese. Il saltatore è alto 1 metro e 84 (Telefoto Olympia)