Qualcuno ha visto assassinare il giovane sull'auto a Genova

Qualcuno ha visto assassinare il giovane sull'auto a Genova Il delitto di giovedì in piazza De Ferrari Qualcuno ha visto assassinare il giovane sull'auto a Genova Due uomini sono slati notati accanto alla « spider » della vittima - Poi uno ha puntato la pistola ed è partito il colpo - Fuggendo i uccisore avrebbe detto: « Mi è scappato, mi è scappato » - Forse voleva essere solo un "avvertimento" (Dal nostro corrispondente) | Genova, 9 novembre. I Perché Giuseppe Scioteri, | di 30 anni, è stato uccisi) nella notte tra giovedì e venerdì con un colpo di pistola al cuore? Si è trattato di un « regolamento di conti », oppure di un incidente, un'«avvertimento» che ha avuto conseguenze tragiche? Benché il riserbo sulle indagini sia massimo, la polizia sembra preferire la secon | ! da soluzione: è probabile cioè ! che Scioteri non dovesse es- jsere ucciso, ma qualcuno, di- ;ventato poi il suo assassino, \volesse soltanto « richiamarlo jali ordine». Forse questo qual- cuno è già stato identificato dalla polizia, che ne conosce il nome, ma non ha ancora raccolto prove sufficienti per incriminarlo. Gli investigatori devono « scavare » nell'ambiguo mondo della malavita, cercando di rompere il muro di omertà che naturalmente si è levato per proteggere l'assassino (più di trenta sono gli interrogati, una decina i fermati per accertamenti e poi rilasciati). Forse però (la notizia non è confermata ufficialmente), qualcuno ha seguito la scena e sentito tutto: ha visto due giovani appoggiati in piedi alla « spider » di Scioteri, che era al suo posto di guida. Poi uno dei due ha puntato un'arma al collo di Scioteri, dicendogli qualcosa: il colpo è partito, forse inavvertitamente. Poi l'omicida e il suo accompagnatore si sono allontanati in fretta, mentre il primo mormorava: «Mi è scappato, mi è scappato ». Sul motivo della « lezione » gli investigatori lasciano aperta la strada a varie possibilità: una « questione di donne », una lite per la spartizione di proventi di traffici illeciti, un invito a pagare un debito di gioco? Tutto è possibile, anche perché il passato di Scioteri, pur indicando un personaggio di terzo piano nel mondo della malavita genovese, rende valida ogni spiegazione. Si sa ad esempio che il giovane riceveva del denaro-da una prostituta; la moglie, Provvidenza Giacobbe, che fa la parrucchiera, lo vedeva soltanto di rado: « Tornava a casa a notte fonda, quando tornava » ha spiegato la donna. Vivevano nello stesso appartamento, ma Scioteri si limitava a passare alla moglie una som ma mensile per il manteni mento del figlio. Scioteri era solito frequentare anche i locali notturni: ogni notte faceva le ore piccole, tra bottiglie di « whisky » e « champagne » e ragazze facili. Anche la notte del delitto, pochi minuti prima di essere ucciso, era stato in un « night club » di piazza De Ferrari, il « De Fer rari Night » dove aveva bevuto un bicchiere di « whisky ». Probabilmente chi l'ha ucciso era stato con lui nel locale, e lo ha seguito subito dopo la sua uscita. Quando Scioteri è stato in macchina, l'as¬ | sassino e il suo accompagna tore si vettura sono avvicinati alla con un pretesto, e hanno cominciato a parlare: durante il colloquio è partito il colpo. Poi una telefonata anonima ha avvertito la Croce Verde: chi ha telefonato, dicendo che c'era un morto su una macchina rossa in piazza De Ferrari? Un testimone, un | passante, o lo stesso omicida? ! E' questo un mistero nel mi- ! stero, che forse si chiarirà j soltanto alla line del «giallo», ; f. d. \ - 4-

Persone citate: Giacobbe, Giuseppe Scioteri

Luoghi citati: Genova