Il film didattico: tecnica più fantasia

Il film didattico: tecnica più fantasia PROIEZIONE DI DOCUMENTARI SULL'AUTOMOBILE IN MARGINE AL SALONE Il film didattico: tecnica più fantasia Cinema-auto: un rapporto che si può configurare in due modi. Ossia ia « macchina » è anche lei un personaggio avente nel film una funzione espressiva e determinante nell'azione. In questo caso l'auto serve il cinema. Oppure, il cinema serve l'auto, aiutando i tecnici a prospettarne i problemi, assumendo una funzione didattica prima che propagandistica, affrettando la conoscenza dei problemi stessi presso vasti settori di pùbblico anche non specializzato, e perché tale desideroso di informazioni sempre più chiare ed esaurienti, quali il cinema può offrire. Per questo, merita attenzione nell'ambito del Salone, il settore inaugurato l'anno scorso e quest'anno ampliato, della (f Proiezione documentari sull'automobile ». La sezione, anche se staccata (vi si accede da via Petrarca), richiama quotidianamente numeroso pubblico nella sala del Teatro Nuovo, dove le proiezioni hanno luogo dalle 10 alle 12,30, dalle 16 alle 23. I film sono una trentina, dì varia lunghezza e nazionalità, articolati in sette programmi distinti, della durata di circa un'ora l'uno. In maggioranza hanno il commento parlato in italiano. . E' bene dire che non si tratta di shorts pubblicitari, ma di medi-metraggi assai diversi da quelli cui si affida di solito il lancio d'un prodotto. Sono film nei quali il cinema è usato soprattutto come strumento di ricerca o di documentazione spettacolare o didattica. Tra gli « spettacolari », due stimolano un suggestivo raffronto tra di loro: presentati entrambi dalla Mobil, mostrano l'uno (Indianapolis di Jack Toutkadian) la frenetica attività del celebre autodromo nel 1960 — e come sembrano antichi i « bolidi » di 10 anni fa! —, e l'altro (The Fastest Automobile in the World) lo strepitoso tentativo di abbassare il recordo di velocità assoluta da parte d'un colossale « siluro » mosso da motori di aviogetti. Ma ci sono anche i film che s'avvalgono più della fantasìa che della tecnologia per stabilire il contatto con lo spettatore: esemplari in tal senso sono i medi-metraggi di Valentino Orsini, il regista dì Corbari, per Cinefiat. Di estrema suggestione visiva e auditiva in un perfetto impasto tra immagine e musica, è La natura, la pazienza e il sogno nelle immagini della 130, dove la vettura è vista sotto cieli e aspetti di- versi nella geniale interpreta zione fotografica di tre maestri dell'obiettivo: l'americano Bryson, lo svizzero Trutmann e l'italiano Rubarteli!, coadiuvato dalla magica presenza della modella Verushka. E', questo, il « fiore all'occhiello » della selezione; ancorché di livello non inferiore sia, dello stesso Orsini, Settore tre litri (ancora la 130, che racconta tutto di sé), mentre meno lirici e più ancorati alla realtà sono 12 ore di Sebring 1970 (Stp), L'uomo e l'energia (Esso), L'auto fatta in casa (BP), Il periodo aureo (Shell). La nota faceta, molto gradita dalla platea, la dà lo spiritoso disegno animato di Bozzetto, Il signor Rossi compra l'auto, mentre nel settore decisamente informativo vanno ancora segnalati come molto interessanti Rallye sulla neve (Mobil), Incontro con la Fiat, Appunti per l'auto domani, Operazione sicurezza e 125 Test, firmato dallo stesso Piero Nelli di cui la televisione presenterà il film risorgimentale La pattuglia sperduta. Achille Valdata Verushka, come la bella addormentata, rinnova l'attesa: non la sorregge un cuscino di fiori ma il cerchione di un simulacro di vettura che la rende minuscola e indifesa Il film è « La natura, la pazienza ed il sogno nelle immagini della 130 ». La celebre modella gli regala la sua magica presenza. Il regista è Valentino Orsini, quello di « Corbari »

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