Signora milanese ricattata dal confessore che minaccia di rivelare segreti al marito

Signora milanese ricattata dal confessore che minaccia di rivelare segreti al marito Sconcertante vicenda troncata dall'intervento della polizia Signora milanese ricattata dal confessore che minaccia di rivelare segreti al marito Il prete è stato arrestato - Svolgeva la sua. attività nella provincia di Torino - La donna, aveva ricevuto tre lettere minatorie e si era rivolta alla questura - Il religioso bloccato dagli agenti mentre ritirava il denaro richiesto - Ha detto: « Non so perché l'ho fatto» (Dal nostro corrispondente) Milano, 4 novembre. Un prete è stata arrestato ieri sera dagli agenti della Squadra Mobile sotto l'accusa di tentata estorsione: con lettere minatorie, aveva cercalo di farsi dare del denaro da una signora che conosceva da tempo. La notizia dell'arresto del religioso è trapelata nonostante il riserbo degli inquirenti, ma sull'operazione si hanno ben pochi particolari. Si è sapulo, comunque, che l'arrestato è don Germano Battaglia, il quale svolgeva la sua attività in provincia IIIIHIIMIIIIIIIIIIIIIIIinillllllllllllllllllllHIIIIII di Torino. Il religioso da molti anni era il confessore di una signora, della qualenoti è stato latto il nome, che vive a Milano con il marito. La scorsa settimana la donna ha ricevuto una lettera anonima in cui la si minacciava di rivelare al marito particolari segreti della sua vita: in cambio del silenzio, il ricattatore chiedeva 50 mila lire. Dopo qualche giorno è giunta una seconda missiva dello slesso tono. La richiesta stavolta era raddoppiata: 100 mila lire da lasciare in un posto che sarebbe stato fissato in una lettera successiva. Lunedì mattina la signora ha ricevuto l'ultimo messaggio: la somma, salita a 200 mila lire, doveva essere infilala ieri sera in un cestino dei rifiuti di via Settata. La vittima dell'estorsione decideva però di rivolgersi alla polizia, che la consigliava di prestarsi al gioco. Ieri sera, all'ara indicala, lu donna si è recata in via Settata ed ha eseguito quanto le era slato ingiunto: sul posto, ovviamente, c'erano anche gli agenti. Quando i poliziolli, poco dopo, hanno visto un signore vestito di nero avvicinarsi al cestino dei rifiuti e ritirare il pacchetto, lo hanno bloccato e condotto in questura. L'uomo ha cercalo di tergiversare eludendo le domande e rifiutandosi di declinare le proprie generalità. Quando la signora milanese è stata convocata in Questura per un confronto col suo ricattatore, è rimasta sbalordita ed in un primo momento ha creduto si trattasse di un equivoco: davanti a lei c'era il suo confessore. Don Germano Battaglia, ormai smascherato, si è abbandonato a una crisi di pianto: « Non so perché l'ho fatto — ha detto — ho perso la testa ». Il religioso è stato condotto al carcere di San Vittore. Gli inquirenti non hanno voluto precisare su quali basi era costruito il ricatto. g. m.

Persone citate: Germano Battaglia

Luoghi citati: Milano, Torino