Le roulottes puntano alla dimensione-casa
Le roulottes puntano alla dimensione-casa Le roulottes puntano alla dimensione-casa I costruttori sono continuamente impegnati a limare, a ridurre all'essenziale nella ricerca di economia di gesti e di spazio - L'obiettivo è di fornire un'abitazione, non una sua caricatura Alle donne non piace? Si ribellano all'idea di portarsi la casa dietro anche in vacanza? Anzi, sono loro ad insistere: entusiaste, meglio un concentrato di casa che la seconda casa al mare o in montagna, almeno questa è sempre pronta, te la prepari in garage, gesti ridotti al minimo, fermiamoci qui, no laggiù, così abbiamo l'erba sulla soglia, al mattino esci come sei, subito nel verde o nell'acqua del mare, telefono zero, tutti insieme, marito e bambini sott'occhio, ognuno che fa qualcosa, contagiati dal sogno della chiocchiola veloce. le sorprese Le più restie — e se non troviamo posto al campeggio, con il bagno come si fa? — diventano le più accese in tema di proseliti. Quella a cui il marito regalò una pelliccia per convertirla alla vacanza libera, sana e sportiva, non voleva più tornare a casa: una liberazione, mai valigie da sfare e rifare, cucina alla brava, la più diretta corrispondenza con il bosco o i flutti del mare e se l'umore cambia, via, dietro di te la casa come se invece che a rimorchio, scivolasse per un volo sul tappeto d'Aladino. E poi le sorprese: irriconoscibile l'uomo della tua vita che si dedica alle spese quotidiane, si occupa delle riserve d'acqua e trova da solo camicia e asciugamano. Con voce concitata, ocelli brillanti, eloquio rotondo, i produttori raccontano accanto alle loro roulottes, forti delle ricerche di mercato e dell'esperienza. Stabilita la dimensione della caravan a seconda dell'auto di famiglia che dovrà trainarla, è infatti la donna a sceglierne il tipo: può conquistarla la piccola cappa sul fornello in acciaio inossidabile, la parete a soffietto tra l'angolo riposo e quello dinette, il colore delle tendine. Il parcheggio negli stands è sostenuto, una ditta francese, la stessa che realizza i famosi aerei Caravelle e Concorde, ne presenta ben ventinove, quasi tutte oscillano dai dieci ai quindici modelli. In Italia non si toccano ancora le punte di vendita registrate all'estero, i campeggi sono di un'unica categoria e insufficienti, ma l'aspirazione alla casa su due ruote («gonfie d'allegria », precisa un dépliant) si diffonde, altra risposta, nel segno della velocità, del mutamento, alla soffocante routine dell'esistenza fra le mura cittadine. Una risposta drastica, vero taglio netto con i passaggi obbligati, costituiti dall'albergo e dagli alveari di cemento, dalle prenotazioni e dall'andare per andare, un'apertura alla vita semplice e alla scelta individuale. Allegra vendetta Una speciale, allegra vendetta, in nome d'un altro oggetto di consumo, alla civiltà dei consumi, tanto più completa in quanto è a livello familiare. Continuando la vita dell'odierna famiglia monocellulare, si parte tutti insieme e per strada, nonostante uno sbandierato desiderio di solitudine senza chiusure, può avvenire il miracolo della comunicazione. Basta quella caravan che prolunga l'auto in una scia di autosufficienza, a capovolgere la tradizionale lotta fra l'uomo al volante con il suo simile: la roulotte diventa un'emblema, permette di scoprire un'altra specie di vendetta benefica all'isolamento sopportato nel lavoro e nei caseggiati urbani, la si realizza in accordo con il vicino di camping o di meraviglioso punto del paesaggio. Così i costruttori di roulottes puntano oggi su di una maggiore ampiezza, anche in funzione delle visite di amici, la sera, quando i Robinson dell'illusione, avvertono, a specchio della natura, la mancanza di quella fastidiosa colonna sonora cittadina, ch'è vita anch'essa, e scoprono il bisogno d'una nuova socialità. Bisognerà ammettere infatti che, a parte qualche inevitabile sacrificio connesso con una vacanza da trascorrere in viaggio e, a seconda delle stagioni, molto all'aperto o tutta al chiuso, la vita in roulotte è tutt'altro che distaccata dalla comodità e da quei sottili legami, che i patiti della caravan vorrebbero infrangere. Villa su ruote Non diciamo quella villetta su ruote che è la Reunion Caravalair, sei metri di lunghezza, due e quaranta di larghezza, posti letto quattro più uno, porte scorrevoli, ambienti ben divisi, ampio gruppo cucina e vano toilette con lavabo e doccia, ripostigli, armadi, guardaroba e piani di lavoro — può essere trainata solo da vetture di grossa cilindrata, perfetta la Mercedes — ma anche una delle tante Giacomella, per esempio quella dai mobili laccati di bianco con bordi arancione, fresca e pimpante, condensa nella breve lunghezza di tre metri e ottantacinque, tali comodità quante non ne possiedono molte case moderne e no. Ridotto all'essenziale, studiato avendo come obbiettivo economia di gesti e di spazio, frutto di continue e simpatiche trasformazioni, vi è tutto ciò che può servire alla vita d'ogni giorno, inclusi frigorifero, bar, stufe di sicurezza a pavimento, w. c. chimico, aeratori e zanzariere. Con in più l'affettuosità della minuzia, l'atmosfera accogliente degli angoli bene ambientati e la minima manutenzione di mobili e pareti grazie a legni particolari e resine inattaccabili e brillanti. Chi va a scegliersi una roulotte finisce con il pensar meno alla tenuta di strada e al traino agevole, che alla completezza e alla cura dei particolari d'una vera residenza sulle ruote. SI è attratti dall'ubicazione del gruppo cucina e dalla toilette arredata, ricavati nella parte anteriore del rimorchio, invece che posti al centro, dal gran letto ribaltabile sempre pronto o dall'ampio soggiorno, trasformabile in altri letti. Altrove colpisce la luminosa finestratura, interessano le due porte d'ingresso che rendono indipendenti gli occupanti, quel divano a forma di U che introduce la suggestione di un « cabin croiser », gli scaffali per i libri, le tapparelle che scorrono dal basso in alto. Lunghi conciliaboli di famiglie all'interno delle caravan, con i bambini che provano per conto loro i lettini a castello: il tuffo nella natura, nell'evasione autonoma del weekend, appare qualcosa di là da venire. Sembrano scegliere una residenza viaggiante per abitarvi tutto l'anno, nuovi nomadi in cerca di separato riposo, ma senza rinunciare a nulla di ciò che si lasciano alle spalle. Lucia Sollazzo C'è più spazio qui che a casa nel cucinotto
Persone citate: Giacomella, Lucia Sollazzo, Robinson
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