Perizia psichiatrica per la banda

Perizia psichiatrica per la banda Perizia psichiatrica per la banda Intendono chiederla gli avvocati difensori - Giorgio Panizzari era intossicato dagli stupefacenti e Sebastiano Di Luciano in un processo era stato riconosciuto seminfermo di mente Quando il magistrato in-1 loro che fanno uso di stupe- I un processo subito tempo fa, quirente dott. Marzachì ha ! facenti, gli basta un bicchie- fu riconosciuto seminfermo firmato l'ordine di cattura nei ; rino di liquore per fargli gi- di mente. E' un violento, esiconfronti di Giorgio Panizza- j rare la testa. bizionista, maniaco delle ar¬ ri, Sebastiano Di Luciano e l Sebastiano Di Luciano, in i mi. Gli piaceva mostrare alla Giuseppe Cardillo, ritenendo-1 | 1 gente le due pistole che por¬ li bili dlii di ii t ll it i ki li responsabili dell'assassinio dell'orefice Baudino, i legali dei primi due gangster — gli avvocati Gabri e Delgrosso — hanno fatto sapere che la prima richiesta che avanzeranno alla procura della Repubblica, sarà di sottoporre i loro clienti ad una perizia psichiatrica. Giorgio Panizzari è un drogato. E' già stato ricoverato in manicomio in preda ad intossicazione da marijuana ed eccitanti. Abitualmente è ubriaco, infatti come tutti co- j tava alla cintura, come i kil ler dei film western. Non è improbabile che anche il legale di Cardillo, avv. Verazzo, avanzi analoga richiesta. Anche il terzo gangster si è sempre dimostrato violento. Non ancora ventenne, morse selvaggiamente gli agenti che lo arrestavano per furto d'auto. E' dunque una banda di squilibrati. L'impressione avuta dai testimoni del delitto — « Sembravano dei drogati! » — trova quindi una cla¬ morosa conferma nella personalità dei gangster i arrestati. Non hanno ragionato neppure nel loro tentativo di proclamarsi innocenti. Panizzari ha detto che quel giorno era andato al cinema, ma non ha saputo raccontare la trama del film: non si era neppure curato di andare a vedere il film il giorno dopo o di citarne uno già visto. Giuseppe Cardillo ha proclamato che era andato a far visita alla madre a Cuneo. Non era vero e non aveva neppure avvisato quella povera donna che, comunque, ha detto la verità tra le lacrime: « Non l'ho visto ».

Luoghi citati: Cuneo