Altro blocco stradale a Canelli per il prezzo dell'uva moscato

Altro blocco stradale a Canelli per il prezzo dell'uva moscato Altro blocco stradale a Canelli per il prezzo dell'uva moscato va. L'intervento degli agentha impedito che l'episodio degenerasse. Nella tarda mattinata unarappresentanza dei viticoltori dèi comuni intervenuti allamanifestazione si è riunita nella sede della Coltivatori diretti confermando che le manifestazioni di protesta continueranno ad oltranza. Nel pomeriggio odierno è previsto un incontro tra i sindacalisti della Coltivatori diretti, Uil-terra, Aca ed industriali, mentre un'altra manifestazione si svolgerà nella piazza di S. Stefano Belbo. Frattanto la vendemmia si è iniziata da due giorni. Per dispiaceri d'amore La manifestazione dopo la rottura delle trattative tra i viticoltori e gli industriali Minacciati alcuni automobilisti che protestavano perché non potevano proseguire dal corrispondente Cartelli,'lunedì mattina. (g. r.) Ieri mattina i produttori di uve moscato del Canellese e di alcuni comuni confinanti della provincia di Cuneo: S. Stefano Belbo, Caino, Cossano Belbo, Mango e Castiglione Tinella, hanno proseguito la loro protesta, iniziata venerdì scorso, per il prezzo offerto dagli industriali dello spumante, ritenuto non remunerativo. I manifestanti, circa un migliaio, hanno bloccato dalle 9,40 alle 12,20 il quadrivio di corso Libertà e piazza Carlo Gancia. Il blocco, iniziato alle 9,40, è stato tolto alle 12,20. Poco prima delle 13 i dimostranti hanno formato un corteo che dopo aver percorso alcune vie cittadine ha raggiunto lo stabilimento Gancia. Qui gli agricoltori hanno urlato contro gli industriali per la loro intransigenza nelle trattative interrotte anche sabato sera alla prefettura di Asti dove le parti s'erano riu- j nite con la mediazione del | prefetto dott. De Marchi. I dimostranti hanno appeso i loro cartelli al cancello chiuso dello stabilimento ed hanno danneggiato anche alcune auto che tentavano di forzare il blocco. Tra queste la vettura del metronotte in abito borghese, Antonino Ferroso e quella di un giovane con a bordo la madre che erano diretti in un paesino delle Langhe per partecipare ad un funerale. Irritato per la fermata che gli impediva di giungere in tempo alla funzione funebre l'automobilista rivolto ai dimostranti diceva: « O mi lasciate proseguire, oppure tiro fuori la pistola ». Dopo questa frase i dimostranti si scatenavano contro l'auto con calci e pugni, mentre la donna nell'abitacolo per la paura sveniva. L'intervento degli agenti

Persone citate: Antonino Ferroso, De Marchi, Gancia

Luoghi citati: Asti, Castiglione Tinella, Cossano Belbo, Cuneo