Sorpresa a S. Siro: l'Inter battuta (2-1) dall' Atalanta

Sorpresa a S. Siro: l'Inter battuta (2-1) dall' Atalanta Sorpresa a S. Siro: l'Inter battuta (2-1) dall' Atalanta Heriberto rinuncia ancora a Corso e il centrocampo nerazzurro sbanda - Gli ex juventini Anzolin, Maggiori, Leonardi e Sacco punti di forza dell'Atalanta dal corrispondente Milano, lunedì mattina. Tonfo clamoroso dell'Inter, nella partita di Coppa Italia giocata a San Siro contro l'Atalanta. La squadra milanese è stata superata da un netto due a uno, un risultato giusto: la sconfitta dei nerazzurri è scaturita infatti al termine d'una partita che ha messo chiaramente in luce l'insufficienza del centrocampo e la scarsa incisività dell'attacco. Heriberto Herrera, deciso a non deflettere neppure di un millimetro dalla linea di azione preannunciata nella scorsa settimana, ha schierato contro l'Atalanta una formazione ancora priva del veronese Mario Corso, al posto del quale ha confermato il diciannovenne Bernardino Fabbian. Quest'ultimo, tuttavia, ha tradito nuovamente le speranze del suo allenatore. Già contro il Bayern di Monaco, nella gara di apertura della stagione agonistica di San Siro, il ragazzo aveva accusato delle battute a vuoto. Fatfbian ha fallito la prova anche con Pirola e, poiché al suo fianco è andato a corrente alternata anche Frustalupi, alla squadra milanese è venuta meno praticamente la spinta a metà campo nonostante gli sforzi di Mazzola che, ripetutamente, si è spinto in proiezioni offensive e in veloci ritorni. Una lieta conferma è stata fornita invece dall'Atalanta, che già durante la partita pre-campionato contro la Juventus aveva mostrato di poter vantare un impianto di gioco davvero ragguardevole e comunque tale da poter recitare una parte di primissimo piano nel prossimo campionato di serie B. Punti di forza delia squadra atalantina sono gli ex juventini Anzolin, Maggiora, Leonardi e Sacco, ai quali si aggiungerà molto presto anche il vecchio Leoncini. Anzolin è stato battuto, al 5' della ripresa, al termine di una manovra probabilmente viziata da un fuorigioco dello stesso Mazzola. L'azione è nata infatti da un calcio d'angolo di Pellizzaro: Boninsegna ha soltanto sfiorato il pallone di "tè" sta, la sfera è spiovuta sulla sinistra verso Bertini che l'ha rimessa immediatamente al centro per Mazzola. Sandro, a non più di tre metri dalla porta bergamasca, non ha avuto difficnltà a deviare in rete, di piatto. Al contrario, i gol dell'Ata¬ lanta sono stati entrambi belli e non hanno provocato discussioni. Il primo, al 14', è stato propiziato da un intelligente allungo del libero Savoia, che ha tagliato fuori Giubertoni ed ha lanciato in profondità VaUongo. Il centravanti è scattato verso l'area ed ha superato Vieri in uscita con uno splendido pallonetto. Il secondo gol atalantino è nato da uno spunto di Sacco che, dopo avere interrot¬ to una discesa di Facchetti, ha lanciato Leonardi. Quest'ultimo si è catapultato in avanti a tutta velocità, ha superato Cella ma è stato poi afferrato per un braccio dal libero nerazzurro e strattonato platealmente. L'arbitro ha concesso all'Atalanta il calcio di rigore senza alcuna esitazione, e Bosdaves ha battuto ancora una volta Vieri fintando sulla sinistra e mirando dritto verso destra. David Messina

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