Gromyko e Scheel in un clima disteso trattano di Berlino e la pace europea di Tito Sansa
Gromyko e Scheel in un clima disteso trattano di Berlino e la pace europea Il ministro degli Esteri sovietico a Francoforte Gromyko e Scheel in un clima disteso trattano di Berlino e la pace europea Dichiarazioni ottimistiche dei due ministri - Gromyko dice: «Vogliamo migliorare i rapporti tra Mosca e Bonn» - Ha voluto viaggiare in automobile, jma^er^ed^ vedere un po' di Germania» (Dal nostro corrispondente) Bonn, 30 ottobre. Alle 16 di oggi, nella Sala Rossa del castello di Kronberg, presso Francoforte, Andrej Gromyko (il primo ministro degli Esteri sovietico venuto in Germania dopo la guerra) stava ancora pranzando con il ministro degli Esteri tedesco Walter'Scheel. A quell'ora, secondo il protocollo, il russo sarebbe dovuto salire sul suo quadrigetto lljushin 62 per far ritorno a Mosca. Questo ritardo — secondo gli osservatori politici. — indica meglio di qualsiasi dichiarazione a comunicato l'atmosfera distesa in cui si è svolto l'incontro e l'interesse reciproco che ì due ministri hanno rilevato. Scheel, soddisfatto, aveva già detto durante una pausa: « Va bene ». Al termine del colloquio ha- riassunto « CI è riuscito di porre basi favorevoli per il consolidamento della pace in Europa ». Gromyko. nel salire sull'aereo con un'ora di ritardo, ha detto, « a nome del governo e del popolo sovietico », che « obiettivo dei colloqui è stato quello di migliorare le relazioni tedesco-sovietiche », che « sono stati toccati temi di interesse per tutta l'Europa », e che « sulla base del trattato di Mosca vi è stato un buon inizio ». Ha concluso, gitasi a titolo di monito per Bonn, di « essere convinto che quando il trattato di Mosca entrerà veramente in vigore », vi sarà una significativa svolta nelle 7'elazioni tra la Germania federale e il suo Paese. Per il. governo di Bonn, e in particolare per il ministro degli Esteri Walter Scheel, il successo era già venuto in anticipo: mercoledì con l'annuncio stesso della visita dì Gromyko e ieri, con la decisione comune delle due Germanie di riprendere il « dialogo intertedesco ». La visita del ministro degli Esteri a Francoforte ha dato il tocco finale a questo risultato. All'Unione Sovietica preme la riunione della prossima settimana a Berlino, e i colloqui si presentano in una luce favorevole. Secondo il ministro degli Esteri Scheel, sul problema di Berlino esisterebbe già tra le quattro grandi potenze (Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Unione Sovietica) una « base sufficiente di comprensione »Per la visita di Gromyko■llllllllllllIllllllllllllllllllllllllllIllllllllllllllll (giunto a Berlino Est sorvolando Praga, fuori dei corridoi aerei) erano state prese misure dì sicurezza straordinarie, che il ministro stesso ha in. parte rifiutato. Anziché usare l'elicottero, per recarsi al castello del convegno, Gromyko ha voluto una vettura (la solita Mercedes corazzata) « per vedere un po' di Germania ». I giornalisti sono stati tenuti a distanza da 400 poliziotti. Poi, dopo la colazione protrattasi per due ore (vi hanno partecipato anche le signore), l'atmosfera si è distesa: i due ministri sì sono lasciati avvicinare e hanno scambiato battute scherzose nel campo di golf sotto la bandiera rossa con falce e martello. Alle 16,30, per non pèrdere altro tempo, è stato deciso dì tornare all'aeroporto di Francoforte con l'elicottero. « E' un buon apparecchio? » ha domandato Gromyko in tedesco al pilota. Avutane conferma, è salito sorridendo con Scheel, insieme col qua¬ le, scortato da altri quattro j elicotteri, ha fatto un giro ; panoramico sopra Francofor- \ te e. la zona industriale del Meno. Alle 17 Gromyko si è accomiatato da Scheel con una calorosa stretta di mano e la promessa di rivedersi presto. Anche le signore, la moglie di Scheel e le ospiti rimaste insieme per sette ore, si sono salutate con simpa¬ tia. Tito Sansa |
Persone citate: Andrej Gromyko, Gromyko, Gromyko?llllllllllllillllllllllllllllllllllllllillllllllllllllll, Kronberg, Walter Scheel
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