Lo statuto lombardo

Lo statuto lombardo Lo statuto lombardo (Dal nostro corrispondente) Milano. 30 ottobre. (g.m.) Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato oggi, nel corso di una solenne seduta svoltasi nel salone dei Congressi della Provincia, il testo definitivo dello statuto, suddiviso in dieci titoli e in 74 articoli. La votazione, per appello nominale, ha avuto il seguente esito: su 78 consiglieri presenti (erano assenti Chiappami e Tortorella del pei), si è astenuto il presidente del Consiglio regionale avv. Gino Colombo; hanno votato a favore 70 consiglieri (de, psi, psu, pri, pei, psiup) e contro sette consiglieri (pli e msil. « Al presidente del Consiglio, ha detto l'aw. Gino Colombo, chiederemo che, trasmettendo al Parlamento come previsto dalla legge, il testo dello statuto lombardo per l'approvazione, si faccia interprete della nostra richiesta di una sollecita approvazione. L'attesa delle nostre genti è grande; la volontà di operare è altrettanto intensa. Le speranze, ha concluso, non possono essere disattese perché anche in questo modo si contribuisce a rafforzare la democrazia nel nostro Paese ». L'aw. Colombo ha poi letto il testo di due telegrammi inviati al Presidente della Repubblica e al Presidente del Consiglio. A sua volta il presidente della Giunta regionale dott. Piero Bassetti ha espresso sullo statuto un giudizio « molto positivo ». « Esso, ha proseguito, è nato infatti da una larga partecipazione e dai contributi di tutte le forze politiche e sociali attraverso un ampio e impegnativo dibattito che ha composto le diverse e articolate matrici culturali e politiche della regione ». « Naturalmente, ha aggiunto, non sì tratta di un documento perfetto. Ma, al di là delle imperfezioni, si tratta ora di dargli un effettivo contenuto chia- \ mando a collaborare alla sua attuazione tutti i lombardi, ai quali, attraverso la Regione, è offerta la possibilità di affrontare i grandi temi della riforma dello Stato in modo nuovo, vicino alla realtà e cioè alle esigenze della gente ». « D'altra parte, ha concluso Bassetti, l'approvazione dello statuto mi sembra, sul terreno politico, una valida risposta a quanti dubitavano della capacità delle Regioni di trovare, da subito, una loro strada su problemi concreti e reali. Per questo, indubbiamente, l'approvazione dello statuto lombardo costituisce una importante vittoria di tutto il movimento regionalista italiana ». Alla seduta hanno assistito il ministro della Ricerca Scientifica sen. Camillo Ripamonti, mons. Rossi, in rappresentanza del cardinale arcivescovo, numerose autorità, e una folla di invitati. (A pagina 5: Lo statuto regionale del Piemonte presentato nell'aula del Senato subalpino)

Persone citate: Bassetti, Camillo Ripamonti, Gino Colombo, Piero Bassetti, Tortorella

Luoghi citati: Lombardia, Milano, Piemonte