Arafat accusa il governo di Hussein "È una nuova minaccia di guerra"

Arafat accusa il governo di Hussein "È una nuova minaccia di guerra" Violente critiche del capo di Al Fatah al re Arafat accusa il governo di Hussein "È una nuova minaccia di guerra" Il "leader" dei guerriglieri chiederà martedì al vertice arabo del Cairo che sia sostituito immediatamente il primo ministro giordano perché è ostile ai fedayn Beirut, 29 ottobre. Il rientro anticipato a Tunisi del primo ministro Lagdham, e le sue dichiarazioni che la missione interaraba aveva completato i lavori, aveva fatto credere che j in Giordania si fosse ormai | arrivati ad una soluzione del conflitto, militare e politico, tra Hussein e i fedayn. Ma una dichiarazione del più autorevole esponente dei guerriglieri, Yasser Arafat, pone nuovamente tutto in discussione. Il capo di Al Fatah si è detto estremamente insoddisfatto del nuovo governo giordano, formato ieri da re Hussein, ed ha annunciato che presenterà le sue critiche al vertice dei Paesi arabi che si terrà martedì al Cairo. Nella capitale egiziana si riuniranno il presidente An- war Sadat, il leader della Li-1 bia col. Kaddafi e il presi- dente del Sudan Numeiri. ! Come garanti del patto di pace fra Hussein e i guerriglieri, che il mese scorso pose fine alla guerra civile in Giordania, Arafat ritiene i tre Paesi responsabili dell'attuazione dell'accordo. La nomina di Was Teli a nuovo primo ministro della Giordania è considerata dai guerriglieri « una provocazione ». Egli è già stato capo del governo numerose volte ed è un fanatico fedele di Hussein e un nemico giurato dei guerriglieri. Inoltre il nuovo governo comprende quattro militari, fra cui il ge^ nerale Maiali, già governatore militare durante la guerra civile, ora nominato ministro della Sanità. Arafat spera che i tre presidenti inducano Hussein a sostituire Teli. « In caso contrario — ha detto un diplomatico — Arafat dirà chiaramente a Sadat, a Kaddafi e a Numeiri che vi saranno nuovi disordini, che avverranno molto presto e che potrebbero essere più gravi di quelli del mese scorso ». Non sono mancati gli attacchi da parte di alcuni giornali arabi. Al-Nida, del partito comunista libanese, ha definito Tel! « un ben noto agente imperialista ». Al-Baya, portavoce del partito socialista del Baath al potere in Siria, sostiene che Teil « è un noto agente della Cia americana e il suo ritorno al potere costituisce una provocazione contro i guerriglieri palestinesi ». Il filo-egiziano AlMoharrer scrive che il nuovo primo ministro è un nemico giurato dei fedayn e si domanda come la sua improvvisa nomina ^ossa migliorare le relazioni fra il governo di Hussein e i guerriglieri. Nel vertice di martedì prossimo, Sadat, Kaddafi e Numeiri esamineranno i risultati dei precedenti incontri per coordinare la politica araba dei tre paesi con gli altri alleati. Ma l'argomento principale all'ordine del giorno, a quanto assicura il giornale del Cairo Al-Ahram, sarà « la intensificazione degli aiuti militari ed economici americani a Israele, che hanno incoraggiato l'aggressione alle terre arabe ». Egitto, Libia e Sudan hanno minacciato sanzioni economiche contro gli interessi americani nei tre paesi. Un segno della nuova ten- sione che si è creata nel Me dio Oriente è offerto anche dal richiamo al Cairo per consultazioni dell'ambasciatore egiziano ad Amman. AlAhram scrive che l'ambasciatore Osman Mori dovrà riferire sulla nomina del nuovo governo giordano. (Ap)