Mistero nel palano degli scheletri

Mistero nel palano degli scheletri I due giovani amanti uccisi e sepolti a Napoli Mistero nel palano degli scheletri Interrogati gli ultimi due proprietari dell'alloggio dove furono murate le vittime - Sentito anche un uomo che porta lo stesso nome con cui è firmata la lettera d'amore scoperta con i resti umani (Dal nostro corrispondente) Napoli, 29 ottobre. Un fitto mistero grava ancora sul « giallo » dei due scheletri umani scoperti sotto il pavimento di un riposti- glio, in un appartamento di via Duomo, a Napoli. Magi- stratura e polizia sono impe- gnate a fondo per cercare di far luce sulla tenebrosa vi- cenda, ma le speranze di giun- gere a una svolta decisiva delle indagini sono per ora riposte nelle perizie medico- legali e scientifiche in corso da parte di docenti dell'uni- versita. Lo scheletro decapitato dell'uomo e il cranio, la mano e il piede della donna rinvenuti nella « tomba domestica » sono stati affidati al prof, Luigi Palmieri, che dovrà sta bilire l'epoca approssimativa della morte e fornire un at- fendibile ritratto fisico dei due uccisi. La seconda peri- iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiini ninn zia è stata affidata all'ing. | Giuliano Angusti, che riferirà sulle caratteristiche e l'epoca di costruzione dell'intercapedine in cui sono stati occultati i due cadaveri, forse due giovani amanti (lui di circa 30 anni, lei di 25) scoperti e uccisi cjal marito tradito L'attenzione degli inquiren ti è anche puntata sulla let tera d'amore trovata assieme agli scheletri e firmata Cor rado. Una perizia calligrafi ca sul misterioso scritto — un foglio di quaderno a righe, lacerato e consunto in più punti — è stata disposta dal magistrato, nel tentativo di ottenere qualche informazione sulla personalità dell'autore del messaggio. Oggi, dopo il clamore suscitato dal « giallo » di via Duomo, si sono presentati alla polizia gli ultimi due proprie- tari, in ordine di tempo, del- l'appartamento in cui è sta- ta fatta la macabra scoperta: srof. Giacomo I rinni, che oc- | laDcdarleil ginecologo Cavallucci, 38 cupo l'abitazione con i genitori dal 1939 all'aprile del 1955, e l'appaltatore Giuseppe Miele. 55 anni, che acquistò l'alloggio dalla madre del medico, signora Olga Carafa , Di Bovino, il quale nel luglio I scorso ha firmato un compro-1 messo di vendita con l'avv. Sergio Bartoli. Dalle dichiarazioni dei due proprietari si è cercato di stabilire l'epoca in cui fu costruita l'intercapedine e in cui fu rifatto il pavimento del ripostiglio con mattonelle maiolicate. « Nello sgabuzzino — ha detto il Cavallucci — sarò entrato solo un paio di volte durante tutta la mia permanenza nell'alloggio di via Duo- i mo. La mia famiglia l'aveva adibito a deposito di cianfru- ' saghe e soltanto pochi anni \ prima di morire mio padre j cercò di dargli un aspetto I più ordinato facendolo ripavimentare con le attuali piaj strelle. L'intercapedine deve \ essere ipre esistita, poiché per entrare nel ripostiglio si ' dovevano salire due scalini ». L'appaltatore Miele si è | dichiarato estraneo alla vicenda: « Ogni sospetto sul i mio conto è assurdo », ha , detto « l'alloggio è rimasto cosi come l'ho acquistato dai \ Cavallucci e non vi ho mai apportalo alcuna modifica. Del resto io stesso ho consi I attuto all'avvocalo Burtoli i \layor{ d' ammodernamento che hanno poi portato alla macabra scoperta. Se fossi in«rdpsRvafCqpZmriccnstato colpevole mi sarei guardato bene dal dare un simile suggerimento ». In serata è stata rintracciata una persona che è vis-1 suta nell'appartamento per un certo periodo di tempo e che, per una strana coincidenza, si chiama Corrado, lo stesso nome con cui è firmata la ' lettera d'amore. E' un nipoie di Michele De Sanctis, proprietario dell'alloggio dal l o o ' 1906 al 1939, prima che fosse i j venduto alla famiglia Cavaia j lucci: il rappresentante di a argenteria Corrado Iovine, di - : 55 anni, la cui madre, Bianca a \ De Sanctis. morta due anni n 1 fa, ereditò l'abitazione assie ine a tre fratelli alla morte del padre. Corrado Iovine e stato in j terrogato dalla polizia per ol- j tre due ore; sul contenuto delle sue dichiarazioni nulla 1 è trapelato. Sua moglie, la i marchesa Lia Lerma di Ales ! sandria, ha detto che il ma rito aveva 23 anni quando lasciò l'appartamento di via Duomo. Parlando della vecchia casa patriarcale, Corrado Iovine avrebbe raccontato agli inquirenti di essere salito raramente nel ripostiglio. Di lettere d'amore, poi, mai arlato Un'altra vicenda sembra inoltre infittire il mistero dèi « giallo » di via Duomo: nella ricerca dei vecchi inquilini dello stabile, la polizia ha appreso che un portiere morì suicida. L'uomo, Giovanni De Roma, di 55 anni, si tolse la j vita con un c^lpo di pistola alla tempia destra 15 anni fa, nei pressi della reggia di j Capodimonte. Gli successe, in qualità di portiere dell'antico palazzo, la moglie, Concetta Zinco, la quale da sette-otto mesi ha lasciato Napoli per raggiungere un figlio sposato in provincia di Siracusa. Le circostanze e i motivi del suicidio del vecchio portiere sono ora oggetto di indagini. a. 1. Ii

Luoghi citati: Napoli, Siracusa