Incriminate 5 persone per i bimbi incatenati di Guido Guidi

Incriminate 5 persone per i bimbi incatenati Lo scandalo di Grottaf errata Incriminate 5 persone per i bimbi incatenati L'ex suora che dirigeva l'istituto e sua sorella accusate di maltrattamenti seguiti da morte - A giudizio anche un medico, un autista e un preside di liceo e a o o e o è ae (Nostro servizio particolare) Roma, 22 ottobre. L'ex .suora Maria Diletta Pagliuca, fondatrice e direttrice dell'istituto « Santa Rita » a Grottaferrata, dove i bambini subnormali erano costretti a subire maltrattamenti, sarà giudicata da una Corte d'assise. Lo ha deciso oggi il giudice istruttore dott. Squillante. I reati sono gravi e infamanti: maltrattamenti seguiti da morte, truffe ai danni di numerose amministrazioni provinciali; la pena prevista è severa: sino a 20 anni di reclusione. Con l'ex suora è stata rinviata a giudizio, per i medesimi reati, la sorella Antonietta. Sul banco degli imputati, nei primi mesi del prossimo anno, siederanno però anche un medico, il dott. Vespasiano Casella, ufficiale sanitario di Grottaferrata; il custode-autista dell'istituto diretto dalla Pagliuca, Esterino Vigliotta, e il preside di un liceo, il prof. Giuseppe Cannarella. Il primo deve difendersi dall'accusa di avere favorito l'attività delle sorelle Pagliuca e di omissione di atti d'ufficio perché non ha mai avvertito le autorità prefettizie di quanto accadeva all'istituto « Santa Rita »; il secondo è accusato di favoreggiamento, perché ogni qual volta arrivava un ispettore si preoccupava di portare in gita i bambini ricoverati, cosicché tutto sembrava normale ai visitatori; il terzo deve rispondere di concorso in truffa. Un sesto imputato, il dott. Ignazio Zand, ha beneficiato dell'amnistia ed ha quindi evi. tato il processo: era accusato di falso ideologico perché avrebbe dichiarato, senza fare accertamenti, che il decesso di alcuni bambini morti nell'istituto era avvenuto per cause naturali. Questo, che sarà celebrato in Corte d'assise, non sarà forse l'unico processo provocato dallo scandalo di Grottaferrata. La procura della Repubblica è stata infatti impegnata a svolgere un'altra indagine che coinvolge grosse personalità. Che cosa fosse in realtà l'istituto per subnormali di Grottaferrata lo denunciò in modo esplicito un'infermiera, Laura Longhi. che aveva lavorato alle dipendenze di Maria Diletta Pagliuca come assistente sociale. Ma, quando la sera del 9 giugno dello scorso anno la polizia fece irruzione nell'istituto, la realtà apparve a tutti molto più grave, terribile, angosciante: in una stanza al secondo piano dell'edificio, quindici bambini subnormali erano legati a coppie su otto lettini; uno soltanto aveva il privilegio di dormire in un letto tutto per sé. L'inchiesta accertò che numerosi ricoverati avevano sui corpi i segni di colpi; rimanevano sempre legati ai letti nelle ore del sonno, dalle 19 alle 7 del mattino; venivano sottoposti a docce gelate d'inverno, nonostante fossero in pessime condizioni di salute. Inoltre suor Pagliuca (in realtà non era affatto suora, ma lo era stata anni addietro nell'ordine del¬ lasobsgafigrdcc le suore elisabettiane) faceva aprire le finestre durante la stagione invernale, senza preoccuparsi della salute dei bambini. Infine le punizioni: sempre severe a base di cinghiate. Maria Diletta Pagliuca era anche avida di denaro. Infatti, secondo il giudice istruttore che l'ha rinviata a giudizio, l'ex suora, che pur riceveva notevoli contributi dalle amministrazioni provinciali, lesinava il cibo ai ricoverati. Non solo: suor Pagliuca è stata inoltre così abile da incassare i contributi anche per i bambini che erano morti. L'accusa maggiore è quella di maltrattamenti seguiti da morte. Maria Diletta Pagliuca sostiene che non ha nulla da rimproverarsi. La sua tesi poggia sul fatto che i medici legali non hanno potuto fornire ai magistrati un'indicazione certa sul rapporto di causalità fra i maltrattamenti e la morte. Ma vi sono numerosi testimoni Guido Guidi

Luoghi citati: Grottaferrata, Roma