Indossatrice processata per bigamia sposò un uomo che aveva già moglie

Indossatrice processata per bigamia sposò un uomo che aveva già moglie Dopo il matrimonio religioso celebrato in Sud Africa Indossatrice processata per bigamia sposò un uomo che aveva già moglie Le prime nozze furono trascritte soltanto dopo la seconda unione, civile, celebrata nel '64 La giovane e il marito a novembre in tribunale, poi seguirà la pratica per l'annullamento Una graziosa Indossatrice, Marina Merzagora, 27 anni, si è presentata ieri mattina in tribunale, dal giudice dott. Joffrida, per la prima udienza della causa civile di annullamento del suo matrimonio con Attilio Mattis, 36 anni, dirigente industriale. E' stato lo stesso p. m., dott. Witzel, che ha chiesto la cancellazione delle nozze della Merzagora e del Mattis perché l'uomo, in precedenza, si era già sposato con la sudafricana Anna Yvonne Roux, 34 anni. L'indossatrice e l'Industriale sono stati rinviati a giudizio per bigamia. Marina Merzagora, assistita dagli avvocati Nebbia e Verazzo, non solo si protesta innocente, ma dimostra, con argomenti validi, di essere rimasta vittima di una serie di avverse circostanze. Undici anni or sono il Mattis, che allora lavorava a Pori Elisabeth, si uni in matrimonio con la Roux, con rito religioso. Quattro anni dopo, rientrò in Italia, ma la moglie non volle seguirlo e rimase in Sud Africa. A Torino l'uomo conobbe la Merzagora, se ne innamorò e non le nascose il suo vincolo matrimoniale. Tuttavia, desiderando sposare la giovane mannequin, magari promuovendo una causa ai annullamento, il Mattis apprese che il matrimonio sudafricano non era mal stato trascritto in Italia. Egli, quindi, risultava celibe, ma per scarico di coscienza si rivolse all'autorità ecclesiastica. Gli avrebbero risposto che un altro matrimonio religioso era impossibile, senza escludergli la possibilità di un matrimonio clvle. Fu appunto con rito civile che, nell'aprile del '64, il Mattis si unì alla Merzagora. Nel '65 la Roux venne in Italia, incontrò l'ex marito e la Merzagora, e non fece tragedie. Anzi incaricò l'avv. Coniba, su segnalazione del consolato inglese, di iniziare le pratiche per l'annullamento del suo matrimonio con il Mattis. Tornata in Sud Africa cambiò idea: fece registrare presso 11 consolato italiano le sue nozze di 6 anni prima e denunciò il marito per bigamia. In Italia la trascrizione avvenne solo nel '66. Gli avv. Nebbia e Verazzo, nel sottolineare la buona fede del Mattis e della Merzagora, sostengono che il matrimonio sudafricano non fu mal valido in Italia per mancanza di trascrizione e che non poteva comunque essere registrato dopo la celebrazione del secondo matrimonio, perfezionato con rito civile. Per questi motivi hanno ottenuto dal magistrato il rinvio della causa civile in attesa del risultato di quella per bigamia. 4 Marina Mattis Merzagora: « Attilio risultava celibe »

Luoghi citati: Italia, Sud Africa, Torino