Nuova inchiesta sulla fine d'un giornalista a Milano?

Nuova inchiesta sulla fine d'un giornalista a Milano? Nuova inchiesta sulla fine d'un giornalista a Milano? (Dal nostro corrispondente) Milano, 20 ottobre. Gli sviluppi delle indagini sulla scomparsa del giornalista Mauro De Mauro hanno riportato nuovamente alla ribalta la tragica fine di un altro giornalista siciliano. Salvatore Palazzolo, nato a Taormina il 14 luglio 1929 e trovato morto in un albergo milanese il 17 luglio del 1969. Il Palazzolo pochi giorni prima di morire aveva consegnato alla Procura della Repubblica di Milano un lungo memoriale redatto nello studio di un notaio cittadino. In esso, facendo riferimento ad alcuni dossiers consegnatigli da un alto funzionario della segreteria particolare dell'ailora presidente della Repubblica onorevole Gronchi, cercava di gettare nuova luce su alcuni episodi della vita politica italiana dal 1956 al 1960. Tra i dossiers in questione uno dei più importanti riguarda uomini politici e di governo che sarebbero in stretta relazione con la mafia, nonché la vita privata e le attività economico-finanziarie degli uomini più in vista dell'Isola. Il Palazzolo riferiva inoltre che l'alto funzionario con cui era a contatto gli fornì particolari su numerose schedature fatte negli anni tra il '56 e il '58 le quali sarebbero dovute servire nell'attuazione di un colpo di Stato previsto per il luglio '60, ma sventato dalle sollevazioni di piazza di quella estate. Tali fascicoli, poi, sparirono nel 1963, ma alcuni attraverso canali privati giunsero sino in mano del Palazzolo. I rapporti tra il giornalista e l'alto funzionario dimessosi dalla sua carica già da alcuni unni, cessarono quando il Palazzolo scrisse e pubblicò un articolo contro un religioso molto in vista in quel periodo; cosa che fu fatta per rivelare alcuni particolari sui metodi adoperati da una associazione cattolica per procurarsi finanziamenti da parte di enti pubblici o parastatali. Ciò causava l'irritazione del. funzionario che in una lettera si rammaricava di avere mal riposto la sua fiducia e pregava il giornalista di non utilizzare in nessuna maniera il materiale fornitogli itegli anni precedenti. Tutto ciò fu fatto presente dal Palazzolo in due esposti successivi diretti alla Procura di Milano in da\ta 2 e 11 aprile cioè solo tre mesi prima della sua morte. Dopo la chiusura dell'inchiesta sul suo decesso con la conclusione che il giornalista era morto « per cause naturali » la sorella del defunto attraverso i suoi rappresentanti legali chiese la restituzione del materiale corisegnato alla magistratura. Ma la Procura, secondo le dichiarazioni dell'avvocato D'Elia, respinse la richiesta sostenendo che si trattava di segreto di Stato. I recenti episodi di Palermo, secondo indiscrezioni raccolte, avrebbero ora indotto alla riapertura dell'inchiesta sulla sorte del Palazzolo e ad un riesame della documentazione da lui fornita alla magistratura. g- m.

Persone citate: D'elia, Gronchi, Mauro De Mauro, Salvatore Palazzolo

Luoghi citati: Milano, Taormina