Due banditi uccidono alle spalle un carabiniere per poter liberare il complice già ammanettato

Due banditi uccidono alle spalle un carabiniere per poter liberare il complice già ammanettato Un nuovo spietato episodio di delinquenza ieri mattina in Piemonte — ,, - ,. — —. . ——— . . — i Due banditi uccidono alle spalle un carabiniere per poter liberare il complice già ammanettato Ieri alle 9,30 nelle campagne di Gavi Ligure - La vittima, l'appuntato Vittorio Vaccarella, aveva 40 anni ed era padre di quattro figli - Era accorso con un milite per bloccare tre ladri nella villa di un genovese - Riesce a catturare il « palo » ma gli altri due gli piombano alle spalle e sparano una decina di colpi di rivoltella, due mortali Poi fuggono con il loro amico in-«Alfa Romeo» (rubata a Casale) verso Capriata d'Orba - L'altro carabiniere esplode contro di loro due caricatori - Battute nella zona (Dal nostro inviato speciale) Gavi Ligure, 19 ottobre. Brutale, spietato episodio di delinquenza stamane nelle campagne di Gavi Ligure, lungo le prapaggini dell'Appennino, un altro che si aggiunge a quelli che in queste ultime settimane hanno terrorizzato il Piemonte: ladri sorpresi dai carabinieri mentre svaligiavano una villa isolata non hanno esitato, per liberare un loro complice già ammanettato, a far fuoco con ferocia uccidendo un appuntato. Sono poi fuggiti a bordo di un'Alfa Romeo 1750 rubata cinque giorni fa a Casale Monferrato: notati a Francavilla Bisio, Kn.saiu'/.zu e Capriata d'Orba, hanno poi fatto perdere le loro tracce dopo l'ullima località. La vittima si chiamava Vittorio Vaccarella, 40 anni, nativo di Ponte in provincia di Benevento; da sette anni in servizio alla stazione di Gavi Ligure, era stato promosso appuntato pochi mesi fa, ed in questi giorni, trovandosi in licenza il maresciallo Sardi, aveva assunto il comando interinale. Sposato con la signora Maria, lascia quattro figli in tenera età: Claudia 10 anni, Loredana 7 anni, Flavio 3 anni e Federico, nato appena un mese fa. Con lui, al momento dello scontro a fuoco con i banditi, era il carabiniere scelto Vincenzo Ursi, di 38.anni — pure sposato e padre di tre bimbe — che ha esploso contro i malviventi due caricatori della sua rivoltella (quattordici colpi) senza raggiungerli. I banditi, prima di fuggire, hanno strappato dalle mani dell'appuntato ucciso il mitra: sono ora quindi in possesso anche di questa arma automatica, il che aumenta la loro pericolosità; d'altra parte, hanno dimostrato di essere gente che non esita ad uccidere pure di sfuggire alla caitura. Un particolare questo che fa pensare si tratti di individui decisi a tutto, forse responsabili di altri gravi reati. Ecco la ricostruzione dei fatti. Stamane verso le 9,30 i cugini Libero e Luigi Bazzani, di 33 e 35 anni, abitanti alla tenuta*Mignona di Gavi, stavano lavorando in alcuni campi del proprietario terriero Gildo Ghio, residente a Genova Pegli, e che nella zona possiede una villa, « La Masseria Carmelitana ». Il Ghio, con la famiglia, aveva lasciato Gavi ieri sera, pertanto, quando i Bazzani hanno notato un'autovettura inoltrarsi in retromarcia dalla strada provinciale Gavi-Ovada, lungo la stradina che porta alla villa disabitata, si sono insospettiti. (f Abbiamo subito pensato ai ladri — racconta Libero Bazzani — allora siamo andati a vedere cosa stesse accadendo. Giunti vicino alla casa, abbiamo udito rumori provenire dall'interno, ed i nostri timori sono stati confermati: si trattava senz'altro di ladri. Si è deciso di dare l'allarme ai carabinieri ». Mentre il Libero Bazzani rimaneva nascosto nella zona, suo cugino con la propria « 600 » ha raggiunto la caserma dando l'allarme. Subito l'appuntato Vaccarella, ed il carabiniere Ursi hanno deciso di portarsi sul posto, servendosi della utilitaria dell'agricoltore. 1 ladri sorpresi « Noi siamo rimasti sulla strada provinciale — dice ancora Libero Bazzani — mentre i carabinieri si avvicinavano alla villa. Sono trascorsi pochi minuti, poi si sono sentiti numerosi colpi d'arma da fuoco, almeno una ventina. Poco dopo abbiamo visto l'auto che era stata notata inoltrarsi nella stradina, sbucare a forte andatura, piombare sulla strada provinciale. Quindi puntare verso Gavi Ligure. Dietro, di corsa, è comparso il carabiniere Ursi ». « Attenti sparano — ha urlato il militare — hanno ferito l'appuntato, venite con l'auto che lo trasportiamo dal medico ». Luigi e Libero Bazzani che si erano nascosti in un fosso, sono corsi. Sul ciglio della strada giaceva il corpo del Vaccarella. Subito è risultato evidente che non vi era più nulla da fare. Infatti il medico condotto dott. Albano, giunto poco dopo, non ha potuto che constatarne il decesso. L'appuntato era stato raggiunto da un colpo alla testa e da uno alla gamba sinistra; il primo aveva trapassato il capo con fuoriuscita di materia cerebrale. Queste ferite sono le uniche riscontrate anche nel corso dell'autopsia eseguita nel pomeriggio dal prof. Athos La Caverà, di Genova; si dovrebbe trattare di colpi sparati da pochi metri, con una pistola calibro 22. I colpi emultgdsd esplosi dai banditi sono comunque molti di più, forse una decina. Cosa fosse accaduto lungo la strada di campagna è stato possibile stabilirlo in seguito alla ricostruzione fatta dal carabiniere Vincenzo Ursi. Inoltratosi lungo la strada che porta alla « Masseria Carmelitana », l'appuntato e il milite si erano imbattuti nel ladro! lasciato vicino alla « 1750 » a far da palò,1 Un biondino piuttosto esile, giovane. Vaccarella ha intimato il « mani in alto », il ladro non ha avuto il tempo di reagire ed è stato ammanettato. Intanto il carabiniere, salito sull'autovettura dei malviventi, non riuscendo a metterla in moto, l'ha fatta scendere in folle lungo la strada in discesa per alcuni metri; a bordo era la refurtiva portata via dalla villa. Nello stesso tempo l'appuntato, scendeva a piedi spingendo l'arrestato che urlava e non voleva camminare. Come è stato ucciso A questo punto, da dietro i cespugli sono sbucati i due complici, uno biondo e l'altro bruno, il viso coperto da una specie di maschera. Mentre l'Ursi, poco distante, scendeva dall'tt Alfa Romeo » che si era arrestata ed era coperto dall'auto stessa, uno dei due banditi, estratta la rivoli tella, ha fatto fuoco contro l'appuntato uccidendolo. Prima ancora che Vincenzo Ursi potesse rendersi conto di quanto stesse accadendo, i malviventi, spingendo il compagno ammanettato e strappato il mitra dalle mani del morto, sono balzati sulla « 1750 » mettendola in moto e partendo con uno scatto e uno stridore di pneumatici sul fondo ghiaioso: invano il carabiniere Ursi ha esploso contro i malviventi tutti i colpi della sua rivoltella. Sul posto della fuga gli assassini hanno perso un cappello di feltro (acquistato sembra a Novi Ligure) e un paio di occhiali scuri con stanghette metalliche. Veniva dato l'allarme. Sul posto accorrevano carabinieri e polizia da tutta la provincia, il procuratore della Repubblica dott. Buzio, il col. Lo Sardo e il ten. col. Locatelli, comandanti la legione e il gruppo carabinieri di Alessandria, il questore e il capo della Mobile, dott. Fiorello, L'allarme veniva esteso in tutta- la zona; Posti di blocco con l'ordine agli uomini di sparare, venivano istituiti lun¬ go le arterie della provincia. Purtroppo senza risultato, almeno per ora. Come abbiamo detto, subito dopo la sparatoria i banditi hanno puntato verso Gavi Ligure, quindi hanno imboccato la strada per Francavilla Bisio: a forte andatura, rischiando di travolgere alcuni passanti, hanno attraversato le vie del paese dirigendosi verso Basaluzzo, poi sono stati notati a Capriata d'Orba. Da questa località hanno fatto perdere le tracce, inutile l'impiego dei cani poliziotti, i posti di blocco, le battute dei carabinieri, agenti di p.s. e polizia stradale: senza risultato anche l'uso di un elicottero che a lungo ha sorvolato una vasta zona. Dei malviventi nessuna traccia, non è stata rinvenuta neppure l'Alfa Romeo 1750 con la quale sono fuggiti, forse si trovano ancora a bordo di quell'autovettura; oppure, dopo averla abbandonata in qualche isolata località, hanno proseguito a piedi la fuga; potrebbero essersi diretti verso la Liguria,.ma non è che un'ipotesi. la caccia ai banditi Le ricerche proseguono senza sosta; per predisporre i vari servizi oggi a Gavi Ligure sono arrivati anche i generali Verri e Vendola, comandanti la Divisione carabinieri di Milano e la Brigata carabinieri di Torino. Non viene trascurato nulla per arrestare gli assassini. Anche la più piccola traccia è seguita, forse i banditi non potranno sfuggire alla cattura. L'operazione condotta in grande stile, dovrebbe dare risultati positivi nelle prossime ore. Non si può lasciare liberi individui pronti ad uccidere a freddo, senza esitazione, lo chiede l'opinione pubblica sconvolta dai gravi fatti di banditismo che si sono susseguiti in Piemonte negli ultimi giorni. Il sindaco di Gavi Ligure. Giovanni Della Casa, ha proclamato il lutto cittadino', i cinematografi quest'oggi sono stati chiusi. Vittorio Vaccarella era stimato da tutti. Uni- co diversivo che si permetteva, quello della pesca. « Era un uomo esemplare — dicono in paese — d'animo buono ». La vedova, signora Maria, è stata informata della sua morte dalla moglie del maresciallo Sardi; è stata colta da un collasso, si è reso necessario l'intervento di un medico. Ora in lacrime abbraccia i figli. Un mese fa ha dato alla luce l'ultimo figlio, il battesimo era fissato per domenica prossima e ieri un fratello" del Vaccarella,' che era statò a Gavi a trovare fi congiunto, era ripartito per Ponte: sarebbe tornato con la mamma per il battesimo, doveva essere una lieta festa in famiglia. Si era deciso che l'ultimogenito sarebbe stato chiamato Federico; oggi, dopo la sciagura, la mamma ha detto che vuole chiamarlo Vittorio, il nome del marito ucciso. In paese si sta intanto pensando al futuro immediato della famiglia, si vuole ricordare in qualche modo il sacrificio dell'appuntato morto in servizio. E' stata aperta una sottoscrizione per aiutare la vedova e gli orfani. Un delinquente ferito? Intanto per tutta la notte continuano le battute nella zona alla caccia dei malviventi. Si ritiene possano essere gli stessi che sere fa hanno sparato a Valenza contro un metronotte che li aveva sorpresi a rubare, senza fortunamente colpirlo. E' risultato che « l'Alfa Romeo 1750 » era stata rubata mercoledì scorso ai titolari della pellicceria Mussi e Bargero di Casale Monferrato: subito dopo il furto, i ladri avevano cercato di investire il metronotte. Fortunato Ramazzotti, di 40 anni, che tentava di fermarli. All'ultimo momento si è anche appreso che nel suo racconto reso ai superiori il carabiniere Ursi avrebbe detto di ritenere d'aver colpito uno dei banditi. Franco Marchiaro Cavi Ligure. Vittorio Vaccarella, l'appuntato ucciso mvfgtsttcptcs Gavi Ligure. Il carabiniere Ursi, a sinistra, ha trovato il cappello e gli occhiali di uno dei banditi (Tel. Moisio) cArihvAmrpn