Sartre sfida la pelixia

Sartre sfida la pelixia Sartre sfida la pelixia Il filosofo vendeva a Parigi un giornale maoista per farsi arrestare - Gli agenti lo hanno ignorato (Nostro servizio particolare) Parigi, 16 ottobre. Jean-Paul Sartre, direttore del settimanale maoista La cause du peuple, organo del disciolto movimento « La gauche prolétarienne », sembra deciso a farsi arrestare ad ogni costo ma la polizia sembra altrettanto decisa a lasciarlo in libertà. Poiché La cause du peuple viene sequestrato regolarmente all'uscita dalla tipografia, e gli strilloni, volontari, che tentato di distribuire nel quartiere latino i numeri sfuggiti al sequestro vengono arrestati, Jean-Paul Sartre si è recato oggi personalmente, accompagnato da Simone de Beauvoir, dal regista JeanLuc Godard, dalle attrici Marie-France Pisier e Delphine Seyring, dalla vedova di Boris Vian e dall'editore Francois Maspero, alla tipografìa del settimanale per ritirarne tremila copie e trasportarle in auto alla libreria Maspero per la diffusione. Il filosofo era convinto che la polizia sarebbe intervenuta e quindi aveva convocato giornalisti, la radio, la televisione, i fotografi, ai quali ha detto che il governo prepara un'offensiva contro la libertà di stampa e incomincia la repressione della stampa rivoluzionaria. Un'ora dopo, dinanzi alla libreria « La joie de vivre », nel quartiere latino, Sartre ha distribuito parecchie copie del giornale e gli agenti l'hanno lasciato fare. Hanno fermato invece il regista Godard e gli altri amici del filosofo, che distribuivano La cause du peuple, e li hanno condotti al commissariato di polizia dove è stato redatto un processo verbale perché non erano in possesso dell'autorizzazione per la « vendita ambulante ».

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