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NORD/SUD/Sportivo NORD/SUD/Sportivo ^Leffe" di Bergamo e il ''Geggia' di Venezia, vinta per 5-1 dai padroni di casa, vincitori e vinti mi circondarono battendo le mani e complimentandosi per la mia direzione di gara; fuori del campo, poi, il pubblico mi attese per applaudirmi scandendo il mio nome. E' stato l'episodio più commovente della mia carriera ». Schino è giovane e promettente: spera di lare presto carriera e di potere segttirp le orme del grandi fischietti del passato. Franco Mellone, promessa del tennis italiano, ha 12 anni ed è figlio di siciliani; al Club Monviso batte i « terza categoria » - Di Bella contestato a Palermo dalla « mafia delle pompe funebri» - Barese l'arbitro dilettante premiato col «seminatore d'oro» Una coppa all'anno Ha 12 anni, è nato a Torino ma è figlio di siciliani. Franco Merlone, uno dei protagonisti del Trofèo Lambertenghi dì Milano, una Coppa Davis in miniatura per i « minorenni » del tennis italiano. Franco è giunto ottavo ma avrebbe potuto conquistare una migliore posizione se il nervosismo non lo avesse tradito nelle semifinali. La madre è di Favara, un centro dl 40 mila abitanti a pochi chilometri da Agrigento: sposandosi, oltre 20 anni fa, si è trasferita a Torino dove ha sempre seguito con attenzione l'attività del marito, che è custode del campo da tennis della Pellerlna, e successivamente del figlio Franco che praticamente è cresciuto accanto alle racchette. « A cinque anni — dice — riusciva ad Impugnarne una. Osservando i vari giocatori, poco alla volta ha imparato a tenere la racchetta sul serio, a battere, a dislmpegnarsi nel ro vesci, nei " drlves " ». C'osi Franco Merlone è diventalo una delle speranze del tennis Italiano. E' stato tesserato dal Club Monviso, si è imposto in molle manifestazioni conquistando coppe e medaglie un po' dappertutto, Pegli, Rovereto, lmolu, Modena. Ha vinto anche il titolo piemontese di cateqoria e tre anni la a Pieve Pelago si e disumo quale migliore allievo italiano su 401) partecipanti... Al Tennis Club Monviso, ogni tanto capita a Franco di piegare dei terza categoria: « Lo faccio per scherzo — dice — tanto per vincere una cena... ir Il ragazzo è vivace, la madre e il pudre stentano a tenerlo a freno. Se potesse sarebbe sem pre in campo a giocare Negli studi, comunque, si disiihpegna abbastanza bene, trova anche il tempo per praticare altre attività, quali ti calcio e il ciclismo La sua aspirazione, naturalmente, resta quella di sfondare nel ten nls e di dedicarsi, a cantera agonistica conclusa, all'attività di maestro. 1 numeri per sfondare ce li ha: al Trofeo Lambertenghi, che in passato ha laureato « speranze » quali Merlo, Pietrangeli e Panatta, gli osservatori hanno avuto molte parole di elogio nel suoi confronti. La sua casa è pie i na di coppe: le abbiamo contute, presa di pompe funebri, non sono mal stati sereni, tutt'altro. Anche il ci clan » Alarlo peraltro ha qualche « pecca » nei confronti di Di Bella. Circolavano a questo proposito curiose storielle e spesso negli spogliatoi e rielle e spesso negli spogliatoi Clelia « Favorita » a (ine partita 1 ii d di ll h Franco Merlone con le coppe e le medaglie vinte (Moisio) etimo dodici, una per ogni anno d'eia II conto delle medaglie è dillicile, he hu dappertutto, qualcuna l'ha regalata agli amici n Tanto — dice — presto ne vin cerò delle altre » f. cav. i problemi dei rosaneri (Dal nostro corrispondentej Palermo, 8 ottobre. la. ruv.j II Palermo non ha pa ce, sembra coinvolto in un destino avverso. Carmelo Dl Bella, l'allenatore catancse sulle cui doti non sono In molti a discutere, è In attesa d'inserire in squadra Spartaco Landlni 11 cui arrivo a Palermo è questione dl giorni. Ma non è poi detto che il pur bravo giocatore potrà risolvere da cima a fondo i problemi del rosaneri che non sono né pochi né facili. La squadra infatti non gira e I tifosi palermitani sono più che scontenti. mitani sono più ch contenti. Il Palermo è alle prese con alcuni « casi » che suscitano po¬ lemiche. Di Bella è stato accusato di servirsi della manierB torto nei suoi rapporti all'interno della società: non si sa anco ra chi alienerà la De Martino e a quale tecnico verrà affidata la cura clol vivaio dopo che Enzo Benedetti è stato chiamato a Si racusa da Concetto Lo Bello ao allenare la squadra aretusea retrocessa dalla C alla serie D. Si aspetta per le nomine che decida Dì Bella, e l'attesa non è priva di polemiche contestazioni. 11 « caso n più scottante ao ogni modo è quello dell'ala destra Alario sospeso dalla u rosa » del titolari. Alla vigilia della gara con il Monza. Alarlo aveva abbandonato la comitiva iostinerà in contrasto con Di Bella che non lo aveva inserito in prima squadra. Poi 11 giocatore è tornato, pentito, ma « don Carmelo a non l'ha ancora perdonato. I suoi rapporti con il giovane attaccante, che è palermitano ed e tiglio del titolare di una un¬ ii padre di Alarlo ha affrontato Di Bella urlandogli: « Tu. mio figlio devi farlo giocare in prima squadra ». « Si racconta persino che la «mafia delle pompe funebri » tempo fa abbia preso a bersagliare Dl Bella inviandogli lettere anonime con minacciosi disegni di casse da morto ed espressioni significative come ii De profundis ». Papà Alario però non c'entra, anzi quando l'ha saputo st è molto seccato. Applausi e lacrime (Dal nostro corrispondente) Bari, 8 ottobre, .(a. c.) Ignazio Schino, 31 anni, diplomato in ragioneria, impiegato alla Sip, è uno sportivo di cui si è parlato in questi giorni: è stato premiato, infatti, dalla giuria del n Seminatore d'oro » come miglior arbitro italiano della categoria dilettanti. Un premio non indifferente soprattutto per un arbitro del Meridione. « A dire la verità — racconta — avrei voluto fare 11 portiere; giocavo nella squadra del Centro Sportivo "San Pasquale" ma un brutto giorno mi ruppi il braccio sinistro e mio padre mi vietò dl giocare anche perché dovevo studiare. Fu cosi che mi Iscrissi al corso per arbitri ed ora... eccomi qua! ». Per la moglie ogni domenica è un dramma: non vorrebbe che andasse ad arbitrare L'unica voi la che il marito la portò con siper assistere ad una partita, nel- la quale era stato designato comearbitro causa gli incidenti che siverl itearono nel tinaie, si dìmen-ticò di lei. Per poco r.or. la lasciòad Ostimi, località dell'incontro.Il suo ptù bel ricordo è legatoad un Incontro di Coppa Italiadilettanti: i^Dopo la partita fra ilLeffe" di Bega il ''Gi'