Merckx stacca Motta in salita e vince nella Coppa Agostoni

Merckx stacca Motta in salita e vince nella Coppa Agostoni A tre giorni dal "Lombardia,, il belga torna alla ribalta Merckx stacca Motta in salita e vince nella Coppa Agostoni Il lombardo rifiuta di collaborare alla fuga sostenendo di avere dolori alle gambe, Eddy teme di essere beffato come alla «Tre Valli» e scatta - Accusa così il rivale: «Il suo comportamento non è degno di un campione » - Al secondo posto Conti, l'unico ad accodarsi al fiammingo (Dal nostro inviato speciale) Lissone, 7 ottobre. A tre giorni dal Giro di Lombardia, Eddy Merckx ha posto prepotentemente la sua candidatura al trionfo nella « classicissima » di chiusura di sabato prossimo, vincendo per distacco la Coppa Agostani sul traguardo di Lissone. Il successo del fuoriclasse belga è stato la conseguenza diretta di un gesto di rabbia, il naturale epilogo di un'orgogliosa reazione ad una situazione di corsa che minacciava di ripetere per Eddy, ad un mese di distanza, la « beffa » che gli era costata la sconfìtta nella Tre Valli Varesine. Oggi, come allora, Merckx si è trovato in testa alla corsa insieme con Motta, sull'ultima asperità del percorso, la salita di Perego ad una trentina di chilometri dal traguardo. Eddy ha cercato di indurre il rivale a collaborare alla fuga, ma Gianni ha rifiutato, sostenendo di aver male alle gambe e di non poter produrre uno sforzo maggiore. Merckx allora ha ricordato quanto gli era successo alla Tre Valli — una lunga fuga con Motta alla ruota e la beffa nello sprint sul traguardo — ed anche quello che era capitato due settimane dopo nel Giro del Lazio al suo compagno di squadra Zilioli, gabbato all'ultimo chilometro da un Dancelli che, fino a poco prima, aveva fatto ricorso a tutti gli argomenti possibili pur di indurre il rivale a non scrollarselo di ruota. Merckx, dopo questo rapido sguardo retrospettivo alle ultime vittorie mancate per sé e per la sua squadra, ha deciso di non correre rischi e di non avere pietà per nessuno. Ha allungato brutalmente, si è scrollato Motta dalla ruota — lasciandolo solo ad arrancare fino a che il gruppo lo ha ripreso — ed ha continuato da solo verso il traguardo, permettendo soltanto a Conti di raggiungerlo sui saliscendi verso Lissone e di fargli compagnia fino in vista dell'arrivo. A questo punto, a scanso di guai, Merckx ha allungato ancora, evitando una vera e propria volata ed arrivando sotto lo striscione del traguardo a Lissone con un margine di qualche macchina sul volonteroso Conti. Marino Basso, a 28 secondi dal vincitore, si è aggiudicato la volata per il terzo posto davanti ad un gruppetto di una dozzina di corridori comprendente anche Bitossi (caduto due volte nella discesa del Ghisallo), De Vlaeminck, Gimondi, Monseré, Zilioli, Motta e Dancelli. Un'altra pattuglia di meno di ima ventina di concorrenti ha concluso ad l'45" da Merckx l'ordine d'arrivo di questa 24» Coppa Agostoni, che ha visto al traguardo soltanto 48 corridori sui 123 pre sentatlsi al via. La corsa aveva avuto un avvio bruciante. Gimondi. assieme a Ritter, era "riuscito ad inserirsi ln una fuga dl nove corridori, inseguiti con tenacia da Merckx e Bitossi e dai rispettivi compagni di squadra. Il drappello di Gimondi era riuscito ad impegnare a fondo gli inseguitori per una cinquantina di chilometri, determinando per la prima ora di corsa una media favolosa: 48,300 l'ora. Raggiunta la pattuglia del bergamasco, la Coppa Agostoni aveva attraversato qualche fase di calma, riaccendendosi sulle prime rampe del Ghisallo. Simonetti, il toscano della Ferretti, era passato solo ln vetta alla salita, con 200 metri su Motta e Merckx e con 40 secondi su Maggìoni, Conti, Gimondi ed 11 gruppo con tutti ì migliori. Nella discesa, leggermente viscida per la pioggia caduta ln mattinata, Bitossi era caduto due volte e, costretto ad un duro inseguimento, aveva perso ogni possibilità di inserirsi nella lotta per la vittoria. Intanto all'avanguardia della corsa si determinava l'episodio già descritto: Merckx e Motta erano 1 primi a portarsi su Simonetti, trascinando con loro il gruppo dei migliori, po' allungavano ancora, restando soli. All'arrivo, pur nella soddisfazione della vittoria, che è di buon auspicio per 11 a Lombardia », Merckx non ha nascosto 11 suo stupore per l'atteggiamento di Motta: « Non capisco perché Gianni abbia agito cosi — ha detto il belga —, aveva la possibilità di continuare con me e poi di battermi in volata, come è già successo nella Tre Valli Varesine ll rifiuto di ogni collaborazione non è certo un gesto che ta onore ad un campione come Motta ». Gianni, dal canto suo, ha ribadito: « Mi splace che Merckx se la sia presa cosi, ma io avevo verapiente male alle gambe e non riuscivo a tenere la sua ruota. Avendolo già battuto una volta allo sprint, avrei avuto tutto l'interesse a collaborare con lui, se avessi avuto sufficienti garanzie sulle mie \orze. Se ho rinunciato è segno che proprio non ce la tacevo ». Gianni Pignata Ordine d'arrivo: 1. Merckx, chilometri 233 ln 5 ore 27' alla me dia di km 41,480; 2. Conti a 4": 3. Basso a 28"; 4. Bitossi; 5. Bergamo; 6. Roger De Vlaemlnck; 7. Gimondi; 8. Monseré; 9. Zilioli; 10. G. Pettersson; 11. Motta; 12. Mortensen; 13. Dancelli; 14. Crepaldi; 15. Maggioni, tutti col tempo di Basso. 16. Huysmans a l'35"; 17. Simonetti a l'45". Seguono, con lo stesso tempo di Simonetti, Dury, Farlsato, Campagnari, Balasso, MI FINALE Lissone. Merckx, seguito come un'ombra da Conti, a poco più di un chilometro dall'arrivo; al traguardo della Coppa Agostoni: il corridore italiano non ha saputo resistere allo scatto nella foto a destra Eddy solo rabbioso dcl fuoriclasse belga