Bilancio del viaggio di Nixon

Bilancio del viaggio di Nixon Il Presidente Usa ripartito dall' Irlanda per Washington Bilancio del viaggio di Nixon « La mia ambizione maggiore, ha ripetuto a Dublino, è di contribuire a dare la pace non solo all'America, ma al mondo intero » - Tuttavia, ha aggiunto, « non possiamo rinunciare a difendere noi stessi e gli altri » - Tre uova contro il corteo, lanciate da contestatori (Dal nostro inviato speciale) Dublino, 5 ottobre. L'aereo con a bordo il presidente Nixon è partito dall'aeroporto di Dublino quiiche minuto prima delle ore 18. In un breve saluto di commiato le ultime parole del Presidente degli Stati Uniti prima di lasciare l'Europa sono state intonate « al grande ideale d'un mondo pacifico per il quale abbiamo duramente lavorato e continueremo a lavorare ». E' così finito un viaggio durato nove giorni. Anche qui a Dublino, nonostante il grande chiasso fatto nei giorni precedenti dai gruppuscoli, non sono avvenuti incidenti notevoli, a parte tré uova get¬ tate contro la vettura di Nixon mentre si recava al Castello della città per rendere visita al Primo ministro irlandese: tre uova scagliate da breve distanza da due giovani e da una ragazza. Tentiamo ora di fare un rapido bilancio di questo viaggio. Ha certamente ragione Nixon quando dice che l'America è tuttora popolare sia nelle nazioni de mocratiche libere sia soprattutto in quelle che tali non sono. Le grandi accoglienze che hanno fatto a Nixon specialmente a Belgrado ed a Madrid tutti gli americani hanno potuto vederle attraverso la televisione e questo contribuirà ad accrescere il suo prestigio. Si tratta di un elemento di un certo peso, in vista delle elezioni che si terranno a novembre negli Stati Uniti per rinnovare la Camera dei deputati ed un terzo del Senato: come è noto, in tutti e due i rami del Parlamento americano la maggioranza è contraria a Nixon. Appunto in vista di questo obiettivo interno, Nixon ha cominciato il viaggio in Italia e l'ha concluso nell'Irlanda. Dicono gli americani che non si possono vincere le elezioni se non si ha l'appoggio dei tre « I »: Italia, Irlanda e Israele. Le prime due so?io le nazioni che hanno dato più immigrati agli Stati Uni ti e n»n staremo a dire quale sia l'influenza della comunità ebraica in quel Paese. Tuttavia, secondo il parere degli esperti, questa pretattica elettorale di Nixon non basterà a rovesciare l'attuale maggioranza democratica nel Parlamento americano. Quando Nixon arrivò in Italia, persone del suo seguito ebbero a dirci che di tutto il viaggio le due giornate più importanti, si può dire la parte centrale del viaggio, erano i due gloriti che Nixon avrebbe trascorso nelle acque del Golfo di Napoli e a Bagnoli, dove è la sede del Quartier Generale della Nato per l'Europa meridionale. Quelle due giorna- te dovevano, essere una mani- festazione di potenza: un avviso per l'Unione Sovietica e per i Paesi arabi. Tuttavia ci fu la morte di Nasser: e Nixon con senso di opportunità fece annullare le grandi manovre a fuoco da parte della VI Flotta. Non per questo si può dire che le due giornate a Napoli e dintorni siano state sprecate. Nixon ha potuto constatare e dire ad alta voce che la VI Flotta è la più grande forza aeronavale che esista su tutti i mari e che, in quanto tale, costituisce un potente strumento di pace. A Napoli e poi più volte altrove Nixon ha fatto sapere che l'America, per quanti sacrifici debba compiere, non permetterà mai che venga meno l'attuale superiorità della VI Flotta nel Mediterraneo. Un altro obiettivo del viaggio mirava a stabilire o a consolidare i rapporti personali con la classe politica dirigente di cinque paesi, ognuno dei quali ha un suo posto preciso, più o meno rilevante, sulla scacchiera mediterranea e di conseguenza medio-orientale. Per esempio, come vi abbiamo riferito ieri, il governo italiano ha adesso rapporti e informazioni superiori a quelli del governo americano in merito a paesi arabi e comunisti. Lo ha detto Nixon con sincera convinzione, spontaneamente: « I servizi diplomatici e politici italiani anche se si muovono con estrema discrezione, riescono a penetrare e a farsi ascoltare in zone drasticamente precluse agli Stati Uniti ». Co.si anche nel suo viaggio in Europa Nixon non ha trascurato una sola occasione per dire che la sua poliNicola Adelh (Continua a pag. 2 in ottava colonna)