Sospese le libere docenze Delusi diecimila candidati di Felice Froio

Sospese le libere docenze Delusi diecimila candidati In base ad un'ordinanza del Consiglio di Stato Sospese le libere docenze Delusi diecimila candidati Il provvedimento perché i professori aggregati sono stati esclusi dalle commissioni giudicatrici Il Consiglio di Stato prenderà una decisione soltanto nei primi mesi del 1971 - Secondo le norme della riforma universitaria la sessione di libera docenza sospesa dovrebbe essere l'ultima (Nostro servizio particolare) Roma, 3 ottobre. Stamane è stata notificata al ministro della Pubblica Istruzione l'ordinanza del Consiglio di Stato che sospende gli esami di libera docenza. Nella seduta del 29 settembre la sesta sezione del Consiglio'di Stato ha esaminato il ricorso di un gruppo di professori aggregati i quali impugnavano il decreto ministeriale del luglio 1969 che bandiva gli esami di libera docenza. Il ministro, accogliendo il parere del Consiglio Superiore, aveva escluso dalle commissioni giudicatrici i professori aggregati; poiché la legge stabilisce che le commissioni sono composte da quattro docenti di ruolo e da un libero docente, i professori aggregati hanno impugnato il bando. Prima di presentare il ricorso il ministro era stato sollecitato a modificare il decreto di nomina delle commissioni, ma non aveva ritenuto opportuno di accogliere la richiesta degli aggregati, malgrado questi avessero documentato che, in base a precedenti interpretazioni fornite per casi analoghi, il Consiglio di Stato non faceva nessuna distinzione tra professori di ruolo ed aggregati. Il Consiglio di Stato ha fissato per il 22 dicembre la udienza di « integrazione del contraddittorio », cioè sentirà gli interessati e i controinteressati alla vertenza: la decisione si potrà avere soltanto nei primi mesi del prossimo anno. Quindi se non Interverranno fatti nuovi gli esami di lioera docenza resteranno sospesi per alcuni mesi. Il provvedimento del Consiglio di Stato ha suscitato molte preoccupazioni negli ambienti universitari; inoltre giunge in un momento particolare: il Senato nella prossima settimana dovrebbe approvare una proposta di legge, già votata dalla Camera, che, anticipando una norma della riforma universitaria, abolisce la libera docenza. La sessione di libera docenza ora sospesa dovrebbe quindi essere l'ultima; questo fatto ha determinato una corsa al titolo tanto che si sono presentati più di 10 mila candidati, contro i 2400 della sessione dell'anno precedente. E' possibile che la situazione venga sbloccata? Le pressioni sono tante e non è escluso che il ministro prenda una iniziativa capace di evitare che passino tutti questi mesi prima della de¬ finitiva sentenza del Consiglio di Stato. Esperti di diritto amministrativo sostengono che ciò è possibile a condizione che il ministro emetta un nuovo decreto di nomina delle commissioni inserendo dei professori aggregati; in questo caso potrebbe inviare il decreto al Consiglio di Stato dimostrando che sono caduti i motivi che hanno determinato la « sospensiva » e chiedere quindi la ripresa degli esami. Non si sa però quali decisioni intenda prendere il ministro Il provvedimento del Consiglio di Stato pone un altro problema: cosa accadrà per gli esami che molti candidati hanno già sostenuto? Dovranno ripeterli anche nel caso in cui l'eventuale iniziativa del ministro fosse sufficiente per ottenere una revoca della « sospensiva » degli esami? Molti candidati che già dal 29 settembre avevano appreso la decisione sono preoccupati. Si tratta dell'ultima sessione di esami ed il titolo, specie per i professionisti, è un obiettivo molto importante. Dalla suddivisione delle diecimila domande risulta che la maggior parte sono state presentate da medici, ingegneri ed architetti, avvocati. Felice Froio

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